Come anticipato a fine dicembre, l’abbonamento a Microsoft 365 sta per diventare più caro. Per il momento, il gruppo di Redmond ha deciso di aumentare il prezzo della sottoscrizione in sei paesi: Australia, Nuova Zelanda, Malesia, Singapore, Taiwan e Thailandia. Con tutta probabilità, più avanti avverrà lo stesso altrove.
Aumenti di prezzo per Microsoft 365
Quella avviata può essere considerata a tutti gli effetti una fase di test, il cui obiettivo è raccogliere i feedback degli utenti per valutare le prossime mosse (ascoltare, imparare e migliorare
, secondo un portavoce). Si tratta di un rincaro fino al 45%, dunque molto significativo, che inevitabilmente spingerà molti ad abbandonare la soluzione.
In Australia, ad esempio, l’abbonamento Family che può essere condiviso tra un massimo di sei account è passato da 139 AUD a 179 AUD (+28%), mentre quello Personal individuale da 109 AUD a 159 AUD (+45%).
Il motivo è presto spiegato: la società deve recuperare gli investimenti destinati negli ultimi anni alle soluzioni di intelligenza artificiale, a partire da quelle legate a Copilot. E, per farlo, ne sta promuovendo l’integrazione all’interno della suite Microsoft 365, finendo per incrementarne il prezzo. Il riferimento è infatti ad aumenti necessari per garantire che i clienti siano tra i primi ad accedere alle potenti funzionalità AI all’interno delle nostre applicazioni
.
La redazione del sito The Register ha ricevuto e pubblicato una dichiarazione ufficiale del gruppo di Redmond. La riportiamo di seguito in forma tradotta.
Queste variazioni di prezzo riflettono i grandi vantaggi dell’abbonamento che Microsoft ha aggiunto negli ultimi 12 anni, tra i quali la sicurezza avanzata con Microsoft Defender, strumenti creativi come Clipchamp e innumerevoli miglioramenti a Word, Excel, PowerPoint, OneNote e Outlook, oltre a nuove funzionalità come Microsoft Copilot e Microsoft Designer.
C’è però una buona notizia
La buona notizia è che i rincari si possono evitare. Stando a quanto reso noto, non è e non sarà infatti obbligatorio scegliere la versione di Microsoft 365 con l’intelligenza artificiale di Copilot, nemmeno nei sei paesi già interessati dagli aumenti.
Dunque, il problema non sussiste? Non esattamente, in quanto molti feedback lamentano un’eccessiva difficoltà nel trovare e nel sottoscrivere (o nel rinnovare) le formule più economiche proposte, quelle senza AI. Nel concreto, sono mostrate solo quando l’utente minaccia di cancellare abbonamento. Una dinamica che richiama da vicino il più tipico dei dark pattern.