Nokia lascerà Symbian per Linux?

Nokia lascerà Symbian per Linux?

Si moltiplicano le speculazioni secondo cui le tendenze del mercato che oggi premiano SymbianOS con il tempo porteranno Nokia ad una decisione drastica in senso contrario
Si moltiplicano le speculazioni secondo cui le tendenze del mercato che oggi premiano SymbianOS con il tempo porteranno Nokia ad una decisione drastica in senso contrario


Roma – Outsider fino a poco tempo fa, oggi Linux è a bordo di circa il 14% degli smartphone venduti dall’inizio del 2005, registrando una diffusione quattro volte superiore rispetto al 2004. In crescita, benché più modesta (+50%) anche l’utilizzo di Windows Mobile, presente sul 4,5% degli apparecchi.

Si attesta al 76%, almeno a sentire lo stesso produttore, la presenza di Symbian, che vede consolidata la propria leadership, che è diretta conseguenza delle vendite di cellulari prodotti dalla finlandese Nokia, azienda a sua volta leader del mercato, che di Symbian detiene il 47,9% (mentre il 15,6% è di Ericsson, il 13,1% di Sony Ericsson, il 10,5 di Panasonic, l’8,4% di Siemens e il 4,5% di Samsung).

Una partnership di successo? Finora certamente sì, visti i risultati. Ma, stando ad alcuni rumors, le scelte strategiche di Nokia potrebbero cambiare rotta. Gli accordi con Microsoft , ma soprattutto la presenza di Linux sul tablet 770 , scelto come “rapida ed efficiente soluzione per questa nuova categoria di prodotti” e di un numero considerevole di applicazioni Java utilizzate nel sistema Symbian, fanno pensare che possibili aperture verso altre soluzioni (l’open source sembrerebbe favorito) siano tutt’altro che improbabili.

Un altro fattore non trascurabile sono i costi di licenza sostenuti da Nokia per dotare i propri apparecchi del sistema Symbian (che nel produttore finlandese ha il cliente più importante, che corrisponde al 70% del suo mercato): 5 dollari ad apparecchio, nel 2004, hanno comportato un ammontare di circa 55 milioni di dollari; nel 2005 si stima che tale importo salga a 140 milioni e che per il 2006 si possa raddoppiare la cifra spesa l’anno precedente. L’abbandono di Symbian a favore di Linux potrebbe verosimilmente tradursi in un risparmio consistente, che attutirebbe i costi derivanti dalla migrazione delle applicazioni da un sistema all’altro, strada non priva di ostacoli, ma peraltro già intrapresa da PalmSource .

Dario Bonacina

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Pubblicato il
26 lug 2005
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