Napster venduto

Napster venduto

Tutto quello che rimane del gattone scambiafile passa di mano. Ad accarezzargli il pelo è ora Roxio, che produce software per i media digitali
Tutto quello che rimane del gattone scambiafile passa di mano. Ad accarezzargli il pelo è ora Roxio, che produce software per i media digitali


Roma – Il gattone che ai tempi d’oro poteva contare su 60 milioni di adoratori è ora ufficialmente nelle mani di Roxio Inc. , azienda specializzata nella produzione di software per i media digitali.

Napster, che aveva chiuso i battenti solo qualche mese fa, è dunque un marchio che non sembra destinato a sparire tra quelli che in futuro saranno associati alla distribuzione di musica sulla rete.

Dopo aver “rischiato” di finire nelle mani di un colosso del porno , Napster sul proprio sito ora propone una home page corredata da una frase che è speranza: “Work in Progress”. Corredata dall’immancabile link al negozio online dove si spaccia il merchandise del gatto a nove note.

Roxio, che stima in 5,3 milioni di dollari il valore dell’operazione, ha dunque ricevuto l’ok dal tribunale che supervisione la bancarotta di Napster e assume “pressoché tutti i beni” dell’azienda. Roxio non dovrà però in alcun modo preoccuparsi dei precedenti legali di Napster, quelle guerre con i grandi produttori musicali che hanno prima portato guai all’azienda e l’hanno poi costretta al decesso.

Non è al momento chiaro cosa Roxio intende fare di Napster ma non si può escludere che un prodotto di distribuzione che sfrutti quel celebre nome e realizzato con le ottime tecnologie media dell’azienda non possa rivelarsi un importante nuovo tassello del mercato dell’ online entertainment.

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Pubblicato il
29 nov 2002
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