Olanda, net neutrality in Parlamento

Olanda, net neutrality in Parlamento

Il tentativo delle telco di tariffare di più alcuni tipi di traffico dati ha spinto il Parlamento a pensare ad una normativa ad esplicita tutela della net neutrality
Il tentativo delle telco di tariffare di più alcuni tipi di traffico dati ha spinto il Parlamento a pensare ad una normativa ad esplicita tutela della net neutrality

L’Olanda sta approvando una normativa per garantire la neutralità della rete ai suoi cittadini .
Gli emendamenti alla nuova legge sulle telecomunicazioni olandese sono stati proposti per assicurare libero accesso alla rete ed estendere la net neutrality alla rete mobile e ai servizi VoIP come Skype che così hanno la garanzia di poter funzionare senza ostacoli.
Gli emendamenti devono essere approvati dal Parlamento.

A calcare la mano dei parlamentari olandesi, paradossalmente, sono state le mosse dei provider stessi: sull’onda dei nuovi piani tariffari adottati in diversi Paesi europei, la più grande telco olandese, KPN, ha adottato piani che fanno pagare un extra per accedere a servizi come Skype e WhatsApp , servizio di messaggistica alternativo a quello degli SMS. Per farlo è arrivato addirittura a paventare l’impiego di hardware specifico per il monitoraggio del traffico necessario a far funzionare le suo nuove condizioni di abbonamento.
E altre compagnie telefoniche sono sembrate intenzionate a seguirne l’esempio.

Troppo per i parlamentari olandesi che hanno iniziato a pensare ad una forma di esplicita tutela per la neutralità della rete, in modo da mettere al bando questo tipo di pratiche.

Fra i principali promotori della riforma legislativa, il Ministro dell’Economia, dell’Agricoltura e dell’Innovazione Maxime Verhagen, che pur riconoscendo le ragioni delle telco alla ricerca di introiti anche per i necessari investimenti infrastrutturali, ha chiuso la porta alla differenziazione delle forme del traffico.

A supporto di Verhangen, d’altronde, vi è anche un’altra olandese che occupa un ruolo importante: il Commissario Europeo all’Agenda Digitale Neelie Kroes, che si è sempre schierata contro le tariffazioni che distinguono il traffico dati a seconda del servizio offerto e che ha avviato una serie di indagini in materia.

Accanto agli olandesi, anche nel Parlamento belga si parla di neutralità della rete tra le garanzie costituzionali : a spingere per una revisione normativa in questo senso è il partito socialista che sta cercando l’appoggio di altre forze politiche.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
30 mag 2011
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