Lo scorso fine settimana Opera Software ha reso disponibile una versione aggiornata del proprio browser, la 10.53, che sistema alcune vulnerabilità di sicurezza sia in Windows che in Mac OS X.
Tra le falle corrette dall’update ce n’è una che l’azienda norvegese definisce “di gravità estrema”. Il bug è contenuto in uno script che modifica il contenuto dei documenti: chiamate multiple al componente vulnerabile possono causare il crash del browser e consentire a un aggressore di eseguire del codice a distanza. “Per iniettare il codice sono necessarie ulteriori tecniche di cracking” sottolinea però Opera Software.
Di recente ha pubblicato un advisory di sicurezza anche Microsoft, nel quale segnala la presenza di una vulnerabilità di tipo cross-site scripting (XSS) in Windows SharePoint Services 3.0 e Office SharePoint Server 2007.
“La dinamica di attacco è un po’ articolata, poiché richiede di convincere la vittima a cliccare su un link fornito di script che sarebbe in grado di essere eseguito con i privilegi dell’utente già loggato sullo sharepoint preso di mira – spiega Feliciano Intini, responsabile dei programmi di sicurezza e privacy di Microsoft Italia, in questo post sul suo blog – “In ogni caso non si ha notizia di attacchi attivi e si invita gli amministratori di siti Sharepoint ad applicare le contromisure temporanee (workaround) indicati nell’advisory (nella sezione Suggested actions), in attesa del rilascio dell’aggiornamento correttivo”.
Intini aggiunge poi che gli utenti che utilizzano Internet Explorer 8 sono immuni al problema, grazie al filtro XSS incluso in questo browser.
Alessandro Del Rosso
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E ha fatto bene...
"E ha fatto bene. Che se li *nculi tutti sti Cornutazzi".Anonymousforse che si, forse che no...
E' vero che il mondo della musica ruota attorno ai discografici ed è vero che non ci deve essere differenza tra cd e album salvati sul pc.Ma non si può dire che il cd è morto e non serve a nulla.I cd sono comodi e si ascoltano anche in macchina.Si parla di evoluzione ma ci si dimentica degli artisti.Non si può pretendere che un artista faccia musica per poi campare!Drm si drm no...Capisco che sia un ex di TPB a parlare ma così non fa altro che additare chi usa il p2p come pirata!Eppure è ormai dimostrato che chi scarica e trova la canzone o il cd buono lo compra!Questione di marketing discografico che non si è evoluto e considera il p2p come un nemico anzicché sfruttarlo.utontoRe: forse che si, forse che no...
completo la frase "Non si può pretendere che un artista faccia musica per poi campare!" con "campare d'aria!"utontoRe: forse che si, forse che no...
- Scritto da: utonto> E' vero che il mondo della musica ruota attorno> ai discografici ed è vero che non ci deve essere> differenza tra cd e album salvati sul> pc.> Ma non si può dire che il cd è morto e non serve> a> nulla.> I cd sono comodi e si ascoltano anche in macchina.Non dimenticare che una pennina usb permette di trasportare maggiori quantità di brani musicali e non osffre i probelmi dei lettori cd (salto della traccia, danneggiamento della superfice ecc.)> Si parla di evoluzione ma ci si dimentica degli> artisti.> Non si può pretendere che un artista faccia> musica per poi> campare!Certo, ma posso pretendere di:1) non mantenere l'artista per tutta la vita per un unico brano;2) non mantenere la pletora di parassiti che vivono alle spalle di chi il brano lo ha prodotto;3) non mantenere chi con il produttore del brano ha solo un rapporto di parentela (eredi ecc.)4) se un brano l'ho pagato una volta, perché devo pagare per riascoltarlo in un concerto (è un po tirata per i capelli ma serve per dare l'idea);5) non centra molto ma ... perché devo pagare una tassa sulla pirateria anche se non pirato;> Drm si drm no...> Capisco che sia un ex di TPB a parlare ma così> non fa altro che additare chi usa il p2p come> pirata!> Eppure è ormai dimostrato che chi scarica e trova> la canzone o il cd buono lo> compra!O compera solo la canzone che gli interessa (spesso nel cd ci sono uno o due brani buoni e il resto è "riempitivo")> Questione di marketing discografico che non si è> evoluto e considera il p2p come un nemico> anzicché sfruttarlo.Evolversi e capire come sfruttare nuove tecnologie vuol dire anche cambiare mentalità. Cosa non facile.FragyRe: forse che si, forse che no...
