Ormai da tempo Intel guarda con interesse verso Linux, lanciando di tanto in tanto iniziative per migliorarne il supporto alle proprie architetture. Nel 2007 il gigante di Santa Clara ha deciso di uscire allo scoperto e varare il Mobile & Internet Linux Project, alias Moblin , iniziativa con cui spera di accelerare l’ascesa di Linux nel mercato mobile e, nel contempo, promuovere la propria piattaforma Atom-based dedicata a MID e UMPC. Per raggiungere questo traguardo, BigI ha ora ritenuto opportuno cedere la gestione del progetto a Linux Foundation .
Come noto, Linux Foundation è un’organizzazione non profit che sostiene e promuove la crescita di Linux e degli standard aperti, e che dà impiego al papà del Pinguino, Linus Torvalds. Invitando questa fondazione ad ospitare e coordinare lo sviluppo di Moblin, Intel spera di attrarre verso la propria piattaforma un maggior numero di sviluppatori e di aziende , inclusi i propri concorrenti e una grossa fetta della comunità open source.
C’è chi ha definito quella di Intel una mossa politica , tesa a cambiare più la facciata delle cose che la loro sostanza. Se è infatti vero che Moblin sarà formalmente controllato da Linux Foundation, è altrettanto vero che la maggior parte degli sviluppatori chiave del progetto rimarrà alle dipendenze del gigante dei chip: il timore, dunque, è che Intel possa continuare a esercitare un grande potere decisionale sulle future scelte del progetto.
L’executive director di Linux Foundation, Jim Zemlin, ha però assicurato che la gestione e l’amministrazione del progetto sarà vendor-neutral , e che tale fatto incentiverà le terze parti a sostenere l’iniziativa e a prenderne parte. Zemlin ha ricordato come Intel sia solo uno degli sponsor della Foundation americana, seppure uno dei più influenti.
Ma è possibile parlare di iniziativa neutrale quando Moblin è cucito addosso all’hardware di Intel ? Probabilmente no, ma Zemlin sostiene che sotto la guida di Linux Foundation il progetto andrà oltre le sue radici Atom-centriche . “La stessa Intel – ha commentato il dirigente dell’organizzazione – ha interesse che la propria piattaforma si apra alle tecnologie di terze parti, come ad esempio l’architettura ARM”. A dire il vero non è del tutto chiaro quali vantaggi potrebbe portare ad Intel una tale apertura, se non eventualmente in termini di “manodopera”, ma probabilmente c’è una domanda ancor più spigolosa che incombe: l’industria è ancora realmente interessata a MID e UMPC? Fino ad oggi tale categoria di dispositivi ha infatti avuto ben poca presa sul mercato, anche se bisogna ammettere che i modelli fin qui proposti somigliano più a costosi prototipi che a prodotti pronti per il mercato mainstream. Abbinando Atom a Moblin, Intel spera di aprire la strada a MID decisamente più economici, versatili e funzionali , che possano soddisfare le esigenze sia degli utenti consumer che di quelli business.
Linux Foundation: abbandonate la FAT
Commentando il recente accordo extragiudiziario che ha visto protagoniste Microsoft e TomTom, Zemlin ha dichiarato che gli sviluppatori dovrebbero iniziare pensare di abbandonare il file system FAT di Microsoft.
“Ci sono tanti altri file system là fuori, e FAT non è una tecnologia particolarmente buona”, ha detto il dirigente americano. “Linux Foundation è disponibile ad assistere le aziende interessate nel rimuovere il file system FAT dai propri prodotti”.