Tokyo – Motivata da una situazione finanziaria difficilmente sostenibile della propria divisione cellulari, NEC ha ufficializzato in questi giorni il raggiungimento di un accordo con Matsushita, “mamma” di Panasonic , per valutare “forme di cooperazione nel business della telefonia mobile”.
Il numero uno di NEC, Kaoru Yano, ha annunciato la partnership in una conferenza stampa, in cui non sono stati illustrati i dettagli sull’attuazione del rapporto di collaborazione. L’unica certezza esplicitamente espressa è che NEC, almeno per il momento, non intende integrare il suo business con quello di Matsushita: “Siamo concordi nel avviare le trattative per creare un rapporto di collaborazione che ci consenta le migliori economie di scala, mantenendo in vita i brand delle due aziende”.
Nessun co-branding in vista, sullo stile BenQ-Mobile o Sony-Ericsson, per intenderci. Le due aziende contano sulla forza del proprio know-how nel campo del 3G con i telefoni basati sulla tecnologia W-CDMA, e sperano di riuscire ad espandere il business al di fuori dell’arcipelago nipponico. Entrambi hanno tentato senza successo di erodere quote di mercato a colossi come Nokia e Motorola , che in occidente mantengono sempre una leadership difficilmente attaccabile.
Le perdite registrate dalla divisione mobile di Nec, per l’anno operativo chiuso a fine marzo, ammontano a circa 15-16 miliardi di yen (più di 100 milioni di euro); l’anno precedente la perdita era pari a circa 25 miliardi di yen (oltre 173 milioni di euro).
Dario Bonacina