Protezione dal malware? Oppure una strategia mirata al blocco di certe condivisioni a mezzo link? Il dubbio serpeggia tra gli osservatori, sull’avviso recapitato in automatico a tutti gli utenti del noto client di messaggistica istantanea Windows Live Messenger. “Il collegamento che hai cercato di inviare è stato bloccato in quanto segnalato come non sicuro”.
Non un collegamento qualsiasi, ma il nuovo indirizzo web di quella che un tempo era la Baia più famosa del torrentismo globale. Thepiratebay.se è stato così inserito dal client di Microsoft nella lista dei siti pericolosi , di quelli che veicolano elementi virali come appunto malware.
Nello specifico , gli utenti di Live Messenger non riescono a raggiungere il nuovo dominio dell’ex- tracker BitTorrent perché bloccato in automatico dal client made in Redmond . Risulta impossibile inviare il link sia dalla piattaforma nativa che dai tool sviluppati da terze parti come Adium o Pidgin.
Ma cosa è successo davvero? C’è chi non crede affatto alla questione sicurezza, sottolineando come si tratti invece di una vera e propria strategia censoria e anti-pirateria. Nessun responsabile o portavoce di BigM è però intervenuto pubblicamente per chiarire la faccenda.
Il client Live Messenger – quando ancora era MSN – non è comunque nuovo a casi simili. Si ricorda il blocco improvviso dei link a YouTube e Google, poi rivelatosi un semplice errore per ammissione della stessa Microsoft.
Mauro Vecchio
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10 miliardi eh?
Ma si parla di miliardi o di migliardi?Ho paura che sia la seconda ipotesi....Infatti (a casa mia) 2^32=4294967296Cioè quattro miliardi (non migliardi) e rotti...Che è lo spazio di indirizzamento IP.... (v4 naturalmente...)Ma c'è di più all'alba del 2012 con gli indirizzi IPv4 già praticamente esauriti (IANA ha già distribuito ai RIR gli ultimi blocchi) gli ISP (in particolare nessuno tra i telefonari mobili che brillano praticamente tutti per tronfia e assoluta dabbedaggine) pronti a IPv6 si contano sulle dita di una mano... e non solo per questioni di "infrastruttura" (routers ecc..) quanto sulle procedure "gestionali" (se vedete le videate delle loro applicazioni di customer care vi viene da piangere) ...E si che praticamente il 99.999999 dei devices e degli OS in circolazione (end user) sono IPv6 READY....Le tesi dell'articolo implicano (probabilmente senza che l'estensore se ne sia reso conto) che in 4 anni la transizione ipv4 -> ipv6 con tanto di convivenza "forzata" di operazioni e indirizzi "dual stack e dual homed" per un lungo periodo sia completata....Io ... non ci credo...Ecco perchè si parla di migliardi (non di miliardi) come quelli di "miracolo a milano" Morale ... o io sono un pessimista (cosa pur sempre possibile) o io sono un realista (cosa più probabile) ... e l'articolo parla di fantascienza! ;) tucumcariRe: 10 miliardi eh?
Infatti non è che possono continuare a usare i NAT all'infinito, anche se pare che i provider pensano che sia possibile farlo -.-"MaidenBeastRe: 10 miliardi eh?
- Scritto da: MaidenBeast> Infatti non è che possono continuare a usare i> NAT all'infinito, anche se pare che i provider> pensano che sia possibile farlo> -.-"Pensano?Parlando di <b> certi e noti </b> è un ossimoro!Comunque se c'è un problema (noto) che hanno i NAT è proprio la scalabilità (problema del numero di porte IP solo per dirne una e mantenimento degli stati per dirne un altra)... ;)Per servire decentemente un certo numero di utenti ne devi avere una "paccata" (vera pero! non come quella della Fornero che è solo ad uso stampa)! :DtucumcariRe: 10 miliardi eh?
