Oslo (Norvegia) – Le distribuzioni Linux per cellulari stanno conoscendo un’inaspettata diffusione e, di conseguenza, crescono anche le applicazioni per renderle sempre più versatili e funzionali. In questo caso è la volta di Opera Software che ha annunciato ieri ufficialmente la collaborazione con la Zhongxing Telecom Equipment ( ZTE ), leader cinese nelle telecomunicazioni e soluzioni wireless, che ha scelto il browser Opera mobile per il suo nuovo apparecchio “e3”.
Si tratta di uno smartphone con sistema Linux, per la precisione Qtopia Phone Edition, distribuzione sviluppata dalla norvegese Trolltech . La presenza di protagonisti europei nello sviluppo di questi progetti lascia supporre che soluzioni analoghe possano apparire, tra non molto tempo, anche nel nostro mercato.
Con tutta probabilità si tratta del primo apparecchio di fabbricazione cinese ad utilizzare il browser scandinavo.
“La Cina è il mercato in più rapida crescita al mondo e si prevede cha avrà oltre 400 milioni di utenti entro la fine del 2005” riferisce in un comunicato Jon S. von Tetzchner, CEO di Opera Software. “E’ un mercato entusiasmante ed importante per noi, e siamo felici di collaborare con ZTE per dare l’accesso mobile ad internet alla popolazione cinese”. A nome di ZTE, in merito, parla il vicepresidente Tu Bi Qing, che di Opera apprezza la velocità e l’elevato standard di qualità.
Con l’e3, Opera vede crescere la propria presenza nel Paese più popoloso del mondo: la notizia dell’accordo con ZTE arriva dopo gli accordi che prevedono, sempre per il mercato cinese, l’inclusione del browser in bundle con il Motorola a780 e due apparecchi Kyocera, e l’annuncio di una collaborazione con la Datang Mobile Communications Equipment per l’impiego di Opera nella rete 3G TD-SCDMA, che però risulta ancora in fase di sviluppo a causa di alcune difficoltà tecniche. Difficoltà che stanno portando ad un ritardo nella concessione delle licenze 3G in Cina, almeno stando a quanto diffuso dalla Società di ricerche iSuppli , secondo la quale la Cina dovrà affrettare i tempi per approntare infrastrutture e servizi 3G entro le Olimpiadi del 2008.
Dario Bonacina
-
Per fortuna che...
...da noi la connettività è veramente pietosa...Cosi non corriamo alcun "rischio" del genere :DAnonimoRe: Per fortuna che...
- Scritto da: Anonimo> ...da noi la connettività è veramente pietosa...Eh, si... mi sa che siamo in tanti ad essere fortunati:'(crostinoMutamenti
I mutamenti sociologici introdotti da una società di individui perennemente online, secondo Chin, sono "degni di essere immediatamente investigati ed approfonditi". Non c'è poi bisogno di studiare tanto, basta che facciano un viaggetto da queste parti: adolescenti ottusi, catatonici e segaioli che ciucciano inutilmente banda col P2P per scambiarsi fiumane di roba illegale, utonti che cliccano disperatamente su qualsiasi allegato eseguibile e galleggiano tra dialer e spyware per scaricare loghi e suonerie, forum tecnici trasformati in suk dagli interminabili flames tra Peppone vs Don Camillo, Coppi vs Bartali, AMD vs Intel, windows vs linux, imbecilli in pieno delirio di onnipotenza che riempiono di sgrammaticate idiozie quotidiane i loro blog, ritenendo il loro parere talmente importante che nessuno al mondo debba essere privato del piacere di leggerlo. Ecco gli effetti sociali di internet sulle nuove generazioni, su tutti quelli a cui - per ovvi motivi anagrafici - non sono stati inculcati con pugno di ferro il rigore, la disciplina e la consapevolezza di usenet e FIDOnet... compito probabilmente impossibile per le masse, tra l'altro. Ai tempi funzionava anche (e soprattutto) in quanto pochi, buoni e molto motivati. Magari però agli asiatici l'idea di una patente obbligatoria prima di comprare un PC al supermarket e accedere a internet piace, chissà mai che non la mettano in pratica...AnonimoRe: Mutamenti
