Mozilla sposa applicazioni web e desktop

Mozilla sposa applicazioni web e desktop

Rilasciato un nuovo software che permette agli utenti di utilizzare applicazioni web come Gmail e Live Maps in modo più simile alle applicazioni desktop. Ecco come
Rilasciato un nuovo software che permette agli utenti di utilizzare applicazioni web come Gmail e Live Maps in modo più simile alle applicazioni desktop. Ecco come

Mountain View (USA) – Mozilla Labs , il team di Mozilla Foundation dedicato alla ricerca di nuovi software, sta portando avanti un progetto che potrebbe sfumare la linea di confine che oggi separa le applicazioni desktop da quelle web. Il suo ultimo frutto porta il nome di Prism , programma sperimentale che, basato sulle stesse tecnologie di Firefox, è stato progettato per svincolare le web application dai browser tradizionali e renderne l’utilizzo più semplice e immediato.

Prism non è altro che un’evoluzione di WebRunner , di cui si è parlato lo scorso luglio , e come questo include una versione ridotta ai minimi termini di Firefox pensata per far girare le applicazioni all’interno di una finestra priva di toolbar, barra degli indirizzi e pulsanti di navigazione. Rispetto ai browser tradizionali, Prism fornisce agli utenti di applicazioni web almeno tre vantaggi: è più leggero; permette di associare rapidamente qualsiasi web application ad un’icona sul desktop, nel menù Start e/o nella barra di Avvio veloce di Windows; ogni web application gira in una differente istanza del browser .

Quest’ultima caratteristica è forse la più importante: il fatto che che ogni applicazione o servizio web giri in un processo separato non solo fornisce un maggior livello di sicurezza (ad esempio, contro gli attacchi cross-site scripting ), ma fa anche sì che il crash di un’istanza del browser non causi la chiusura a catena delle altre web application .

Per gli sviluppatori il principale vantaggio è invece costituito dalla possibilità di distribuire le proprie web application insieme a versioni personalizzate di Prism , rendendone così l’installazione, per gli utenti, molto simile a quella di un software tradizionale.

“A dispetto di Adobe AIR e di Microsoft Silverlight, noi non stiamo creando una piattaforma proprietaria per rimpiazzare il web”, si legge in questo articolo di Mozilla Labs: “Noi pensiamo che il web sia una piattaforma aperta e potente per questo genere di innovazione, e di conseguenza il nostro obiettivo è quello di identificare e semplificare lo sviluppo di tecnologie che portino nella piattaforma web i vantaggi tradizionalmente legati alle applicazioni desktop”.

Il riferimento di Mozilla alla tecnologia AIR non è andato a genio a Mike Chambers, product manager di Adobe . In questo post Chambers contesta non soltanto l’accostamento di AIR a Silverlight , che a suo dire sono tecnologie “assolutamente non correlate fra loro”, ma soprattutto il fatto che Adobe – secondo Mozilla – aneli a sostituire la piattaforma web con una proprietaria.

“Si potrebbe descrivere Adobe AIR nello stesso modo utilizzato da Mozilla per descrivere Prism: basta sostituire Prism con Adobe AIR e Firefox con Webkit”, ha affermato il manager di Adobe. “Mozilla sembra impegnata a creare qualcosa di davvero simile a Adobe AIR (il che è bello e fantastico ), ma per un motivo o per l’altro questo è intrinsecamente un bene se lo fa Mozilla, e intrinsecamente un male se lo fa Adobe”.

Al di là di queste scaramucce, Prism appare come un piccolo passo nel tragitto verso la convergenza web/desktop intrapreso da Mozilla. Di fatto, Prism non fa altro che creare una scorciatoia ad una web application e farla girare all’interno di un browser “nudo e crudo”, senza fronzoli. A differenza di Adobe AIR, ad esempio, il programma open source non fornisce una vera integrazione tra web application e desktop , e soprattutto non supporta l’esecuzione di applicazioni offline . Prism è oltretutto privo di un account manager: lanciare un’applicazione web direttamente dal desktop del sistema operativo è una comodità di poco conto se, ogni volta, l’utente è poi costretto ad autenticarsi nell’applicazione in modo manuale.

Va tuttavia ricordato che Prism è soltanto una tecnologia sperimentale, che in futuro Mozilla ha intenzione di migliorare e ampliare in modo considerevole: ad esempio, aggiungendovi il supporto all’archiviazione offline (che dovrebbe arrivare con Firefox 3 ) e l’ accesso alle accelerazioni 3D delle schede grafiche.

Nei piani di Mozilla, Prism dovrebbe diventare anche un’estensione per Firefox : per gli utenti del Panda rosso questa opzione sarebbe senza dubbio più comoda, perché consentirebbe loro di linkare al volo qualsiasi applicazione web al proprio desktop senza lasciare il browser.

In attesa di piattaforme capaci di far girare le applicazioni web 2.0 a braccetto con quelle desktop, si vanno diffondendo software tagliati su misura per certe web application : questo consente a tali programmi di fornire un livello di integrazione con il desktop molto più sofisticato di quello oggi fornito dalle tecnologie generiche. Un esempio è dato da Mailplane , un software per Mac OS X che aggiunge a Gmail il supporto alle operazioni di drag and drop, la possibilità di inviare immagini a iPhoto, un gestore di password integrato con Keychain e una funzione di notifica dei nuovi messaggi. Il punto di forza di tali software, ossia quello di essere tagliati su misura per una web application specifica, rappresenta però anche il loro più grosso limite.

Prism può essere scaricato da qui , al momento nella sola versione per Windows. In futuro Mozilla conta di rilasciarlo anche in versione Linux e Mac OS X.

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Pubblicato il
29 ott 2007
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