La tecnologia di upscaling, nota come “scaling” nel settore videoludico, continua a evolversi con nuove funzionalità che promettono di migliorare l’esperienza di gioco senza compromessi sulla qualità visiva. Una delle ultime innovazioni in questo campo è l’introduzione della generazione adattiva dei fotogrammi, una caratteristica introdotta da poco su Lossless Scaling, un’applicazione popolare tra i giocatori che desiderano ottimizzare le prestazioni dei loro titoli preferiti. Questa novità, che si aggiunge alle già note capacità di ridimensionamento dell’immagine, mira a rendere i giochi più fluidi e reattivi, anche su hardware meno potente.
Su Loseless Scaling arriva la generazione adattiva dei fotogrammi
Lossless Scaling è un software che permette di migliorare la risoluzione dei giochi attraverso tecniche avanzate di upscaling, rendendo possibile giocare a titoli moderni su configurazioni anche meno performanti. L’applicativo è diffuso tra un certo bacino di utenza videoludica, che lo usa o lo preferisce al posto di tecnologie come il DLSS di Nvidia, l’FSR di AMD o l’XeSS di Intel perché permette di mantenere un’elevata qualità dell’immagine, al contrario dei metodi di upscaling più conosciuti già citati.
L’aggiunta della generazione adattiva dei fotogrammi rappresenta un ulteriore passo avanti in tal senso: questa funzione non si limita a ridimensionare le immagini e generare nuovi frame in tempo reale, adattandosi dinamicamente alle esigenze del gioco e alle capacità del sistema, ma permette anche ai giocatori di impostare un frame rate fisso da mantenere indipendentemente dal framerate reale del gioco. Ciò è possibile tramite la regolazione dinamica dei moltiplicatori frazionari.
La nuova funzionalità introdotta su Loseless Scaling è perfetta per quei titoli fissati a framerate che non corrispondono a valori multipli interi della frequenza d’aggiornamento dello schermo (come ad esempio i settaggi 144 e 165Hz), oppure semplicemente per i giochi che non hanno limiti.
Non manca tuttavia un aspetto negativo, ovvero un aumento del carico sulla GPU e, potenzialmente, una leggera perdita di qualità dell’immagine rispetto al generatore fotogrammi che usa un moltiplicatore fisso. Un altro fattore a essere penalizzato è inoltre anche la latenza, anche se si tratta sempre di una differenza leggera.
Quella di Loseless Scaling si tratta a ogni modo di un aggiunta interessante, che tuttavia non sarà mai al livello delle tecnologie di Nvidia, Intel o AMD, ma che comunque impressiona per i risultati raggiunti senza nessun tipo di accelerazione hardware dedicata.