- Scritto da: tucumcari> Cioè quattro miliardi (non migliardi) e rotti...> Che è lo spazio di indirizzamento IP.... (v4> naturalmente...)> Ma c'è di più all'alba del 2012 con gli indirizzi> IPv4 già praticamente esauriti (IANA ha già> distribuito ai RIR gli ultimi blocchi) gli ISP> (in particolare nessuno tra i telefonari> mobili che brillano praticamente tutti per> tronfia e assoluta dabbedaggine) pronti a IPv6 si> contano sulle dita di una mano...D'altra parte è già vero che molti provider assegnano indirizzi in reti private (192.168.x.x e 10.x.x.x, tipicamente), e che molti dispositivi contemplati nello studio di Cisco si classificano come "home", quindi non avranno un loro IP pubblico, ma si connetteranno attraverso un router wifi o ethernet.Contando anche che sebbene la popolazione mondiale sia di 7 miliardi, quelli con le possibilità economiche e logistiche di connessione a Internet sono circa la metà, quindi in media sono 3 dispositivi a testa. Contando che io ne ho già 7 (più i router)... :PBye.ShuRe: 10 miliardi eh?
- Scritto da: Shu> - Scritto da: tucumcari> > > Cioè quattro miliardi (non migliardi) e rotti...> > Che è lo spazio di indirizzamento IP.... (v4> > naturalmente...)> > Ma c'è di più all'alba del 2012 con gli> indirizzi> > IPv4 già praticamente esauriti (IANA ha già> > distribuito ai RIR gli ultimi blocchi) gli ISP> > (in particolare nessuno tra i telefonari> > mobili che brillano praticamente tutti per> > tronfia e assoluta dabbedaggine) pronti a IPv6> si> > contano sulle dita di una mano...> > D'altra parte è già vero che molti provider> assegnano indirizzi in reti private (192.168.x.x> e 10.x.x.x, tipicamente), e che molti dispositivi> contemplati nello studio di Cisco si classificano> come "home", quindi non avranno un loro IP> pubblico, ma si connetteranno attraverso un> router wifi o> ethernet.Quindi con un sacco di limitazioni ... senza contare i noti (anzi notissimi) problemi di scalabilità dei NAT...I NAT sono la (non) soluzione più costosa (e farraginosa) del "problema".già ora sono praticamente alla frutta!> > Contando anche che sebbene la popolazione> mondiale sia di 7 miliardi, quelli con le> possibilità economiche e logistiche di> connessione a Internet sono circa la metà, quindi> in media sono 3 dispositivi a testa. Contando che> io ne ho già 7 (più i router)...> :PSolo in casa mia ce ne sono 12..E non è una cosa così strana...Calcola routers 2 server i figli tablet e i cellulari... Ma ovviamente per me il problema non sussiste io vado già in IPv6...Sto parlando di gente "normale" come quella di cui vorrebbe parlare l'articolo..........Comunque (tanto perchè tu lo sappia) la Cina e l'India hanno un trend di crescita tale che il loro RIR (APNIC) ha già finito anche gli ultimi blocchi che IANA gli ha assegnato!E infatti se guardi le statistiche chi sta consumando più indirizzi (e ha il più alto numero di ipv6 già in essere) sono proprio i paesi afferenti a APNIC.Secondo te perchè? > > Bye.tucumcariRe: 10 miliardi eh?
la gente normale verrà transumata all'iPV6, così come la gente normale è passata dai cambi di numerazione telefonica, il millennium bug... etc etc la gente normale non ha bisogno di essere coinvolta in questo tipo di transizioniMeXRe: 10 miliardi eh?
- Scritto da: tucumcari> Ma ovviamente per me il problema non sussiste io> vado già in> IPv6...ci vai in casa tua (lan) , sei in ipv4+ tunnel ipv6 su internet o che cosa? Perche' gli ISP (ita) che danno ipv6 nativo mi paiono tendenti allo zero ancora...bubbaRe: 10 miliardi eh?