- Scritto da: Anonimo> I mutamenti sociologici introdotti da una società> di individui perennemente online, secondo Chin,> sono "degni di essere immediatamente investigati> ed approfonditi". > > Non c'è poi bisogno di studiare tanto,In effetti, basta ascoltare cosa hai da dirci, leggiamo insieme:> basta che> facciano un viaggetto da queste parti:> adolescenti ottusi, catatonici e segaioli che> ciucciano inutilmente banda col P2P per> scambiarsi fiumane di roba illegale,Notevole mutamento sociologico, nulla a che fare con lo scambio di riviste porno e di dischetti di 20 anni fa.> utonti che> cliccano disperatamente su qualsiasi allegato> eseguibile e galleggiano tra dialer e spyware per> scaricare loghi e suonerie,Notevole mutamento sociologico, nulla a che fare con il provare qualsiasi nuovo prodotto pubblicizzato dai caroselli degli anni '60.>forum tecnici> trasformati in suk dagli interminabili flames tra> Peppone vs Don Camillo, Coppi vs Bartali, AMD vs> Intel, windows vs linux,Notevole mutamento sociologico, nulla a che fare con le diatribe che da anni si fanno al bar su donne, cavalli auto e gare sportive.> imbecilli in pieno> delirio di onnipotenza che riempiono di> sgrammaticate idiozie quotidiane i loro blog,> ritenendo il loro parere talmente importante che> nessuno al mondo debba essere privato del piacere> di leggerlo. Notevole mutamento sociologico, nulla a che fare con il protagonismo durante l'avvento della televisione e dei programmia premi.> Ecco gli effetti sociali di internet sulle nuove> generazioni, su tutti quelli a cui - per ovviUna bella rassegna di mutamenti sociologici insomma, peccato che hai solo descritto dei comportamenti molto comuni e costanti, nessun vero mutamento. Molto più interessante sarebbe invece sapere, per stare tante ore on line quali attività vengono sacrificate e scompaiono? I rapporti in famiglia come cambiano? Il rapporto sul lavoro? E l'attività sportiva e la salute? Questi sono veri cambiamenti sociologici, ma vediamo che sei troppo attento a sentenziare per notare simili dettagli.> motivi anagrafici - non sono stati inculcati con> pugno di ferro il rigore, la disciplina e la> consapevolezza di usenet e FIDOnet... compito> probabilmente impossibile per le masse, tra> l'altro. Ai tempi funzionava anche (e> soprattutto) in quanto pochi, buoni e molto> motivati. > Sarebbe più utile un bel bollino da dare a chi è stato inculcato con pugno di ferro il rigore, la disciplina e la consapevolezza di usenet e FIDOnet, così da riconoscerli subito, anche se dal tono paternalista è difficile mancarli.> Magari però agli asiatici l'idea di una patente> obbligatoria prima di comprare un PC al> supermarket e accedere a internet piace, chissà> mai che non la mettano in pratica...Perché mai dovrebbero, sono asiatici, non imbecilli.AnonimoRe: Mutamenti
- Scritto da: Anonimo> > Notevole mutamento sociologico, nulla a che fare> con lo scambio di riviste porno e di dischetti di> 20 anni fa.Con la differenza che tali scambi non sottraevano banda preziosa per altri usi ed altri individui ed aziende.> Notevole mutamento sociologico, nulla a che fare> con il provare qualsiasi nuovo prodotto> pubblicizzato dai caroselli degli anni '60.Con la differenza che in tali frangenti l'unico a rimetterci era l'utonto di turno, non tutti i nominativi della sua rubrica outlook.> Notevole mutamento sociologico, nulla a che fare> con le diatribe che da anni si fanno al bar su> donne, cavalli auto e gare sportive.Con la differenza che i commentatori del bar non invadono spazi riservati ad usi accademici o promozione culturale.> Notevole mutamento sociologico, nulla a che fare> con il protagonismo durante l'avvento della> televisione e dei programmia premi.Con la differenza che lo scemo del villaggio in TV non aumenta il traffico, il rumore informativo, la diffusione di falsità ed i falsi positivi sui motori di ricerca.> Una bella rassegna di mutamenti sociologici> insomma, peccato che hai solo descritto dei> comportamenti molto comuni e costantiPeccato che tu non sia in grado di cogliere le radicali differenze, consistenti nelle ricadute di questi comportamenti così "comuni e costanti" sul resto della società che frequenta internet.La conseguenza sociologica più importante sta nel danno e nella perdita di tempo, di qualità delle discussioni, di educazione e di banda - inflitta indistintamente al prossimo da chi mette in atto comportamenti idioti sul web.La differenza più flagrante rispetto al passato, quindi, sta nel fatto che certi comportamenti di nicchia, lesivi in passato al più per chi li metteva in atto, oggi sul web escono dalla sfera individuale e del gruppo chiuso e rompono i coglioni a chiunque abbia una minima sensibilità all'etica della rete. Il problema, pertanto, è simmetrico rispetto a quanto suggerito