Nessun ban per Shein in Francia, ma serve verifica età

Nessun ban per Shein in Francia, ma serve verifica età

Un tribunale francese ha respinto la richiesta di sospendere il marketplace di Shein per tre mesi (il governo ha comunicato che presenterà ricorso).
Nessun ban per Shein in Francia, ma serve verifica età
Un tribunale francese ha respinto la richiesta di sospendere il marketplace di Shein per tre mesi (il governo ha comunicato che presenterà ricorso).

Un tribunale francese ha respinto la richiesta di imporre un ban di tre mesi al sito di Shein. Secondo i giudici la sospensione sarebbe sproporzionata e ingiustificata. Il governo ha comunicato che presenterà appello. L’azienda cinese dovrà però implementare un sistema di verifica dell’età, se vuole riaprire la sezione dedicata ai prodotti per adulti.

Indagine della Commissione europea?

All’inizio di novembre è scoppiato il caso delle bambole sessuali con aspetto infantile. Pochi giorni dopo è stata scoperta anche la vendita di armi. Il governo francese ha pertanto avviato la procedura di sospensione della piattaforma di e-commerce. La DGCCRF (Direction Générale de la Concurrence, de la Consommation et de la Répression des Fraudes) del Ministero dell’economia ha chiesto al giudice di imporre un ban di tre mesi.

Il tribunale ha respinto la richiesta, in quanto è sproporzionata e ingiustificata. Shein ha rimosso subito tutti i prodotti vietati, quindi non è necessaria una sospensione. L’azienda cinese può quindi riaprire il marketplace usato dai venditori di terze parti, che era stato chiuso temporaneamente dopo la denuncia della DGCCRF (lo store di abbigliamento è sempre rimasto accessibile).

Shein non può invece aprire la sezione con i prodotti per adulti finché non verrà implementato un sistema di verifica dell’età. Una semplice autodichiarazione non è sufficiente. Un portavoce dell’azienda ha dichiarato:

Continuiamo ad impegnarci per migliorare costantemente i nostri processi di controllo, in stretta collaborazione con le autorità francesi, con l’obiettivo di stabilire alcuni degli standard più rigorosi del settore, e abbiamo intensificato questi sforzi. La nostra priorità rimane la tutela dei consumatori francesi e la garanzia del rispetto delle leggi e dei regolamenti locali.

Il governo francese ha comunicato che presenterà appello. La Commissione europea ha chiesto a Shein di fornire informazioni sulla base del Digital Services Act.

La Francia è uno dei paesi che ha sponsorizzato l’eliminazione dell’esenzione dai dazi per i prodotti extra UE con valore inferiore a 150 euro e l’introduzione di un dazio di 3 euro dal 1 luglio 2026, in attesa dell’entrata in vigore della riforma delle dogane nel 2028.

Fonte: Reuters
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Pubblicato il
21 dic 2025
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