Meno view su YouTube? Google incolpa gli ad blocker

Meno view su YouTube? Google incolpa gli ad blocker

Non è colpa della modalità con restrizioni, né dell'AI: a causare meno view per i video su YouTube contribuirebbero gli ad blocker.
Meno view su YouTube? Google incolpa gli ad blocker
Non è colpa della modalità con restrizioni, né dell'AI: a causare meno view per i video su YouTube contribuirebbero gli ad blocker.

Qualcosa di molto simile alla dinamica che sta togliendo traffico ai siti (l’effetto di AI Overview) potrebbe interessare presto anche piattaforme come YouTube. Anzi, sta già accadendo. Sono sempre di più i creator che lamentano un calo delle visualizzazioni rispetto al passato. Google ha ascoltato le lamentele, controllato che non ci fossero bug o anomalie nel codice della piattaforma e provato a fornire una risposta, che però non convince appieno.

Cosa sta causando il calo delle view su YouTube?

Facciamo riferimento alle pagine del supporto ufficiale. Nei giorni scorsi, quella dedicata alla modalità con restrizioni è stata aggiornata. L’update è stato pubblicato da bigG per spiegare come questa funzionalità, in circolazione fin dal 2010 e senza alcun cambiamento apportato di recente, non sia da ritenere responsabile della diminuzione nel numero di riproduzioni.

La Restricted Mode, disabilitata di default per tutti gli utenti, permette di nascondere i video con contenuti potenzialmente inappropriati per i minorenni. Stando alla visione di Google, la responsabilità è da cercare altrove. Dove? Ovviamente negli ad blocker.

Creator YouTube: la colpa sarebbe degli ad blocker

Quella contro i tool che impediscono la riproduzione delle pubblicità è una battaglia che il gruppo di Mountain View combatte ormai da lungo tempo, non sempre con successo. Tra le ragioni che spiegherebbero il calo delle visualizzazioni ci sono proprio loro.

Gli ad blocker e altre estensioni possono influire sull’accuratezza dei conteggi delle visualizzazioni. I canali il cui pubblico include una percentuale maggiore di utenti che utilizzano tali strumenti potrebbero riscontrare maggiori fluttuazioni nel traffico legate agli aggiornamenti di questi strumenti.

In modo indiretto, i creator di YouTube potrebbero essere incentivati a chiedere ai loro iscritti di rimuovere o disattivare gli ad blocker. Curiosamente, tra le altre potenziali cause (riduzione fisiologica del pubblico dopo un picco, spostamento dell’interesse verso altri temi e canali concorrenti) non è citato l’impatto dell’intelligenza artificiale. Eppure, tra le funzionalità AI lanciate dal gruppo c’è anche quella che estrae e riassume automaticamente informazioni dai filmati, evitando all’utente finale di doverli guardare. Proprio come avviene con AI Overview.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
18 set 2025
Link copiato negli appunti