- Scritto da: tucumcari[...]Guarda guarda: il tucum che ha frequentato un corso di tcpip :DBasta PirateriaDistinzione tra app e pagina web
Molte app servono solo a consultare delle informazioni: qualche giorno fa avevo provato una app che prometteva una serie di enigmi e indovinelli... praticamente, ti mostrava l'enigma e quando toccavi un pulsante ti scriveva la soluzione (poco più complesso di una pagina del televideo).Ora: se una cosa del genere viene messa in un sito web (e si poteva già fare anche con il vecchio web 1.0, su un computer con windows 3.1).... è una pagina web, o è una app?Perchè se si usa l'HTML 5, si può chiamare il risultato "pagina web dinamica" o "app", ma cambia molto poco. Se guardiamo poi le app presenti sullo store di Chrome... lo store è poco più che una serie di link, a pagine che possono essere accessibili anche in altri modi (esempio: la versione di Angry Birds in html5, giocabile nel browser).La distinzione tra app e sito è sempre più sfumata...uno qualsiasiRe: Distinzione tra app e pagina web
- Scritto da: uno qualsiasi> Molte app servono solo a consultare delle> informazioni: qualche giorno fa avevo provato una> app che prometteva una serie di enigmi e> indovinelli... praticamente, ti mostrava l'enigma> e quando toccavi un pulsante ti scriveva la> soluzione (poco più complesso di una pagina del> televideo).> > Ora: se una cosa del genere viene messa in un> sito web (e si poteva già fare anche con il> vecchio web 1.0, su un computer con windows> 3.1).... è una pagina web, o è una> app?> > Perchè se si usa l'HTML 5, si può chiamare il> risultato "pagina web dinamica" o "app", ma> cambia molto poco. Se guardiamo poi le app> presenti sullo store di Chrome... lo store è poco> più che una serie di link, a pagine che possono> essere accessibili anche in altri modi (esempio:> la versione di Angry Birds in html5, giocabile> nel> browser).> > La distinzione tra app e sito è sempre più> sfumata...... mhh leggendoti mi hai fatto ricordare altre cose.. "piu' sottili" ma anche piu pericolose...il linguaggio intanto... a forza di chiamare "app" del codice html/js (che volendo potremmo chiamare webapp) si distorce in concetto originale di applicazione. Che NON ha certo le 2 caratteristiche base di una webapp, che, alla lunga, SONO INSIDIOSE.Ossia, la webapp necessita di rete (internet). l'acXXXXX non e' gratis (e non parlo solo di soldi)la webapp e' un SaaS (sw-as-a-service). Ossia il core della "TUA" applicazione, NON E' in mano tua. E probabilmente vale anche per i dati.Ci possono essere eccezioni a queste cose, ovviamente. Ma il trend e' questo.bubbaRe: Distinzione tra app e pagina web
- Scritto da: bubba> Ossia, la webapp necessita di rete (internet).> l'acXXXXX non e' gratis (e non parlo solo di> soldi)Esiste il local storage. Se poi usi un tookit, come ad esempio phonegap, hai pure le API per accedere al filesystem. Quindi non è strettamente necessario avere una connessione.FDGRe: Distinzione tra app e pagina web
vero, il problema sarà politicalui ha sollevato due problemi, cioè quello dell'applicazioni-as-service e quello del "non gratis"non penso che gli avidi vampiri del web si lasceranno sfuggire l'opportunità per incatenarci tutti mani e piedispero solo che la FSF porti sul fronte delle webapp la sua battaglia piuttosto che attuare una politica proibizionista nei confronti del webcollioneRe: Distinzione tra app e pagina web
- Scritto da: FDG> - Scritto da: bubba> > > Ossia, la webapp necessita di rete> (internet).> > l'acXXXXX non e' gratis (e non parlo solo di> > soldi)> > Esiste il local storage. Se poi usi un tookit,> come ad esempio phonegap, hai pure le API per> accedere al filesystem. Quindi non è strettamente> necessario avere una> connessione.eh l'ho detto : "Ci possono essere eccezioni a queste cose, ovviamente.". Ma confermo "Ma il trend e' questo."bubbaRe: Distinzione tra app e pagina web
