Los Alamos bucato da cracker cinesi

Los Alamos bucato da cracker cinesi

L'incursione risale a mesi fa ma viene resa nota soltanto adesso. Server centrali bucati, copiati documenti chiave delle attività del celebre laboratorio governativo americano
L'incursione risale a mesi fa ma viene resa nota soltanto adesso. Server centrali bucati, copiati documenti chiave delle attività del celebre laboratorio governativo americano


Web – Il Washington Times ha per primo rivelato che nei mesi scorsi, forse a gennaio, alcuni cracker sono entrati nei sistemi informativi del Los Alamos Laboratory, uno dei centri di ricerca nucleare più avanzati degli Stati Uniti. L’incursione pare sia andata in profondità e abbia consentito agli autori dell’aggressione informatica di accedere a numerosissimi documenti relativi alle attività del Laboratory.

L’incursione, rivelata solo adesso, era stata individuata dagli analisti della sicurezza lo scorso gennaio. Il controspionaggio americano ha voluto tener segreta la violazione dei server del Laboratory per aver modo di meglio indagare, e fino ad oggi ha scoperto che l’incursione è stata originata da server cinesi che fanno capo a strutture militari di Pechino.

Il controspionaggio, nell’ammettere la gravità dell’incursione ha inteso sottolineare che nessuno dei documenti visualizzati e copiati dai cracker era di quelli “classificati”, ovvero sottoposti al massimo livello di segretezza.

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Pubblicato il
4 ago 2000
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