Microsoft: tutti insieme contro le minacce informatiche legate al coronavirus

Tutti insieme contro le minacce legate alla salute

Microsoft rende disponibili pubblicamente le informazioni raccolte in merito alle minacce informatiche che hanno preso di mira il tema coronavirus.
Tutti insieme contro le minacce legate alla salute
Microsoft rende disponibili pubblicamente le informazioni raccolte in merito alle minacce informatiche che hanno preso di mira il tema coronavirus.

La crisi sanitaria che ormai da oltre due mesi tiene sotto scacco gran parte del pianeta ha visto emergere un fenomeno legato a doppio filo alla cybersecurity: un gran numero di minacce informatiche che prendono di mira temi vicini a COVID-19, tra malware e phishing, mettendo a repentaglio le informazioni e i portafogli sia dei singoli utenti sia di aziende e istituzioni. Oggi Microsoft annuncia l’intenzione di affrontare il problema in modo collaborativo.

COVID-19 e minacce informatiche: l’approccio di Microsoft

Il gruppo di Redmond mette a disposizione pubblicamente, in linea con un approccio open source, tutte le informazioni fin qui acquisite in merito. I ricercatori, le realtà accademiche e le software house impegnate con l’obiettivo comune di far fronte a questo tipo di pericoli potranno così beneficiarne contribuendo ad alzare l’asticella per quanto riguarda la sicurezza.

Dal canto suo Microsoft già fornisce protezione contro questo tipo di pericoli attraverso MTP (Microsoft Threat Protection), mediante strumenti come Defender installato sui dispositivi e con il tool Azure Sentinel rivolto agli utenti enterprise che fa leva sull’infrastruttura cloud, nonché sulla piattaforma MISP (Malware Information Sharing Platform) accessibile da chiunque. Gli indicatori tenuti in considerazione sono quelli raccolti ed elaborati ogni giorno da applicazioni, email, servizi e PC in tutto il mondo.

In termini concreti queste minacce si palesano ad esempio sotto forma di email che apparentemente sembrano provenire da mittenti autorevoli e affidabili come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, spingendo però il malcapitato destinatario a cedere le proprie credenziali o a scaricare un malware a sua insaputa con la promessa di ottenere informazioni o aggiornamenti in tema coronavirus. A fine marzo la stessa OMS ha reso noto di aver subito un attacco, fortunatamente non andato a buon fine.

Fonte: Microsoft
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
15 mag 2020
Link copiato negli appunti