Mozilla Firefox: nuovo CEO, meno Google e più AI

Mozilla Firefox: nuovo CEO, meno Google e più AI

Il nuovo CEO ha descritto alcune priorità per i prossimi tre anni, tra cui l'integrazione dell'AI in Firefox e la riduzione della dipendenza da Google.
Mozilla Firefox: nuovo CEO, meno Google e più AI
Il nuovo CEO ha descritto alcune priorità per i prossimi tre anni, tra cui l'integrazione dell'AI in Firefox e la riduzione della dipendenza da Google.

Mozila Corporation ha scelto Anthony Enzor-DeMeo come nuovo CEO, prendendo il posto di Laura Chambers (CEO ad interim). In qualità di ex General Manager di Firefox ha risposto ad alcune domande di David Pierce (The Verge) sul futuro del browser e l’integrazione dell’intelligenza artificiale.

AI e meno dipendenza da Google

Nel comunicato stampa è scritto che, sotto la guida di Enzor-DeMeo, Mozilla accelererà la roadmap di Firefox, aggiungendo anche funzionalità AI. Il CEO ha tuttavia evidenziato che l’intelligenza artificiale può causare una diminuzione della fiducia da parte degli utenti.

Per questo motivo verranno offerte nuove funzionalità in maniera graduale, lasciando sempre la scelta agli utenti. Firefox permette di accedere ai chatbot AI di terze parti tramite la barra laterale e, su iOS, consente di generare un riassunto con Shake to Summarize. Un’altra funzionalità, in arrivo nel 2026, si chiama AI Window e permetterà di usare un assistente AI durante la navigazione.

Il nuovo CEO ha sottolineato che sarà possibile scegliere il modello AI e ovviamente si potrà attivare/disattivare la funzionalità. Un altro obiettivo da raggiungere nei prossimi tre anni è ridurre la dipendenza da Google. Oggi Mozilla riceve milioni di dollari dall’azienda di Mountain View per impostare Google Search come motore di ricerca predefinito in Firefox (e meno male che il giudice non ha ordinato l’annullamento del contratto).

Enzor-DeMeo ha tuttavia evidenziato la necessità di diversificare le entrate. Secondo il nuovo CEO, questo obiettivo si potrebbe ottenere con una combinazione di abbonamenti, pubblicità e accordo di posizionamento tramite ricerca e intelligenza artificiale. Soluzioni integrate in Firefox, come VPN e Monitor, potrebbero inoltre convincere più persone a pagare per il browser.

Ci sarebbe anche un’opzione “estrema”, ovvero bloccare gli ad-blocker in Firefox per ottenere maggiori entrate pubblicitarie (almeno 150 milioni di dollari). Il nuovo CEO ha promesso che non accadrà.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
16 dic 2025
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