dalla tua limitata visione: non si tratta di pubblicare quattro cazzate su una rivista di sociologia con un bell'elenco di "novità" rispetto al passato, ma di evidenziare come certi comportamenti tradizionali non sono PIU' ammissibili sul web e richiedono una diversa sensibilizzazione del gregge belante. Ecco qua la "novità sociologica" spiattellata anche per i più duri di comprendonio: se ancora non basta si può sempre fare un disegnino, magari con i diagrammi odologici di Lewin, giusto per restare in tema di sociopsicologia in trentaduesimo.Se questo ti pare un dettaglio trascurabile, torna pure ad occuparti di altro e magari sorbisciti le solite quattro cazzate della Wallace e della Kimberly Young sulla IAD, se quella è la "sociologia" che più ti aggrada.AnonimoRe: Mutamenti
- Scritto da: Anonimo> La differenza più flagrante rispetto al passato,> quindi, sta nel fatto che certi comportamenti di> nicchia, lesivi in passato al più per chi li> metteva in atto, oggi sul web escono dalla sfera> individuale e del gruppo chiuso e rompono i> coglioni a chiunque abbia una minima sensibilità> all'etica della rete. Bene, vedo che stimolato tiri fuori qualche contenuto oltre che livore per il gregge e senso di superiorità (si sa, i tacchi fanno sentire alti).Il tempo, si hai centrato un punto importante, ma ancora sei lontano. Maggior tempo viene sprecato per colpa altrui. E questo ti sembra un mutamento sociologico? Forse bisogna guardare oltre: se maggior tempo viene utilizzato per internet, come cambia la società?Ti faccio un esempio, da quando nacquero le televisioni private si ebbe un calo delle nascite e delle vendite di libri.> Il problema, pertanto, è simmetrico rispetto a> quanto suggerito dalla tua limitata visione: non> si tratta di pubblicare quattro cazzate su una> rivista di sociologia con un bell'elenco di> "novità" rispetto al passato,Proprio un bell'elenco infatti abbiamo visto nel tuo primo messaggio.> ma di evidenziare> come certi comportamenti tradizionali non sono> PIU' ammissibili sul web e richiedono una diversa> sensibilizzazione del gregge belante. Ecco qua laAncora gregge belante. Sig. Pastore, suvvia, lei e chiunque altro non è abilitato a sensibilizzare chicchessia e anche se davvero lo fosse, ci riuscirebbe?Ci provi se desidera, ma parte l'impresa titanica che l'aspetta, non è certo con questo tono che potrà mai cambiare qualcosa.AnonimoRe: Mutamenti
- Scritto da: Anonimo> I mutamenti sociologici introdotti da una società> di individui perennemente online, secondo Chin,> sono "degni di essere immediatamente investigati> ed approfonditi".Ebbè certo!> > Non c'è poi bisogno di studiare tanto, basta che> facciano un viaggetto da queste parti:> adolescenti ottusi, catatonici e segaioli che> ciucciano inutilmente banda col P2P per> scambiarsi fiumane di roba illegale, utonti che> cliccano disperatamente su qualsiasi allegato-snip-snip-snip-Guarda che questi mica sono cambiamenti sociologici. Ho visto pure i tuoi altri post, si vede che non hai la minima idea di cosa sia la sociologia. Tu stai parlando di comportamenti manifesti, roba spicciola. Il cambio indotto dalla tecnologia è di portata paradigmatica: la finanza mondiale, al giorno d'oggi, come funziona? Cosa implicano le aziende FONDATE sul trattamento dei dati personali? Che valore ha acquistato l'identità in rete? Come avvengono i processi di scambio d'informazione? Sono solo pochi quesiti... pensa a tutti gli altri possibili.> Ecco gli effetti sociali di internet sulle nuove> generazioni, su tutti quelli a cui - per ovvi> motivi anagrafici - non sono stati inculcati con> pugno di ferro il rigore, la disciplina e la> consapevolezza di usenet e FIDOnet... compito> probabilmente impossibile per le masse, tra> l'altro. Ai tempi funzionava anche (e> soprattutto) in quanto pochi, buoni e molto> motivati. >Vedi, il problema è che tu stai solo sparando a zero. La sociologia analizza, non giudica. Ed è nella tua valutazione infantile che a) pecchi di vanagloria b) non centri il punto della faccenda. > Magari però agli asiatici l'idea di una patente> obbligatoria prima di comprare un PC al> supermarket e accedere a internet piace, chissà> mai che non la mettano in pratica...E che male ci sarebbe? Ah no, sarebbe un cambiamento sociologico che non potresti mai comprendere.AnonimoPaura dell'ignoto...
