L'età media dei social network

L'età media dei social network

Uno studio USA misura l'affluenza nelle varie piattaforme social e stabilisce che gli utenti scelgono dal mazzo in base all'età
Uno studio USA misura l'affluenza nelle varie piattaforme social e stabilisce che gli utenti scelgono dal mazzo in base all'età

Bebo è la tana dei giovanissimi, Twitter attira un’audience più matura mentre LinkedIn è pieno di ultraquarantenni ansiosi di mostrare il proprio curriculum. L’ecosistema dei social network, stando a un’analisi sull’età degli utenti effettuata da Pingdom, si presenta a grandi linee così: dimmi la tua età e ti dirò quale social network fa per te.

Per ognuna delle 19 piattaforme prese in esame , da StumbleUpon a Facebook passando per Slashdot, vi sarebbe un bacino di utenza particolare determinato da vari fattori quali la popolarità del social network in questione, l’affinità con le tematiche trattate e l’appartenenza alla stessa fascia di età degli altri utenti. Difficile dunque che un adolescente possa decidere di crearsi un account su Classmates , il social network statunitense che propone di ristabilire i contatti con i propri ex compagni del liceo: oltre ad attirare un utenza con un età media di quasi 45 anni, Classmates è anche il social network più cliccato dagli over65.

Come già spiegato, Bebo si aggiudica la palma per il social network preferito dagli adolescenti mentre Facebook attira in maniera uniforme utenti di quasi tutte le fasce d’età tranne quella compresa tra 18 e 24 anni, in cui viene surclassato da Xanga, FriendFeed e Reddit solo per citarne alcuni.

Allargando il discorso all’intero campione preso in esame da Pingdom emerge che il 25 per cento degli utenti dei 19 social network monitorati ha tra i 35 e i 44 anni, l’età di chi probabilmente 15 anni or sono creava pagine su Geocities a suon di HTML e che circa due anni fa era stata indicata da Faceparty, piattaforma britannica, come l’età ideale dei sex offender , come a dire “sei troppo vecchio per stare in Internet, quindi gatta ci cova”.

Lo studio di Pingdom dipinge quindi quello dei social network come un ambiente caratterizzato da varie sfaccettature che si confanno, almeno in teoria, a ogni tipologia di utente, sia esso un adolescente, uno smanettone con i capelli brizzolati o un giornalista della BBC appena iniziato alla socialità online.

Giorgio Pontico

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Pubblicato il 22 feb 2010
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