Aprire la scatola di un MacBook Pro è sempre stato come scartare un regalo di Natale. Dentro c’era tutto quello che serviva, confezionato con quella precisione maniacale tipica di Apple. Ma chi vive in Europa e ha appena comprato il MacBook Pro M5 da 14 pollici, avrà una brutta sorpresa… il caricabatterie non c’è più. Sparito.
Il laptop arriva senza alimentatore in una lista di paesi europei, tra cui, disgraziatamente, ci siamo anche noi. MacRumors ha scovato la notizia, e Apple l’ha confermata sul proprio sito con frasi laconiche come “Nessun alimentatore” e “Alimentatore venduto separatamente”, scritte con la stessa nonchalance con cui si comunica che oggi piove.
Apple elimina il caricabatterie dal MacBook Pro da 14 pollici, si dovrà comprare a parte
L’unica cosa che si trova nella confezione è il cavo di ricarica USB-C a MagSafe 3 lungo 2 metri. Bellissimo, peccato che senza un alimentatore compatibile si può fare ben poco. Si può abbinare a un caricabatterie che già si possiede, a patto di averne uno compatibile che non stia già caricando un altro dispositivo della collezione Apple…
Il prezzo di partenza del MacBook Pro da 14 pollici è invariato. Quello che cambia è che ora, se si vuole usare effettivamente usare il proprio laptop nuovo di zecca, si devono sborsare altri soldi per l’alimentatore USB-C da 70W.
E l’Europa paga…
Negli Stati Uniti, il MacBook Pro M5 da 14 pollici viene ancora fornito con l’alimentatore incluso. Evidentemente Apple ha deciso che gli americani meritano ancora il trattamento completo, mentre gli europei possono arrangiarsi. Va detto però che solo la versione M5 del MacBook Pro da 14 pollici viene venduta senza caricabatterie in Europa. I modelli più costosi continuano a ricevere l’alimentatore nella scatola.
Non è la prima volta che Apple fa questo gioco della sottrazione progressiva. L’azienda ha iniziato a rimuovere accessori dalle confezioni nel 2020, partendo dall’Apple Watch e dalla serie iPhone 12. All’epoca la giustificazione era nobile, ridurre i rifiuti elettronici, salvare il pianeta, diventare carbon neutral entro il 2030. Tutti obiettivi encomiabili, se non fosse che i prezzi dei dispositivi non sono mai scesi di conseguenza.
Nel 2025, gli AirPods Pro 3, che sono praticamente impossibili da riparare, un altro capolavoro di sostenibilità discutibile, non vengono nemmeno forniti con un cavo di ricarica.
Ambientalismo o voglia di risparmiare?
La decisione di rimuovere il caricabatterie potrebbe essere una misura per ridurre i costi, cosa abbastanza ovvia visto che il prezzo del laptop non è diminuito, oppure un modo per raggiungere quegli obiettivi ambientali che Apple ama sbandierare. L’Unione Europea da anni spinge per una porta di ricarica standardizzata sui dispositivi mobili, con l’idea di ridurre i rifiuti elettronici e dare ai consumatori la possibilità di acquistare dispositivi senza caricabatterie per risparmiare.
Il problema con Apple è che il prezzo del dispositivo è sempre lo stesso, anche senza accessori, costringendo il consumatore a spendere di più per avere quello che prima era incluso.
Il futuro è senza accessori?
Chissà se Apple estenderà questa politica ad altri modelli di MacBook, ad altri Paesi, o se altri produttori di laptop decideranno di seguire la scia. Dato il precedente con gli smartphone (tutti hanno copiato Apple rimuovendo il caricabatterie), non sarebbe una sorpresa vedere Dell, HP e Lenovo fare lo stesso tra qualche anno.