New York (USA) – Nella battaglia per il sistema operativo di domani, International Business Machines ha fatto sapere che Linux è scalabile al punto da potersi proporre al mercato dei piccoli device.
La costruzione di un sistema alternativo a quelli proposti da Microsoft per il prossimo futuro, viene sempre più vista come la nuova sfida tra titani nel mondo della tecnologia. Un campo nel quale le grandi aziende del settore sembrano schierarsi come in battaglia, affilando le armi e migliorando la posizione.
Le intenzioni di IBM sembrano quelle di rispondere con i fatti a quanto affermato qualche settimana fa dal CEO Microsoft, Steve Ballmer, che escludeva la possibilità di intergare il sistema operativo open source con i piccoli device. “Qualcuno ha sostenuto che Linux non è scalabile per piccoli device. Questo serve a dimostare che Linux è scalabile anche così”, ha rivelato il portavoce IBM.
Secondo IBM sarebbero molti i benefici derivanti dall’utilizzo di Linux nei piccoli device, a partire dalle possibilità di sviluppo che offre un codice sorgente libero e riutilizzabile dalle applicazioni. La multinazionale americana non intenderebbe, comunque, commercializzare direttamente il codice, affidandolo invece ad aziende terze.
IBM conferma quindi la sua ricerca di una nuova base operativa sia per i grandi che per i piccoli sistemi. Basando i suoi sforzi sulla convinzione che il codice inventato da Linus Torvalds funziona in ogni sistema.