Musica, tempestività contro pirateria

Musica, tempestività contro pirateria

Sony e Universal Music decidono di rilasciare sul mercato i brani lo stesso giorno della prima uscita radiofonica. Un procedimento preso in prestito da X Factor per dissuadere i potenziali pirati
Sony e Universal Music decidono di rilasciare sul mercato i brani lo stesso giorno della prima uscita radiofonica. Un procedimento preso in prestito da X Factor per dissuadere i potenziali pirati

Dopo dieci anni di scontro aperto tra pirati e industria discografica, le due maggiori etichette musicali britanniche avrebbero deciso di giocare il proprio ruolo per arginare la condivisione illegale, scegliendo di immettere sul mercato i singoli lo stesso giorno della prima trasmissione radiofonica .

Sony e Universal Music sperano, in questo modo, che ciò incoraggi “la generazione X Factor” ad acquistare i dischi subito dopo averli ascoltati in radio piuttosto che appropriarsene attraverso lo spazio online di queste ultime.

Secondo David Joseph, manager di Universal Music, l’attesa non è una caratteristica che si addice alle giovani generazioni. Per questo motivo, risulta anacronistica la scelta di costruire la domanda commerciale di un singolo attraverso i continui passaggi in radio delle prime settimane. Secondo questo procedimento, i singoli sostano nelle programmazioni radiofoniche per sei settimane, prima di entrare nei negozi.

“Ciò che abbiamo notato del vecchio sistema era che le ricerche delle canzoni su Google o iTunes rimangono alte per due settimane prima di essere poste in vendita, cosicché il pubblico è spinto a piratare le nuove tracce”, afferma Joseph.

Il modello proposto dalle due case discografiche sembra sia stato preso in prestito dal programma televisivo X Factor , i cui spettatori possono scaricare le canzoni apparse durante lo show nella stessa serata della trasmissione, meccanismo che ha permesso al singolo When We Collide di Matt Cardle di raggiungere il primo posto in classifica durante il periodo natalizio.

L’industria discografica, dunque, pare aver compreso che le richieste del pubblico sono sempre più rivolte alla gratificazione immediata .

Cristina Sciannamblo

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Pubblicato il
18 gen 2011
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