> Certo, ma posso pretendere di:> 1) non mantenere l'artista per tutta la vita per> un unico> brano;difficile che l'artista campi con un solo brano, considerando che dischi/CD/canzoni, che a più di cinque anni dalla prima pubblicazione hanno mercato, nel senso che qualcuno compra o scarica, sono veramente poche.> 2) non mantenere la pletora di parassiti che> vivono alle spalle di chi il brano lo ha> prodotto;> 3) non mantenere chi con il produttore del brano> ha solo un rapporto di parentela (eredi> ecc.)questo non lo capisco. Ok 70 anni e passa dalla morte dell'autore sono troppi, sarei favorevole a 20 dalla pubblicazione dell'opera, ma non vedo perché penalizzare eredi etc. etc. Sarebbe come pretendere che con il deXXXXX di una persona i crediti che essa vantava sono condonati.> 4) se un brano l'ho pagato una volta, perché devo> pagare per riascoltarlo in un concerto (è un po> tirata per i capelli ma serve per dare> l'idea);nel cd/lettore mp3 hai la scenografia, le luci e tutto l'ambardaban del concerto ?> 5) non centra molto ma ... perché devo pagare una> tassa sulla pirateria anche se non> pirato;dai, un poco di onestà intellettuale ragazzi...shevathasRe: forse che si, forse che no...
- Scritto da: shevathas> difficile che l'artista campi con un solo brano,> considerando che dischi/CD/canzoni, che a più di> cinque anni dalla prima pubblicazione hanno> mercato, nel senso che qualcuno compra o scarica,> sono veramente> poche.Guarda,, non posso fare pubblicità per correttezza, ma :) ascolto spesso musica degli anni '80 ed anche antecedente e benchè siano passati vent'anni si continuano a pagare diritti ecc. Te ne posso presentare tanti come me. Certo siamo vecchi dinosauri, ma esistiamo.> > 3) non mantenere chi con il produttore del brano> > ha solo un rapporto di parentela (eredi> > ecc.)> questo non lo capisco. Ok 70 anni e passa dalla> morte dell'autore sono troppi, sarei favorevole a> 20 dalla pubblicazione dell'opera, ma non vedo> perché penalizzare eredi etc. etc.Allora perché non vale per tutti? Mi piacerebbe molto campare con i frutti del lavoro di mio padre, anzi meglio di mio nonno ...Per me è corretto che ognino viva con i prodotti del suo lavoro.> Sarebbe come pretendere che con il deXXXXX di una persona i> crediti che essa vantava sono condonati.Ma i crediti gli incassi una volta, non a vita. Mica se costruisci una casa guadagni ogni volta che la rivendi e poi passi la tua fonte di reddito a figli , nipoti ecc.> nel cd/lettore mp3 hai la scenografia, le luci e> tutto l'ambardaban del concerto?Allora giriamola, se pago il concerto non pago il brano scaricato da internet (non metto cd perché ci sono i costi di masterizzazione ecc.) o meglio, me la registro al concerto (altrettanto vietato che scaricare)> > 5) non centra molto ma ... perché devo pagare una> > tassa sulla pirateria anche se non> > pirato;> dai, un poco di onestà intellettuale ragazzi...Concordo, sull'onestà, ma non solo da parte mia. La tassa sulla pirateria è il solito balzello per far cassa, che chi può evade tranquillamente.FragyRe: forse che si, forse che no...
- Scritto da: shevathas> > Certo, ma posso pretendere di:> > 1) non mantenere l'artista per tutta la vita per> > un unico> > brano;> > difficile che l'artista campi con un solo brano,> considerando che dischi/CD/canzoni, che a più di> cinque anni dalla prima pubblicazione hanno> mercato, nel senso che qualcuno compra o scarica,> sono veramente> poche.Allora, perchè dopo 5 anni non diventano di pubblico dominio? Copyright di 5 anni dalla pubblicazione, poi basta.> > 3) non mantenere chi con il produttore del brano> > ha solo un rapporto di parentela (eredi> > ecc.)> questo non lo capisco. Ok 70 anni e passa dalla> morte dell'autore sono troppi, sarei favorevole a> 20 dalla pubblicazione dell'opera, ma non vedo> perché penalizzare eredi etc. etc. Sarebbe come> pretendere che con il deXXXXX di una persona i> crediti che essa vantava sono> condonati.X anni dopo la morte non ha senso: o i diritti si ereditano (ma allora non dovrebbero scadere: se tu erediti la casa dai genitori, la perdi 70 anni dopo?), o non si ereditano. La data di riferimento deve essere solo quella di pubblicazione.E, comunque, se i diritti servono a finanziare nuova musica, non lo faranno dopo la morte dell'autore.> > > 4) se un brano l'ho pagato una volta, perché> devo> > pagare per riascoltarlo in un concerto (è un po> > tirata per i capelli ma serve per dare> > l'idea);> > nel cd/lettore mp3 hai la scenografia, le luci e> tutto l'ambardaban del concerto> ?Allora mettiamola al contrario: se ho pagato il concerto, perchè pagareanche il cd?angrosRe: forse che si, forse che no...
