NASA usa aerei spia per trovare i minerali per chip e batterie

NASA usa aerei spia per trovare i minerali per chip e batterie

La NASA ha schierato l'ER-2, erede civile dell'aereo spia U-2, per mappare dall'alto i minerali strategici come litio, cobalto e terre rare.
NASA usa aerei spia per trovare i minerali per chip e batterie
La NASA ha schierato l'ER-2, erede civile dell'aereo spia U-2, per mappare dall'alto i minerali strategici come litio, cobalto e terre rare.

L’ER-2 della NASA, parente civile del leggendario Lockheed U-2, l’aereo spia che sorvolava l’Unione Sovietica, oggi non cerca missili nascosti, ma qualcosa di molto più prezioso per l’economia americana: litio, cobalto, terre rare. Tutti i metalli che tengono in piedi l’industria tecnologica, da smartphone a batterie per auto elettriche, passando per semiconduttori e pannelli solari. A 20.000 metri di quota, con uno spettrometro che risale agli anni ’70, gli Stati Uniti stanno mappando il proprio territorio per non dipendere dalla Cina.

La NASA a caccia di metalli, mappa il suolo con aerei spia per battere la Cina

Il progetto si chiama GEMx, e sigla un’alleanza tra NASA e l’Istituto Geologico americano (USGS). L’arma segreta è l’AVIRIS-5, uno strumento nato per analizzare la superficie di Plutone, Marte e Mercurio, ora sistemato nel muso dell’ER-2 e puntato verso il deserto del Nevada, l’Arizona e il New Mexico. Dal 2023 ha già scansionato oltre 950.000 chilometri quadrati di territorio, identificando con precisione dove si nascondono i metalli che nessuno vuole più comprare da Pechino.

Ogni minerale ha una struttura chimica unica che reagisce in modo diverso alla luce solare. È come se ogni metallo avesse un’impronta invisibile all’occhio umano, ma cristallina per l’AVIRIS-5. Il sensore rileva le lunghezze d’onda riflesse dalla superficie terrestre e le traduce in una mappa precisa di dove si trovano cobalto, litio, titanio e terre rare.

L’ER-2 sorvola il terreno a quote stratosferiche, e da quella altitudine, vede tutto. I responsabili del progetto GEMx hanno scelto deliberatamente il grande West come terreno di caccia: deserto arido, roccia nuda, zero vegetazione che possa interferire con le letture. Il sensore scansiona la terra senza ostacoli, e raccoglie dati.

La nuova guerra fredda si combatte nelle miniere

È una mossa disperata per la sovranità economica. A marzo 2025, la Casa Bianca ha emesso un decreto che ordina di incrementare la produzione nazionale di minerali al massimo possibile. Non è una raccomandazione, è un ordine esecutivo che rivela quanto sia diventata urgente la questione.

Il testo del decreto non fa giri di parole, afferma che la sicurezza nazionale ed economica degli Stati Uniti è seriamente minacciata dalla dipendenza dalla produzione mineraria di potenze straniere ostili. Si riferisce ovviamente alla Cina, che controlla la raffinazione delle terre rare con una morsa quasi monopolistica. Pechino produce l’85% delle terre rare lavorate a livello globale, domina la catena produttiva delle batterie al litio, ha legato a sé mezzo mondo attraverso contratti minerari in Africa e America Latina.

Washington ha capito troppo tardi che non è possibile costruire una superpotenza tecnologica se i materiali fondamentali arrivano tutti dallo stesso concorrente geopolitico. Se domani la Cina decidesse di chiudere i rubinetti delle terre rare, l’industria americana dei semiconduttori si fermerebbe. Le fabbriche di batterie per Tesla e Ford chiuderebbero. Gli smartphone non verrebbero più assemblati.

La NASA si trova così a giocare un ruolo inedito, non più esploratrice dello spazio profondo ma braccio armato della reindustrializzazione americana. L’AVIRIS-5 potrebbe servire anche ad altri scopi, come il monitoraggio degli incendi, la gestione delle risorse idriche, l’ispezione della biomassa, ma la priorità è chiarissima.

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Pubblicato il
29 dic 2025
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