Pechino (Cina) – Saltando a piè pari la vetusta tecnologia analogica propria dei videoregistratori, la Cina ha visto esplodere il Video CD, uno standard per il video digitale che ha avuto ben poca fortuna sugli altri mercati. Ironia della sorte, i cinesi sono così arrivati ad anticipare persino gli occidentali nella diffusione di massa di uno standard per il video digitale.
Il Video CD, nato dieci anni fa sulla spinta delle solite Sony , Philips e Matsushita , utilizzava come codifica video l’MPEG1 e aveva una capacità massima di soli 72 minuti. Questa limitazione, insieme al fatto che lo standard Video CD non prevede funzionalità di registrazione, ha fatto sì che il buon vecchio videoregistratore la faccia da padrone ancora oggi, in pieno 2000.
Ma nel mercato cinese, dove i videoregistratori non sono mai approdati, l’economico standard Video CD ha fatto breccia e dal ’95 ad oggi è entrato nelle case di milioni di famiglie. Naturalmente il diffondersi di uno standard ormai antiquato, benché economico, rischia anche di allontanare la Cina dall’imminente boom del DVD e relegarla nuovamente in un angolo lontano per quanto riguarda questo genere di tecnologia. Il mercato cinese è però potenzialmente così vasto da poter condizionare pesantemente, a sua volta, la produzione delle case internazionali.