Microsoft chiude la partita con Novell

Microsoft chiude la partita con Novell

Quantomeno quella più grossa: con 536 milioni di dollari il big di Redmond accelera la conclusione dei procedimenti antitrust. Nelle stesse ore risponde a Real che protesta in Corea
Quantomeno quella più grossa: con 536 milioni di dollari il big di Redmond accelera la conclusione dei procedimenti antitrust. Nelle stesse ore risponde a Real che protesta in Corea


New York (USA) – Con un assegno da 536 milioni di dollari intestato a Novell, Microsoft conta di rendere meno complessa la conclusione del caso antitrust in Europa, su cui Novell ha spinto assieme ad altre rivali del colosso del software. Allo stesso tempo indurrà Novell a ritirare anche la causa antitrust che l’azienda aveva voluto in difesa del proprio sistema operativo Netware.

L’accordo non arriva del tutto inatteso ma, va sottolineato, non chiude definitivamente i giochi tra le due società. Novell, infatti, intende rivolgersi ad un tribunale distrettuale per chiedere a Microsoft i danni in merito all'”emarginazione” di Wordperfect, una situazione certo di minore importanza per il big di Redmond.

In una nota diffusa da Microsoft nelle scorse ore, l’azienda ha tirato le somme di quanto potrebbero costarle danni e risarcimenti necessari a chiudere le cause antitrust ancora aperte, somme che non dovrebbero superare i 950 milioni di dollari.

E proprio mentre stringeva un’intesa strategicamente così importante come quella con Novell, Microsoft ha anche reagito alle accuse di RealNetworks che, rivolgendosi alle autorità antitrust della Corea del Sud, aveva sostenuto che il Windows Media Player era stato promosso da Microsoft in violazione delle locali normative antitrust.

Secondo Microsoft le accuse di Real, tutt’altro che nuove in linea generale sebbene per la prima volta approdate in Corea, sono senza fondamento. In questo caso i problemi per l’azienda di Bill Gates potrebbero derivare dal fatto che il reclamo di Real sia stato per ora preso in considerazione dall’Autorità sul commercio coreana, che ipotizza violazioni delle leggi sulla libera concorrenza. L’Authority ha comunque per ora confermato esclusivamente l’intenzione di approfondire le indagini sulla questione.

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Pubblicato il
9 nov 2004
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