Dopo aver minacciato l’introduzione di un dazio aggiuntivo del 100% per i beni importati dalla Cina, l’amministrazione Trump ha messo in atto un’altra “ritorsione”. Gli store online degli Stati Uniti hanno rimosso milioni di dispositivi cinesi su richiesta della FCC (Federal Communications Commission). Nel weekend, l’autorità antitrust cinese ha avviato un’indagine nei confronti di Qualcomm.
Botta e risposta tra le due superpotenze
Il Ministero del Commercio ha introdotto nuove restrizioni alle esportazioni di prodotti che usano le terre rare estratte nei giacimenti cinesi. Trump ha considerato ostile questa decisione, quindi potrebbe imporre un dazio aggiuntivo del 100% a tutti i beni importati dalla Cina. Potrebbe anche annullare l’incontro con Xi Jingpin di fine mese. La Cina valuta nuove contromisure.
Quasi certamente non è stata una decisione dell’ultima ora, ma quanto annunciato dal Presidente della FCC (Brendan Carr) causerà ulteriori attriti tra le parti. Su richiesta dell’agenzia governativa, i rivenditori online statunitensi hanno rimosso milioni di dispositivi dai rispettivi store.
Si tratta principalmente di prodotti che non hanno ricevuto l’autorizzazione dalla FCC o che sono inseriti nell’elenco dei prodotti vietati, tra cui videocamere di sicurezza e smartwatch di Huawei, ZTE, Hikvision e Dahua Technology. L’agenzia ha emesso un avviso per ricordare ai rivenditori che alcuni prodotti rappresentano un rischio per la sicurezza nazionale e possono essere utilizzati per spiare i cittadini americani.
Diverse aziende cinesi, tra cui Huawei, ZTE e China Mobile, sono nella cosiddetta Covered List della FCC. I loro dispositivi (principalmente apparecchiature di rete) non possono essere importati e venduti negli Stati Uniti. A fine mese è prevista la votazione per bandire i dispositivi contenenti parti incluse nella Covered List.
L’autorità antitrust cinese ha invece avviato un’indagine nei confronti di Qualcomm perché non ha comunicato l’acquisizione di Autotalks. A metà settembre, NVIDIA è stata accusata di violazione della legge antitrust. La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina prosegue quindi senza esclusione di colpi.