Come sempre lo sviluppo scientifico e tecnologico causa profondi cambiamenti nella società che lo subisce. È un fatto normale che è avvenuto con l'introduzione del fuoco, della ruota, delle carrozze, degli strumenti usati in agricoltura, delle fabbriche, del telefono, delle auto, della TV, del computer e ora di Internet.Se vi ricordate, quando le auto furono introdotte, c'era qualcuno che urlava al disastro, che affermava che l'alta velocità cui il cervello sarebbe stato sottoposto alla lunga avrebbe causato danni... sappiamo che così non è stato, usiamo l'auto anche per diverse ore al giorno e non mi sembra che nessuno sia andato in manicomio per questo. Le affermazioni che furono fatte sulle auto qualche decennio fa ora ci sembrano addirittura ridicole ma allora erano un serio argomento di discussione.La stessa cosa capita oggi con Internet, in particolare, chi ha passato larga parte della propria vita senza questa tecnologia critica i giovani che invece la sanno usare e la usano regolarmente, ogni giorno. Li si accusa di essere Internet-dipendenti, di essere zombi, si urla al disastro, alla disfatta di una intera generazione... ovviamente tutto questo è solo FUD, basato sul nulla se non sulle paure irrazionali di qualche vecchio geloso della tecnologia attuale.Che esistano casi di Internet dipendenza non lo metto in dubbio, ma sono casi isolati, così come esistono casi di mal d'auto, mal mi mare e mal d'aereo... eppure non mi sembra che questi casi isolati abbiano fermato la tecnologia in passato.Bella poi la scusante portata... "mentre i ragazzi della corea del nord devono combattere per avere un pezzo di pane i ragazzi della corea del sud spendono capitali in frivolezze"... bé... è ovvio che chi deve combattere per sopravvivere non può permettersi di scaricare una suoneria o di passare la giornata davanti al PC... semmai questo è un segno che i giovani sud-coreani vivono meglio di quelli nord-coreani... inoltre... cosa vuole fare il governo sud-coreano? Proibire Internet ai suoi cittadini? Che diritto ha di scegliere ciò che è giusto per i singoli cittadini?Quello che mi sembra di capire qui è un'altra cosa. Dopo aver promosso Internet al fine di non lasciare la corea del sud indietro rispetto agli altri paesi del mondo, il governo coreano si è reso conto di un pericoloso effetto secondario, ossia l'impossibilità di controllo dell'informazione che su Internet gira liberamente, e si è posto il seguente problema "è meglio permettere il progresso e il benessere ai nostri cittadini oppure è meglio poterli controllare come cagnolini in un canile?"Da cui nasce la ragione per questi "studi"... "studi" che come M$ ci insegna possono dire quello che vogliamo sentirci dire, basta pagare bene.==================================Modificato dall'autore il 29/06/2005 12.54.21AnonimoRe: Paura dell'ignoto...
Contrariamente al governo Coreano, che vuole fare ricerche sociologiche per capire, conscio di non sapere (cioé senza fare sparate come "la velocità fa male al cervello"), nel tuo breve messaggio ti sei già messo come giudice a pontificare che "va tutto bene". Come prima cosa credo che il governo coreano sia interessato di più sul "cosa cambia" nella società, più che sul "come cambia" (in bene, in male, questi sono giudizi che non competono alla scienza). Come seconda cosa, parli molto dei pre-giudizi del passato, ma anche asserire che qualsiasi rivoluzione tecnologica, compreso quindi l'esser sempre connessi ad Internet, migliora la qualità della vita delle persone è un pre-giudizio. Quindi ben vengano gli studi sulle conseguenze dell'utilizzo di tali tecnologie.AnonimoRe: Paura dell'ignoto...
