Il weekend di Pasqua ha visto l’esordio dell’atteso iPad, il prodotto della Mela che ha di fatto (re)inaugurato il mercato dei tablet: ma i concorrenti non stanno a guardare, e sull’onda dell’hype intorno alla tavoletta di Apple arriva un nuovo spot e nuove indiscrezioni su Slate, il tablet prodotto da HP con sistema operativo Windows. Sarebbe proprio un documento interno trapelato (un’anticipazione di una presentazione) di HP a descrivere le caratteristiche di Slate e a evidenziare i suoi pro e i suoi contro rispetto a iPad.
Il tablet HP, che sembra avere un design simile a quello di Cupertino, dovrebbe avere un display da 8,9 pollici (1024×600), un processore Intel Atom Z530 da 1,6 GHx, storage flash a partire da 32 GB, 1GB di RAM, lettore SDHC, una batteria con una durata massima di 5 ore, una fotocamera frontale VGA e una posteriore da 3 megapixel, e sarebbe dotato di porta USB.
Le indiscrezioni già parlavano, poi, di una disponibilità sul mercato per giugno di quest’anno (tempistica che lo accosterebbe sufficientemente a iPad) con un prezzo di circa 540 dollari: tale cifra viene ora confermata dal documento che fa partire il prodotto da 549 verdoni (ovviamente tasse escluse). E proprio il prezzo sarebbe considerato da HP un punto debole rispetto a Apple , il cui tablet parte da 499 dollari (anche se comparando entrambi i modelli da 32 GB, Slate costerebbe 50 dollari in meno, e sono sempre tutti prezzi senza tasse).
Ulteriori minacce per lo Slate sarebbero: la durata della batteria (10 ore massimo per iPad contro 5), i sistemi di connettività (WiFi solo G) e la risoluzione dello schermo.
Fra i vantaggi di Slate, invece, la fotocamera, la porta USB, il lettore per schede SD e il processore.
Nel nuovo spot lanciato da HP sono proprio la porta USB e la possibilità di espandere la memoria con schede SD a spiccare, in una sorta di tentativo di sfruttare l’hype creato da iPad per mostrarsi come un prodotto direttamente paragonabile senza alcune mancanza: così come veniva fatto in un precedente video in cui si sottolineava il supporto, da parte di Slate, di Flash.
Oltretutto nel nuovo video si vede di sfuggita iTunes e che alla USB viene collegato un cavo che dovrebbe appartenere a un iPod, rafforzando il sottotesto dello spot che vuole lo Slate come il tablet adatto a superare le mancanze del prodotto Apple .
Intanto Microsoft si sta muovendo sul fronte mobile. Redmond ha infatti invitato gli osservatori statunitensi ad assistere ad una presentazione al motto di “è tempo di condividere”: si terrà il 12 aprile e, forse mutuando qualcosa dal mistero che circonda le presentazioni Apple fino all’ultimo, non viene specificato altro. Tuttavia sembrerebbe che il tutto sarà incentrato sui Pink, ipotizzato smartphone su cui da qualche tempo si stanno diffondendo anticipazioni .
Per quanto riguarda Windows Phone 7 Series , invece, cambia il nome e ci perde per strada il “Series”, accogliendo le critiche venute da più parti che sottolineavano la ridondanza.
Claudio Tamburrino
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Mi spiace ma non condivido...
...questi personaggi (ivi compresi gli artisti) ancora non hanno capito che l'open source/CC ed Internet sono strumenti per abbattere le barriere (come ad esempio i concentratori).LA PROPRIA MUSICA VA GESTITA IN PROPRIO !In sostanza gli artisti devono capire che il sito giusto da cui far scaricare la musica è quello della band !!!Sveglia ragazzi !Marco RavichRe: Mi spiace ma non condivido...