(esempio:> la versione di Angry Birds in html5, giocabile> nel> browser).> > La distinzione tra app e sito è sempre più> sfumata...scusa ma l'esempio che hai fatto ti da la risposta.Una PAGINA web è UNA PAGINA con testi e foto e qualche link (al massimo qualche animazione e qualche roll-over)AngryBirds non è certo "una pagina" ha molto più senso definirla APP, che poi come una pagina di un sito vi si acceda tramite un browser non la rende "una pagina"Se apri un JPEG in Firefox ti poni il dubbio se è un'immagina o una PAGINA?MeXRe: Distinzione tra app e pagina web
> Se apri un JPEG in Firefox ti poni il dubbio se è> un'immagina o una> PAGINA?Se l' immagine è animata? Se l'animazione è interattiva?E se sul telefonino ho una app che si limita a mostrare due immagini? (ce ne sono)Dove è il confine?uno qualsiasiRe: Distinzione tra app e pagina web
> Dove è il confine?Primo, perché devi "incasellare" il tutto?Secondo, non è questione di confine, è questione di una serie di tecnologie che permettono la creazione di contenuti e interfacce che non erano semplicemente disponibili anni addietro, poi, tali tecnologie si possono usare per fare "un app" che serve solo pagine (e allora tanto valeva fare un sito e amen) e poi ci sono "app" che usano li local storage per salvare una mail in draft anche quando non hai connessione o un effetto html5+css per trasformare un'immagine etc etc...MeXRe: Distinzione tra app e pagina web
- Scritto da: MeX> > scusa ma l'esempio che hai fatto ti da la> risposta.> Una PAGINA web è UNA PAGINA con testi e foto e> qualche link (al massimo qualche animazione e> qualche> roll-over)> > AngryBirds non è certo "una pagina" ha molto più> senso definirla APP, che poi come una pagina di> un sito vi si acceda tramite un browser non la> rende "una> pagina"> > Se apri un JPEG in Firefox ti poni il dubbio se è> un'immagina o una> PAGINA?AAAAAAAAHHHHHHHHHHH!!!!![img]http://www.cherrycoloured.com/wordpress/wp-content/uploads/2006/06/meteorite.jpg[/img]E detto questa cosa, su cui concordo, ma che sembra non essere un dato troppo chiaro ai sondaggisti da strapazzo, mi spieghi che senso ha confrontare "Angry Birds", che è un videogioco, con "Punto Informatico", che è un sito web?"Con le app puoi fare cose che i siti web non possono fare". Infatti ci fai cose che normalmente fai con applicazioni off-line, installate sul tuo dispositivo. Fin qui tutto ha senso, e la "sottrazione", teorica oltretutto (perché sempre programmi sono), è <u> rispetto ai programmi più tradizionali </u> , che spostano le loro funzionalità sul web tramite il cloud computing: non rispetto ai siti web.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 27 marzo 2012 15.46-----------------------------------------------------------Ubuntoschierarsi
se uno dice "schierarsi pro o contro le PREVISIONI relative all'evoluzione di Internet nel senso di uno spazio gestito via app ", NON vuol dire che uno AUSPICHI un internet infestata da sole app & fakebook ...ma SOLO che si fa una previsione. ANCHE IO (faccile profeta) prevedo un aumento delle app (x il banale fatto che ci sono + scimmie di ieri che usano internet - cosa direttamente correlata al fatto che ci sono 1,4 cellulari a cranio e SEMPRE PIU cellulari sono PC-like come potenza ). Cio NON VUOL DIRE che AUSPICHI una app-izzazione e facebook-izzazione di internet... al contrario...bubbasanno una s...a loro
come da oggettounoChe brutto titolo
"Internet 2020, odissea nelle app"... dovrebbe essere una citazione di "2001: Odissea nello spazio"? Come citazione mi sembra proprio un epic fail. :Scrivi il codice antispamCecchini! Son dei cecchini!