- Scritto da: Anonimo> Contrariamente al governo Coreano, che vuole fare> ricerche sociologiche per capire, conscio di non> sapere (cioé senza fare sparate come "la velocità> fa male al cervello"), nel tuo breve messaggio ti> sei già messo come giudice a pontificare che "va> tutto bene". Lo faccio perché conosco Internet da diversi anni e lo uso regolarmente. Inoltre, in tutti questi anni, non ho ancora incontrato nessuno che ne sia stato danneggiato in alcun modo, ANZI, a molte persone ha permesso di socializzare dove la socializzazione era pressocché impossibile, ha permesso di accedere alla CONOSCENZA dove questo sarebbe stato impossibile, ecc.Quindi si, affermo con assoluta certezza che Internet NON causa danno alcuno, anzi.AnonimoRe: Paura dell'ignoto...
- Scritto da: Wakko Warner> Quindi si, affermo con assoluta certezza che> Internet NON causa danno alcuno, anzi.Oh, signur :|AnonimoRe: Paura dell'ignoto...
- Scritto da: Wakko Warner> > Lo faccio perché conosco Internet da diversi anni> e lo uso regolarmente. Inoltre, in tutti questi> anni, non ho ancora incontrato nessuno che ne sia> stato danneggiato in alcun modoMagari non hai mai incontrato un'abitante della Groenlandia, se così fosse allora per te i Groenlandesi non esisterebbero e anzi forse non esisterebbe la Groenlandia stessa.AnonimoRe: Paura dell'ignoto...
> Quindi si, affermo con assoluta certezza che> Internet NON causa danno alcuno, anzi.Internet è una ifrastruttura, un mezzo, non è che possa fare o non fare danni, è ciò che gli viene costruito sopra che fa o non fa danni.Internet va inteso come l'invenzione della stampa, che poi uno usi questa invenzione per fare un libro, un giornale pornografico o un volantino di un dinamitardo non puoi accusare che la stampa è la causa o no non di un danno. perchè la stampa è il puro mezzo. Lo stesso ragionamento vale per Internet.AnonimoRe: Paura dell'ignoto...
- Scritto da: Wakko Warner> Se vi ricordate, quando le auto furono> introdotte, c'era qualcuno che urlava al> disastro, che affermava che l'alta velocità cui> il cervello sarebbe stato sottoposto alla lunga> avrebbe causato danni... sappiamo che così non è> stato, usiamo l'auto anche per diverse ore al> giorno e non mi sembra che nessuno sia andato in> manicomio per questo.Sono troppo giovane per ricordarmi cosa si diceva quando le auto furono introdotte...tu quanti anni hai?A parte questo.......nessuno è andato al manicomio per colpa delle auto.....ma moltissimi sono andati al cimitero e molti di più in centri traumatologici....In italia ogni anno più di un cittadino su mille muore e più di uno su cento riporta invalidità permanenti gravissime per colpa delle auto.Le automobili sono la tecnologia più pericolosa mai inventata......AnonimoRe: Paura dell'ignoto...
- Scritto da: Anonimo> Sono troppo giovane per ricordarmi cosa si diceva> quando le auto furono introdotte...tu quanti anni> hai?Non serve certo esserci stati, basta studiare la storia.> A parte questo.......nessuno è andato al> manicomio per colpa delle auto.....ma moltissimi> sono andati al cimitero e molti di più in centri> traumatologici....Dunque dovremmo bannarne l'uso perché qualcuno per sfiga o per uso spericolato delle auto si è fatto male?> In italia ogni anno più di un cittadino su mille> muore e più di uno su cento riporta invalidità> permanenti gravissime per colpa delle auto.> Le automobili sono la tecnologia più pericolosa> mai inventata......Tuttavia la si continua ad usare, non ho mai sentito di ragazzi morti su Internet, eppure qui si vogliono fare "studi" (che certamente provano quello che si vuole provare) per impedirne l'uso ai liberi cittadini.AnonimoRe: Paura dell'ignoto...
- Scritto da: Wakko Warner...> > Tuttavia la si continua ad usare, non ho mai> sentito di ragazzi morti su Internet, eppure qui> si vogliono fare "studi" (che certamente provano> quello che si vuole provare) per impedirne l'uso> ai liberi cittadini.Se fossi piu informato, sapresti che ci sono stati studi sulla dipendenza da internet che orami e' una patologia ben documentata, con crisi d'astinenza ecc ecc, a questo e' associato una dipendenza da porno su internet che sfascia intere famiglie, come le sfascia anche il gioco d'azzardo online, so anche io che internet e' il mezzo e' bla bla bla, pero' alcuni comportamenti non potrebbero esserci senza questo mezzo, e perlomeno e da approfondire, cosa che tu nella tua arroganza dici di essere inutileAnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 29 giu 2005Ti potrebbe interessare