Il kernel Linux 6.15, attualmente in fase di sviluppo, ha da poco aggiunto una nuova mitigazione per i processori Intel ibridi che utilizzano una combinazione di P-Core (Performance Core) ed E-Core (Efficiency Core). Si tratta di un cambiamento che mira a migliorare la gestione delle prestazioni e della sicurezza con questi processori.
Linux 6.15: nuova patch per migliorare la gestione delle CPU ibride Intel
Con l’introduzione dei processori Alder Lake di Intel e delle generazioni successive, come Raptor Lake e i più recenti, l’architettura ibrida che combina core ad alte prestazioni (P-Core) con core a basso consumo (E-Core) è diventata comune. Tuttavia, questa progettazione può introdurre complessità nella gestione dei carichi di lavoro e potenziali vulnerabilità di sicurezza, che la nuova patch di Linux 6.15 si occupa di risolvere.
La patch proposta e inviata dagli ingegneri di Intel, introduce una mitigazione specifica per garantire che i P-Core e gli E-Core siano gestiti in modo più sicuro ed efficiente. In particolare, la modifica si concentra sulla prevenzione di possibili exploit, come la vulnerabilità Register File Data Sampling (RFDS), la quale interessa nello specifico proprio i P-Core e gli E-Core dei processori Alder Lake e Raptor Lake, usciti negli scorsi anni.
La patch non dovrebbe in alcun modo impattare sulle prestazioni ma, come anticipato inizialmente, migliorare l’efficienza nella gestione delle tue tipologie di nuclei per quanto riguarda i carichi di lavoro, oltre ovviamente ad aumentare maggiormente la sicurezza.
Le nuove patch per i processori Intel sono state messe in coda nel ramo x86/cpu di tip/tip.git di Linux 6.15, prima dell’inizio della finestra di unione, più avanti questo mese, dove lo sviluppo entrerà nel vivo.
In una precedente patch per Linux 6.15, si è anche espanso il supporto a ulteriori processori di Apple Silicon, tra cui gli M1 ed M2 dei Macbook, oltre ai chip A7, A8, A9, A10 e A11 che si trovano in diversi iPhone e iPad.