Neuralink: test sull'essere umano per gli impianti neurali di Elon Musk

Neuralink: presto il test sull'essere umano

Dopo aver condotto i primi test sugli animali, gli impianti neurali progettati da Neuralink (Elon Musk) sembrano pronti per l'essere umano.
Neuralink: presto il test sull'essere umano
Dopo aver condotto i primi test sugli animali, gli impianti neurali progettati da Neuralink (Elon Musk) sembrano pronti per l'essere umano.

Elon Musk non solo ha intenzione di rivoluzionare il mondo delle quattro ruote con le Tesla elettriche, di lasciare il segno sull’economia con il proprio supporto alle criptovalute e di colonizzare Marte, ma punta anche allo sviluppo di un’interfaccia neurale uomo-macchina con il progetto Neuralink. Dopo averne sperimentate le potenzialità sugli animali, la tecnologia sembra ora pronta per una fase di test sull’essere umano. È quanto svela l’annuncio di lavoro per la ricerca di un Clinical Trial Director.

Ai candidati sono chieste grande esperienza e competenze specifiche, a fronte dell’opportunità di cambiare il mondo e di lavorare con alcuni dei più intelligenti e talentuosi esperti di ambiti differenti. L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare un giorno non troppo lontano a confezionare un impianto non invasivo in grado, tra le altre cose, di restituire autonomia e possibilità di interazione a coloro che, in seguito a traumi o patologie, hanno perso del tutto o parzialmente la capacità di parlare o muoversi. In che modo? Grazie a un sistema in grado di rilevare e interpretare l’attività cerebrale, traducendola in azioni concrete grazie all’ausilio di dispositivi o macchinari dedicati.

L'impianto neurale progettato da Neuralink

Lo scorso anno è stato pubblicato un video (visibile qui sotto) che mostra la tecnologia in azione: il macaco Pager è in grado di giocare a Pong controllando il cursore sullo schermo con il solo pensiero.

Elon Musk, intervistato di recente in merito al progetto, ha dichiarato speriamo di poterlo fare sugli umani, su persone con infortuni severi al midollo spinale come i  tetraplegici, già il prossimo anno. Oltreoceano sarà comunque necessario l’ottenimento dell’autorizzazione da parte della Food and Drug Administration.

In un post condiviso a dicembre su Twitter, ha definito il principio di funzionamento alla base della tecnologia come atto a riparare i circuiti mancanti o fallati del cervello. Di recente il progetto ha perso il suo co-fondatore Max Hodak.

Fonte: Greenhouse
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Pubblicato il
24 gen 2022
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