Microsoft e Coronavirus: tutela per i precari

Microsoft e Coronavirus: tutela per i precari

Brad Smith, Presidente Microsoft, pubblica un appello affinché il gruppo, ma anche tutti gli altri, adoperi tutela speciale per i lavoratori precari.
Microsoft e Coronavirus: tutela per i precari
Brad Smith, Presidente Microsoft, pubblica un appello affinché il gruppo, ma anche tutti gli altri, adoperi tutela speciale per i lavoratori precari.

Mentre gran parte della Silicon Valley corre in ritirata, chiudendo gli uffici a causa del Coronavirus e annunciando progetti speciali di smart working per i propri dipendenti, Microsoft porta online un intervento di grande sensibilità in ambito lavorativo. Quello di Brad Smith, Presidente del gruppo di Redmond, è infatti un appello affinché si ponga fin da subito massima attenzione a tutto il mondo dei precari che, correlato o meno al mondo dell’IT, gravita comunque attorno a questo ambito e vi vive in piena simbiosi.

Microsoft: tutela per i precari

Microsoft, così come molti altri grandi gruppi tech, ha previsto piani eccezionali per lasciare a casa i dipendenti e cercare così di ovviare ai rischi di contagio che potrebbero favorire l’esplosione del Coronavirus negli Stati Uniti. Nelle stesse ore in cui il presidente Donald Trump sminuisce l’impatto della Covid-19 e cerca con strani teoremi di allontanare ogni timore dai mercati finanziari, Microsoft porta invece sul tavolo un tema ben più concreto: la necessaria tutela dei lavoratori che siedono sul lato fragile del mercato.

Di chi si sta parlando? Di chi gestisce le mense; di chi prepara il caffé; di chi guida le navette interne al campus; di chi opera nei servizi di pulizia. Di tutti quelli che lavorano, spesso con contratti precari a cottimo, per far sì che la macchina operativa della Microsoft possa produrre nella migliore delle condizioni ogni giorno. La promessa del gruppo è che questi operatori, definiti “essenziali per il nostro lavoro quotidiano“, non debbano subire contraccolpi. Non importa se il loro lavoro potrà essere portato avanti, se sarà considerato essenziale anche nei giorni di chiusura o cos’altro: l’epidemia non deve creare i danni collaterali di un contraccolpo economico sulle comunità e per questo motivo il gruppo intende agire non soltanto sui propri uffici coinvolti dalle prime chiusure, ma anche portando avanti un’opera di lobby a livello federale per spingere altri gruppi a comportarsi nello stesso modo.

Microsoft promette ulteriori azioni in ambito di formazione a distanza, ma l’attenzione nei confronti dei precari è in questa fase l’aspetto più meritevole del discorso di Smith. L’Italia, che in questa fase sta facendo i conti con l’incredibile incertezza che il Coronavirus sta sprigionando in ogni comparto, dovrà fare appello al medesimo spirito se intende evitare che i danni delle conseguenze della Covid-19 possano essere peggiori di quelle della Covid-19 in sé.

Fonte: Microsoft
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Pubblicato il
6 mar 2020
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