Londra, i cassonetti hanno gli occhi

Londra, i cassonetti hanno gli occhi

Secchi dell'immondizia traccianti per monitorare a mezzo WiFi gli spostamenti e gli interessi dei passanti londinesi. L'azienda disegna scenari pubblicitari futuribili, la sperimentazione viene presto bloccata
Secchi dell'immondizia traccianti per monitorare a mezzo WiFi gli spostamenti e gli interessi dei passanti londinesi. L'azienda disegna scenari pubblicitari futuribili, la sperimentazione viene presto bloccata

Un cestino dell’immondizia che proietta sul proprio schermo pubblicità luminose. Potrebbero essere pubblicità mirate, tagliate su misura della persona che vi sfila accanto distratta, o che si avvicina, rifiuto accartocciato alla mano. Ha dimostrato la fattibilità dell’esperimento Renew London, tracciando 530mila inconsapevoli possessori di smartphone nel giro una manciata di giorni, con il solo ausilio di 12 eleganti cassonetti traccianti.

Cassonetto Renew

Il sistema di tracciamento che l’agenzia di marketing Renew ha dispiegato nei mesi scorsi nell’area centrale di Londra, denominato Presence Orb , si basa sull’ individuazione degli indirizzi MAC dei dispositivi mobile dei passanti. Dati che possono fornire indicazioni precise riguardo al “movimento, al modello, alla direzione e alla velocità di singoli dispositivi”. E, di conseguenza, dei loro possessori .


“Il sistema – spiega l’azienda, centrando sempre l’attenzione sul dispositivo e non sul suo portatore – garantisce un incomparabile sguardo sullo storico dei comportamenti di singoli dispositivi (punti di entrata e uscita, momenti di sosta, luoghi di lavoro, luoghi di interesse, vicinanza rispetto ad altri dispositivi) e dovrebbe poter fornire un database di grande portata per fare previsioni relative ai luoghi dove consumare pasti e bere, alle abitudini personali etc”. “Cookie Internet nel mondo reale”, li definsce Renew: dati che, se aggregati ed elaborati , possono rivelare della persona che possiede il dispositivo tracciato informazioni decisamente ambite dal mercato.

Renew, forse memore del cozzare con la legge di altre occhiute iniziative di tecnocontrollo al servizio del marketing, ha presto messo le mani avanti. Con un discutibile sistema di opt-out al servizio dei soli che, consapevoli e contrari al tracciamento, sanno rintracciare la precisa pagina che permette di rendersi invisibili a Presence Orb, e con l’assicurazione che nessuno, personalmente, verrà tracciato. “Gli ORB aggregano tutti i dati raccolti attorno a un cassonetto per tre minuti e li restituiscono in un report aggregato e anonimizzato – si è affrettato a correggere il tiro il CEO di Renew London, Kaveh Memari – l’idea che stiamo tracciando gli individui o i singoli indirizzi MAC è più fascino che sostanza”.

In un quadro legislativo che non parla abbastanza chiaro sul valore per la privacy di un indirizzo MAC , le autorità londinesi sono intervenute per bloccare l’attività di Renew: poco importa che questo genere di operazioni di tecnocontrollo siano fattibili tecnicamente, ha dichiarato un portavoce, queste sperimentazioni “devono essere condotte con attenzione, con il supporto di un pubblico informato”.

Gaia Bottà

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Pubblicato il 13 ago 2013
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