A distanza di pochi giorni dal debutto di macOS Monterey, molti utenti hanno segnalato l’impossibilità di installare l’aggiornamento sui vecchi Mac. Apple ha ora comunicato la disponibilità di un fix che risolve il problema individuato nel firmware del chip T2.
Soluzione per il “bricking”, ma non per tutti
macOS Monterey è stato distribuito gratuitamente a fine ottobre per molti vecchi Mac (anche di otto anni fa), ma la procedura di aggiornamento non è stata portata a termine su alcuni modelli (tutti con processore Intel). Come hanno scoperto alcuni utenti, il problema che impedisce l’avvio del sistema operativo è legato al firmware dei chip T1 e T2, in particolare al software bridgeOS.
Apple ha spiegato la causa con un comunicato inviato al reporter Rene Ritchie:
https://twitter.com/reneritchie/status/1456672355992866816
In pratica l’errato aggiornamento del firmware, distribuito insieme a macOS Monterey, ha impedito il riavvio dei Mac. Il fix è tuttavia disponibile solo per i modelli con chip T2:
- iMac (Retina 5K, 27 pollici, 2020)
- iMac Pro
- Mac Pro (2019)
- Mac Pro (Rack, 2019)
- Mac mini (2018)
- MacBook Air (Retina, 13 pollici, 2020)
- MacBook Air (Retina, 13 pollici, 2019)
- MacBook Air (Retina, 13 pollici, 2018)
- MacBook Pro (13 pollici, 2020, due porte Thunderbolt 3)
- MacBook Pro (13 pollici, 2020, quattro porte Thunderbolt 3)
- MacBook Pro (16 pollici, 2019)
- MacBook Pro (13 pollici, 2019, due porte Thunderbolt 3)
- MacBook Pro (15 pollici, 2019)
- MacBook Pro (13 pollici, 2019, quattro porte Thunderbolt 3)
- MacBook Pro (15 pollici, 2018)
- MacBook Pro (13 pollici, 2018, quattro porte Thunderbolt 3)
Ovviamente la nuova versione di bridgeOS è utile solo per prevenire il “bricking”, quindi prima di installare macOS Monterey. Inoltre non risolve il problema per i Mac con chip T1. In questo caso sarà necessario contattare l’assistenza tecnica di Apple (l’intervento sarà a pagamento, se fuori garanzia).