Eh sì! Bisogna essere dei cecchini per spararle così!!!Comunque sia, mi son segnato la data e non mancherò di aggiornare la pagina in caso di evoluzioni! Aspettando il 2020 e le famigerate app (forse nel 2020 faranno ap-pena) mi auguro che nel 2020 le cose saranno un po' cambiate. Buon app-etito a tutti!fixinformaticaApple, precursore delle webapp
Il primo iPhone prevedeva, oltre le app di serie, di poter essere espanso solo con webapp. Se si tornerà alle webapp sarà una ulteriore conferma della lungimiranza di Steve Jobs.ruppoloRe: Apple, precursore delle webapp
Conoscendo Jobs, strano che non abbia brevettato il concetto (ma forse mi sbaglio). Strano pure che non le abbia chiamate iApp :-)Io non ci trovo comunque questa grande innovazione. App sta a tablet come applicazione sta a PC.non registratoRe: Apple, precursore delle webapp
Ben detto!ruttoloRe: Apple, precursore delle webapp
Ma vai....... vaaaa!(ROTFL)Ma dai, ma sparare fesserie così immani....... è espandibile dal web SOLO perchè vista la chiusura (mentale, soprattutto) di Apple non c'è stato, non c'è e non ci sarà (salvo cambi di rotta) altra possibilità di sfuggire alle regole del market Apple se non in questo modo!Ma vaaaaaa, vaaa! (ROTFL)HermanHesse Quello TOSTO!Re: Apple, precursore delle webapp
con 240 all'anno puoi sviluppare e distribuire applicazioni a chi vuoi senza che Apple controlli nullahttps://developer.apple.com/programs/ios/enterprise/MeXRe: Apple, precursore delle webapp
Wow! Economico! Veramente, veramente stupendo! E poi una volta che hai messo su l'app continui a pagare di anno in anno o no?HermanHesse Quello TOSTO!Re: Apple, precursore delle webapp
- Scritto da: MeX> con 240 all'anno puoi sviluppare e distribuire> applicazioni a chi vuoi senza che Apple controlli> nulla> > https://developer.apple.com/programs/ios/enterprisNon mi sembra proprio a chi vuoi, ma ai membri della tua organizzazione o azienda. Quindi non posso sviluppare un'applicazione da vendere a una tal azienda per uso interno, ma deve essere sviluppata per la mia azienda. Da questo punto di vista è meglio Android.Dottor StranamoreRe: Apple, precursore delle webapp
- Scritto da: ruppolo> Il primo iPhone prevedeva, oltre le app di serie,> di poter essere espanso solo con webapp.> > Se si tornerà alle webapp sarà una ulteriore> conferma della lungimiranza di Steve Jobs.Ma che m...iate scrivi?FDGIo sono vecchio e non capisco!
Infatti, sull'iPad, non ho nessun App ma uso solo il browser!A cosa servono queste App? :-)mimmusRe: Io sono vecchio e non capisco!
- Scritto da: mimmus> Infatti, sull'iPad, non ho nessun App ma uso solo> il browser!> A cosa servono queste App? :-)A quello (poco) che ho capito, le app sono "ovviamente" dei programmi, solo che poiché i device mobili sono "tipicamente" meno potenti di un normale PC, è "necessario" creare delle applicazioni più leggere, le app appunto, altrimenti sarebbe un pasticcio (immagina un Office che gira su un iPad o peggio su uno smartphone).In breve, concordo con il post di "non registrato":"Io non ci trovo comunque questa grande innovazione. App sta a tablet come applicazione sta a PC."anche se la questione è un po' più complessa. Ad es., la "politica" di vendita delle app si basa sul fatto che "costano poco, però se ne vendono tante", che è un concetto differente dai vecchi programmi, ed ha creato un mercato delle "app-licazioni" per mobile che diversamente non ci sarebbe stato. ciaoOsvyRe: Io sono vecchio e non capisco!
