A distanza di sei giorni dal completamento della ristrutturazione aziendale e dalla comunicazione dei nuovi termini contrattuali da parte di Microsoft, OpenAI ha annunciato l’avvio di una collaborazione strategica con Amazon Web Services (AWS). L’azienda guidata da Sam Altman acquisterà capacità per 38 miliardi di dollari. Quasi contemporaneamente, Microsoft ha annunciato un accordo con IREN.
Cloud di AWS per i futuri modelli AI
Fino all’inizio dell’anno, Microsoft era il principale provider cloud di OpenAI. Nel corso dei mesi successivi è avvenuto un “parziale divorzio consensuale” con la sottoscrizione di vari accordi da parte dell’azienda californiana, tra cui quello da 300 miliardi di dollari con Oracle. Amazon rimane invece il principale investitore in Anthropic, ma accetterà volentieri i soldi del suo diretto concorrente (che userà anche le TPU di Google).
Durante la durata della partnership (sette anni), OpenAI avrà accesso all’infrastruttura cloud di AWS, ovvero alle migliaia di GPU NVIDIA installate nei data center dell’azienda di Seattle. Nel comunicato stampa congiunto è scritto che l’uso delle risorse è già iniziato. OpenAI sfrutterà anche la potenza dei cluster con chip NVIDIA GB200 e GB300 (architettura Blackwell e Blackwell Ultra) sia per l’inferenza dei modelli attuali che per l’addestramento di quelli futuri.
L’intera capacità acquistata sarà disponibile entro il 2026. L’accordo prevede un eventuale incremento nel corso del 2027. Sam Altman (CEO e co-fondatore) ha dichiarato:
Per scalare l’intelligenza artificiale di frontiera è necessaria una potenza di calcolo massiccia e affidabile. La nostra partnership con AWS rafforza l’ampio ecosistema di calcolo che alimenterà questa nuova era e renderà l’intelligenza artificiale avanzata accessibile a tutti.
Microsoft risponde con IREN
Quasi contemporaneamente, Microsoft ha annunciato la sottoscrizione di un accordo con IREN, un’azienda australiana che offre servizi cloud tramite data center alimentati esclusivamente con energia rinnovabile (da non confondere con l’italiana Iren).
Nei prossimi cinque anni, Microsoft acquisterà capacità per circa 9,7 miliardi di dollari. L’azienda di Redmond avrà accesso ai data center di IREN in Texas, in uno dei quali verranno installati i chip GB300 di NVIDIA.