OpenAI e Apple rispondono alle accuse di Elon Musk (update)

OpenAI e Apple rispondono alle accuse di Elon Musk (update)

OpenAI e Apple hanno chiesto al giudice di respingere la causa intentata da X e xAI, in quanto basata su dati sbagliati e speculazioni.
OpenAI e Apple rispondono alle accuse di Elon Musk (update)
OpenAI e Apple hanno chiesto al giudice di respingere la causa intentata da X e xAI, in quanto basata su dati sbagliati e speculazioni.

OpenAI e Apple hanno chiesto al giudice di respingere la causa intentata da X e xAI a fine agosto. Nei documenti depositati martedì vengono evidenziati i motivi per cui le accuse di Elon Musk sono false e basate su speculazioni. L’uomo più ricco del mondo (il suo patrimonio ha superato i 500 miliardi di dollari) ha denunciato la startup guidata da Sam Altman per altre due questioni.

Numeri completamente inventati

Secondo X e xAI, l’accordo tra Apple e OpenAI ostacola i chatbot concorrenti, tra cui Grok. ChatGPT verrebbe intenzionalmente favorito e mostrato in evidenza nello store di Apple. La startup californiana avrebbe inoltre accesso a milioni di prompt degli utenti che usano gli iPhone. Questi dati sarebbero quindi utilizzati da OpenAI per addestrare i modelli e mantenere il monopolio nel mercato.

Nel documento depositato il 30 settembre, OpenAI evidenzia che i calcoli matematici delle aziende di Musk sono sbagliati. X e xAI affermano che l’integrazione di ChatGPT in iOS permette di raggiungere il 55% del mercato dei chatbot. La percentuale sarebbe stata calcolata considerando 1,5 miliardi di prompt al giorno nel mondo effettuati tramite Siri e il totale mondiale di tutti i prompt nel 2024, ovvero 2,7 miliardi.

OpenAI afferma che il numero dei prompt è solo una piccola parte di 1,5 miliardi perché l’integrazione di ChatGPT è disponibile solo negli ultimi modelli di iPhone. Nel documento depositato da Apple il 30 settembre viene inoltre sottolineato che il calcolo delle aziende di Musk è basato su un’ipotesi inverosimile, ovvero che ChatGPT elabora tutte le richieste fatte a Siri da tutti i dispositivi Apple (inclusi i modelli più vecchi) e che OpenAI potrebbe utilizzare tutte queste richieste per addestrare i modelli.

Apple aggiunge che l’accordo con OpenAI non è esclusivo. È infatti noto che potrebbe utilizzare anche i chatbot di altre aziende. X e xAI vorrebbero che Apple consentisse agli utenti di scegliere anche Grok, ma ciò non è un obbligo imposto dalla legge antitrust. Il giudice dovrebbe quindi respingere la causa e non permettere l’avvio del processo.

Elon Musk ha denunciato OpenAI per bloccare la trasformazione in società a scopo di lucro e per furto di segreti industriali.

Aggiornamento (15/11/2025): il giudice Mark Pittman ha respinto la richiesta di Apple e OpenAI (PDF), quindi la causa può continuare.

Fonte: Ars Technica
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Pubblicato il
2 ott 2025
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