Dopo mesi di ritardo sembrava tutto pronto al lancio inaugurale del razzo New Glenn di Blue Origin. L’azienda di Jeff Bezos è stata invece costretta ad annullare il test a causa di problemi tecnici non risolvibili in poco tempo. Non è noto quando verrà effettuato un altro tentativo.
Missione NG-1 annullata
Lo sviluppo del New Glenn è iniziato nel 2012. Il primo lancio era previsto entro il 2020, ma la data non è stata rispettata a causa di vari problemi. Il razzo è composto da due stadi. Il primo è riutilizzabile (almeno 25 voli), come quello del Falcon 9 di SpaceX. Ci sono sette motori BE-4 alimentati con metano e ossigeno liquido. Il secondo ha due motori BE-3U, alimentati con ossigeno e idrogeno liquidi, che possono essere riaccesi nello spazio. L’altezza totale del razzo è circa 98 metri.
La missione NG-1 era programmata per il 10 gennaio, ma è stata posticipata ad oggi per le cattive condizioni del mare. Il primo stadio doveva atterrare sulla nave drone Jacklyn nell’Oceano Atlantico. Questo era un obiettivo secondario del test. Quello principale era raggiungere l’orbita. Il rilascio nello spazio del Blue Ring Pathfinder era considerato un bonus.
Il lancio inaugurale era previsto alle ore 1:00 locali (le 7:00 in Italia). Il conto alla rovescia è stato aggiornato più volte fino alle 3:15 (le 9:15 in Italia), quando mancavano 45 minuti alla chiusura della finestra di lancio. Pochi minuti dopo, Blue Origin ha pubblicato questo post su X:
We want to be clear about our objectives. This is our first flight and we’ve prepared rigorously for it. But no amount of ground testing or mission simulations is a replacement for flying this rocket. Our key objective today is to reach orbit safely. Anything beyond that is… pic.twitter.com/dsvigWKYpU
— Blue Origin (@blueorigin) January 13, 2025
Il lancio è stato annullato per un problema ad un sottosistema del veicolo. Secondo l’esperto Eric Berger di Ars Technica, una delle linee di sfiato del gas pressurizzato era probabilmente ostruita dal ghiaccio. I tecnici non sono riusciti a scioglierlo, per cui è stato annullato il lancio.
Un altro problema ha interessato un’unità di alimentazione ausiliaria che permette di aprire i supporti dello stadio inferiore prima di toccare la nave drone. Blue Origin avrebbe comunque tentato il lancio e fatto cadere lo stadio nell’Oceano Atlantico. Al momento non ci sono informazioni sul prossimo tentativo, ma le opportunità terminano il 16 gennaio.
Aggiornamento (14/01/2024): Blue Origin ha programmato un altro tentativo di lancio per il 16 gennaio. L’azienda ha confermato che il primo tentativo è stato annullato a causa della formazione di ghiaccio in una linea di sfiato su un’unità di alimentazione ausiliaria dei sistemi idraulici.