> ...questi personaggi (ivi compresi gli artisti)> ancora non hanno capito che l'open source/CC ed> Internet sono strumenti per abbattere le barriere> (come ad esempio i> concentratori).Già che distribuiscono mooooolta roba di qualità veramente infima, vedi cd baby> LA PROPRIA MUSICA VA GESTITA IN PROPRIO !> > In sostanza gli artisti devono capire che il sito> giusto da cui far scaricare la musica è quello> della band> !!!Basta esserne capaci :DpippORe: Mi spiace ma non condivido...
nemmeno i radiohead son riusciti a farsi pagare l'album dal loro sito frammentare la disponibilità delal musica su n siti non è una strategia vincente.Servono piattaforme di distribuzione come iTunes, Amazon il digitale abbatte i costi della distribuzione, ma tutto ciò che è il concetto di "distribuzione" continua a restare validoMeXTristezza
Sono notizie come queste che mi fanno pensare d'avere esattamente ciò che meritiamo...Forza Jamendo cmq...xxxNon sono d'accordo con D'Atri
Cito: "Una crisi probabilmente frutto di un generale approccio approssimativo alle licenze libere, almeno secondo Davide D'Atri, CEO di Beatpick.com". Non sono assolutamente d'accordo con questa affermazione. L'approccio di Jamendo alle licenze libere è solo diverso rispetto a quello di D'Atri, non bisogna dimenticare che Jamendo è nata come una organizzazione e non come una società commerciale. In Jamendo chiunque può caricare la sua musica e condividerla, ed è libero di accettare o meno proposte commerciali.Non tutti sono interessati a vendere la propria musica, anzi la maggior parte fa musica a livello amatoriale senza chiedere altro che di poter esprimere la propria personalità artistica e condividere con gli altri le sue creazioni.Non tutto può essere visto in un'ottica commerciale di convenienza economica, ci sono altri valori forse più importanti che meritano di essere presi in considerazione.Ma faccio osservare a D'Atri che diversamente da tante altre aziende in crisi che hanno semplicemente dovuto chiudere bottega senza che nessuno muovesse un dito per salvarle. Jamendo, se non avesse trovato una soluzione nel mercato, avrebbe comunque potuto contare sul sostegno economico della sua comunità di ascoltatori e artisti, ognuno secondo le prorie possibilità.Qundi non approcci ma punti di vista diversi signor D'Atri.Daniela VivarelliDaniela VivarelliRe: Non sono d'accordo con D'Atri
"Non tutti sono interessati a vendere la propria musica"Vero, soprattutto quella inascoltabile... :DpippORe: Non sono d'accordo con D'Atri
- Scritto da: pippO> "Non tutti sono interessati a vendere la propria> musica"> Vero, soprattutto quella inascoltabile... :DCi sono molte zone di grigio, come ad esempio delle band che rilasciano in cc una parte delle loro opere per ritorno pubblicitariobtw, se un artista rilascia musica sotto licenza libera deve far necessariamente XXXXXX?-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 13 aprile 2010 12.49-----------------------------------------------------------luisitoRe: Non sono d'accordo con D'Atri
Dove è la tua che la vado subito ad ascoltare?Poi ti dico. 8)Daniela VivarelliRe: Non sono d'accordo con D'Atri
> Dove è la tua che la vado subito ad ascoltare?> Poi ti dico. 8)Parlo per esperienza, sono un ex dj, tuttora grande appassionato di musica (love)Purtroppo di musica di me@@a ne ho sentita veramente TANTA :|pippORe: Non sono d'accordo con D'Atri
Cara Daniela,penso che Lei abbia ragione. Chiarisco: Mi riferivo all'approccio di Jamendo per quanto concerne la vendita delle licenze per scopi commerciali. Quindi la vendita di musica per film, tv e pubblicità. A mio parere per questo scopo non serve la struttura di Jamendo. é una struttura dal punto di vista del business debole perchè ha costi troppo alti senza offrire i servizi che i professionisti a mio avviso cercano. Non si discute invece il valore culturale dell'iniziativa di Jamendo che considero splendida. E spero che sempra esistano e, anzi crescano con sucXXXXX, iniziative simili. ciao,Davide d'AtriDavide dAtriRe: Non sono d'accordo con D'Atri
