Midjourney: i parametri per ottenere il meglio dall'IA

Midjourney: i parametri per ottenere il meglio dall'IA

I dieci parametri da provare, per esercitare un maggiore controllo sul progetto di generazione delle immagini da parte di Midjourney.
Midjourney: i parametri per ottenere il meglio dall'IA
I dieci parametri da provare, per esercitare un maggiore controllo sul progetto di generazione delle immagini da parte di Midjourney.

Dopo aver fornito qualche consiglio su come scrivere il prompt da sottoporre a Midjourney, concentriamoci sui parametri che, se inseriti in coda al comando, permettono di intervenire su fattori specifici, ad esempio modificando il formato del risultato finale o il suo stile. Possono tornare utili nel caso in cui non si è soddisfatti delle immagini restituite dall’IA.

Midjourney: i parametri da aggiungere al prompt

Alcuni sono noti a chi ha già avuto modo di sperimentare le potenzialità dell’intelligenza artificiale in questione. Altri, invece, sono probabilmente adatti a un’utenza più avanzata. Qui, ne elenchiamo una decina tra quelli a disposizione, precisando che l’elenco completo è in costante aggiornamento.

  • Aspect ratio per il formato delle immagini:  --aspect o --ar (esempio --aspect 16:9, --ar 4:3);
  • Chaos per definire la varietà dei risultati: --chaos seguito da un numero tra 0 e 100, dove 100 rappresenta il massimo dell’imprevedibilità (esempio --chaos 80);
  • No per escludere elementi dal processo di generazione: --no seguito da ciò che si vuole estromettere (esempio --no plants);
  • Quality per stabilire quanto tempo impegnare nel rendering, avendo poi un impatto sulle risorse disponibili: --quality o --q seguito da .25, .5, 1 o 2, con i valori alti che impiegheranno più risorse (esempio --q .5);
  • Repeat per ripetere più volte lo stesso prompt: --repeat o --r seguito da un valore tra 1 e 40 (esempio --r 3);
  • Seed per definire un numero da cui partire per generare le griglie dell’immagine finale, casuale se non specificato: --seed seguito da un numero intero compreso tra 0 e 4294967295 (esempio --seed 100000);
  • Stop per interrompere il processo di generazione prima che sia completato: --stop seguito da un numero intero tra 10 e 100 (esempio --stop 50);
  • Style per definire lo stile da conferire alle immagini: --style seguito da uno dei preset indicati dal team di Midjourney (esempio --style expressive);
  • Stylize per stabilire come l’estetica appresa dal bot durante la fase di apprendimento influenzerà lo stile finale: --stylize o --s seguito da un numero intero da 0 a 1000 (esempio --s 100);
  • Tile per generare immagini da affiancare l’una all’altra per creare un pattern che si ripete all’infinito: --tile.

Come si può facilmente immaginare, anche variando uno solo di questi parametri in coda al prompt è possibile ottenere dall’IA generativa risultati molto differenti. Nella documentazione ufficiale se ne trovano altri, con indicazioni a proposito della loro compatibilità con le diverse versioni del modello.

Considerando che l’accesso gratuito allo strumento risulta spesso bloccato per questioni legate a un sovraccarico di richieste, rimandiamo a un nostro approfondimento sulle alternative da provare.

Fonte: Midjourney
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Pubblicato il
12 mag 2023
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