- Scritto da: mimmus> Infatti, sull'iPad, non ho nessun App ma uso solo> il> browser!> A cosa servono queste App? :-)A pagare quello che col browser leggi, osservi ed ascolti gratis e senza dover contrarre matrimonio con questo o quel fornitore. Inoltre, essendo modellate su un tipo di contenuto/servizio specifico si prestano ottimamente all'installazione di "acXXXXXri" non richiesti:vuoi leggere le mie notizie / ascoltare la mia musica / guardare il mo film? DEVI avere la mia app perché solo con quella puoi farlo. Casualmente c'è un simpatico tool che usiamo per fini "statistici" e per comunicarti tutte le novità del nostro catalogo con dei simpatici avvisi a popup che emettono un gradevole trillo ogni volta che ti inviamo una notifica.No, non lo puoi disattivare. Sì, è scritta in HTML5, ma non funziona col browser, devi usare l'installer apposito, ma se vuoi c'è la versione per iPhone, che NON fa apparire i popup, ma in ogni caso gira in background per i "fini statistici", in ogni caso ci devi fornire i tuoi dati anagrafici, biometrici, ed il consenso ad usare il tuo numero di telefono in modo che i nostgri operatori del call center possano comunque chiamarti ogni giorno per comunicarti le nostre iteressantissime promozioni.Fantastico no? (rotfl)-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 27 marzo 2012 15.17-----------------------------------------------------------UbuntoRe: Io sono vecchio e non capisco!
Ma sai che mi sono chiesto anch'io cosa siano realmente a cosa servano le app?Cioè finora io ho sul mio tablet ho installato tutte quelle app che sopperiscono a carenze di questi sistemi operativi castrati.Giusto qualche esempio:clocksync, per sincronizzare l'orologio con un server NTP;File Expert, file manager tuttofare che apre anche un server HTTP ed FTP per condividere file in rete;Titanium backup, per i backup e manutenzione applicazioni installate;BatteryCalibration, calibra la batteria per segnare meglio l'energia residua;GPSFix, aiuta nel fix dei satelliti prima di usare la funzione navigatore;Emulatore di Terminale, ;-) OpenVPN, per connessioni in VPN da e verso casa o lavoro;3G Watchdog, tenere sotto controllo il monte giornaliero di traffico H3GM;GoSMS, un migliore gestore dei messaggi sms;A questo punto arrivano i software di utilità veri e propri, come Skype, Flash Player, Whatsapp, Winamp, ecc.Per cui metà sono cose per far funzionare il sistema, il resto sono gli stessi software che si hanno sul notebook/netbook solo più limitati.iRobyRe: Io sono vecchio e non capisco!
> 3G Watchdog, tenere sotto controllo il monte> giornaliero di traffico> H3GM;Ne approfitto per una domandina veloce...Non è che hai provato anche "onavo" e mi sai dire qual'è il migliore dei due?Watchdog ha il piano settimanale? (con vodafone ho 250Mega a settimana)Onavo mi gestisce solo il "budget" mensile...Denghiu!embeRe: Io sono vecchio e non capisco!
Siamo ot lo so ma.... Phoneusage è di gran lunga il più completo.PippolinoRe: Io sono vecchio e non capisco!
- Scritto da: mimmus> Infatti, sull'iPad, non ho nessun App ma uso solo> il> browser!> A cosa servono queste App? :-)Certe applicazioni funzionano peggio della versione mobile presente sul sito, però ti fanno consumare meno la batteria.Dottor StranamoreRe: Io sono vecchio e non capisco!
Un App è un programma, che può non richiedere un acXXXXX ad internet (come una calcolatrice, un gioco, un programma di videoscrittura...).Inoltre una App che accede ad internet ha, nei confronti di un browser, il vantaggio di far viaggiare solo le informazioni e non il layout della pagina che è invece cablato nell'App, quindi riducendo i tempi di risposta e contemporaneamente preservare i dati visto che tutti i piani 3G sono a consumo. Senza contare che con un App il layout viene ottimizzato per il dispositivo (questo vero per IOS, molto meno per Android..).PoseidoneIl tramonto di una civiltà
Da mille e mille cosette come questa si deduce che ci stiamo avviando allegramente verso un nuovo medioevo. -_-FunzLe apps non sono normali programmi
Le apps risolvono molto bene piccoli problemi limitati.I programmi risolvono sistemi complessi per cui sono e saranno due mondi diversi.Non capisco come si possa trovare il futuro dell'uno nell'altro.Al massimo mi aspetto un interfaccia tattile sul desktop, ma restano due mondi diversi.paoloholzlGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 26 mar 2012Ti potrebbe interessare