Caro Davide,credo di averla messa in luce non buona, le dichiarazioni sulla scarsa qualità della musica in Jamendo e la critica al fatto che tutti possono pubblicare sulla piattaforma ha sucitato, oltre alla mia contestazione, un vespaio fra gli artisti Jamendiani.A chi interessa può leggere sia la nota con i commenti su FB: http://www.facebook.com/note.php?saved&&suggest¬e_id=385053359823#!/profile.php?v=app_2347471856&ref=profile&id=100000148215218Che i medesimi commenti che ho riportato sul forum italiano Jamendo per permettere a chi non è su FB di dire la sua:http://www.jamendo.com/it/forums/discussion/2915/ho-contestato-le-affermazioni-di-daltri/#Item_6Ci tengo solo a citare un fatto. Durante la crisi Jamendo dalla stessa community era partita l'idea che si potesse pagare, artisti e ascoltatori, un canone anche modesto. La risposta del team tramite Amélie è stata: non possiamo c'è chi non se lo può permettere.In effetti i 30/40 euro che sembrava fossero una sciocchezza, in alcuni paesi sfamano una famiglia per almeno un paio di settimane. E così la possibilità di poter pubblicare a una parte, anche se minima degli utenti, sarebbe stata preclusa. Quindi idea cestinata.Quanto alla parte commerciale è necessaria in quanto con gli ideali non si pagano nè i server, nè i tecnici nè la banda. Non so se quando sarà a regime la parte Pro (commerciale) farà arricchire qualcuno, io glielo auguro, ma essenzialmente permette la spravvivenza della community e permette di accogliere chiunque abbia qualche cosa da dire in musica, bella o brutta che sia, ovunque abiti, avrà le stesse possibilità di acXXXXX delle famose Millionaire Blonde e di altri che hanno trovato la via del sucXXXXX in CC e su Jamendo.un salutoDaniela Vivarellicoriandolo - Daniela VivarelliRe: Non sono d'accordo con D'Atri
ma vitaminic non vi ha insegnato niente?MeXRe: Non sono d'accordo con D'Atri
Ciao Daniela,non conosco la parte business di Beatpick e non saprei dire. ancora meno quella di jamendo. ma lavoro per una org non-profit che ha sempre bisogno di musica e non possiamo pagare. Beatpick ci fornisce tutta la musica che vogliamo gratuitamente ed il sistema per trovarla è molto semplice. questo mi pare meritevoleGiacinto LocastroRe: Non sono d'accordo con D'Atri
chiedo scusa per l'interruzione, ma noterete che sono spariti alcuni commenti: c'era stato segnalato un piccolo inghippo, abbiamo proceduto a sistemarli ma ci sono stati degli strascichi a causa della natura del databasemi scuso con i partecipanti alla discussione, che è molto interessantebuon proseguimento ;)Luca Annunziatacome ho sempre detto..
"sono state raggranellate circa 200mila canzoni - ma nella sostanza poco fruttuoso. Perché foriero di artisti non di primo piano, dall'appetibilità piuttosto bassa per un pubblico mainstream."ci vuole qualcuno che faccia selezione, che aiuti gli artisti a produrre affiancandoli a produttori e professionisti del settore ...MeXRe: come ho sempre detto..
- Scritto da: MeX> "sono state raggranellate circa 200mila canzoni -> ma nella sostanza poco fruttuoso. Perché foriero> di artisti non di primo piano, dall'appetibilità> piuttosto bassa per un pubblico mainstream."> ci vuole qualcuno che faccia selezione, che aiuti> gli artisti a produrre affiancandoli a produttori> e professionisti del settorePerche' non cel'ha anche un fruttivendolo quando apre il negozio un consulente che faccia selezione, lo produca e lo affianchi all'uomo del monte ?kraneRe: come ho sempre detto..
pensi che un fruttivendolo non selezioni i suoi fornitori? pensi che un fruttivendolo mette un'annuncio sul giornale "contadini, se avete frutta da vendere portatela a meaccetto tutto"MeXRe: come ho sempre detto..
- Scritto da: MeX> pensi che un fruttivendolo non selezioni i suoi> fornitori? pensi che un fruttivendolo mette> un'annuncio sul giornale "contadini, se avete> frutta da vendere portatela a meaccetto> tutto"Penso che un fruttivendolo debba fare tutto da lui, cercarsi spazi, fornitori, agganci; invece secondo te per qualche strano motivo l'artista dovrebbe semplicemente lasciarsi cadere nelle mani di questi tutor che fanno tutto loro e gli puliscono anche il popo' fregandogli poi il 90% dei guadagni.kraneRe: come ho sempre detto..
Attento, hanno già bloccato un post a causa degli eccessivi paragoni ortofrutticoli...angrosGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 6 apr 2010Ti potrebbe interessare