> Ma non si può dire che il cd è morto e non serve> a> nulla.> I cd sono comodi e si ascoltano anche in macchina.Anche le schede sd> Si parla di evoluzione ma ci si dimentica degli> artisti.> Non si può pretendere che un artista faccia> musica per poi> campare d'aria!E allora faccia qualcos'altro, nessuno lo costringe.Non si può campare di "diritti".> Drm si drm no...No: il drm è sempre sbagliato, ed è solo una dimostrazione di ignoranza, stupidità e malafede.> Capisco che sia un ex di TPB a parlare ma così> non fa altro che additare chi usa il p2p come> pirata!> Eppure è ormai dimostrato che chi scarica e trova> la canzone o il cd buono lo> compra!Non è detto... Cosa ottiene, comprando? Io sono disposto a pagare se ottengo qualcosa in cambio, altrimenti no.> Questione di marketing discografico che non si è> evoluto e considera il p2p come un nemico> anzicché> sfruttarlo.E quindi, va eliminato il marketing discografico: se fai pubblicità a un disco, spingendo la gente a desiderarlo, la gente lo scarica.angrosRe: forse che si, forse che no...
- Scritto da: utonto>> Eppure è ormai dimostrato che chi scarica e trova> la canzone o il cd buono lo> compra!> Questione di marketing discografico che non si è> evoluto e considera il p2p come un nemico> anzicché> sfruttarlo.nel mio caso posso confermare, sono appassionato di musica acustica e folk tradizionale americano, e dopo aver scaricato alcuni album di artisti e musicisti fantastici per tecnica e gusto, gente che si è fatta suonando fin da ragazzi a centinaia di serata l'anno per pochi dollari, non pupazzi di pixele e cartone fatti ai talent show moderni- roba di 20 0 30 anni fa, peraltro introvabili in italia, ne ho comprati altri scaricandoli a pagamento da etichette indipendenti. a circa 9 dollari l'uno. il più scarso di questi vale tutto il festival di sanremo.stefanoross iQuoto in toto
L'industria discografica ha fatto il suo tempo: ora è diventata obsoleta, e non solo è inutile, ma anche nociva; se non sa adattarsi, deve scomparire.angrosRe: Quoto in toto
giusto, é ora che un cantante dopo essersi autoprodotto e arrangiato il brano da solo, si preoccupi anche di pubblicarlo e fare promozione!MeXRe: Quoto in toto
- Scritto da: MeX> giusto, é ora che un cantante dopo essersi> autoprodotto e arrangiato il brano da solo, si> preoccupi anche di pubblicarlo e fare> promozione!Sai che sforzo pubblicarlo e distribuirlo nel XXI secolo...kraneRe: Quoto in toto
appunto, ci abbiamo i PC e la internet, ormai é facile! (AS SEEN ON TV!)MeXRe: Quoto in toto
- Scritto da: MeX> giusto, é ora che un cantante dopo essersi> autoprodotto e arrangiato il brano da solo, si> preoccupi anche di pubblicarlo e fare> promozione!Come in qualunque mestiere che comporti rischio di impresa (si chiama artigianato).In caso contrario si chiama DIPENDENTE e prevede uno stipendio!ullalaRe: Quoto in toto
infatti l'IKEA non é artigianato.OT: non so perché ma quando mi scrivi tu non mi arriva la notifica via email... che fanno le "black list" ? mah...MeXRe: Quoto in toto
(è incredibile come nessuno dei messaggi provocatori di MeX mi trovi mai d'accordo, in praticamente nessun ambito)Il fatto che gli stessi soggetti che si occupano attualmente dell'industria discografica si occupino anche si altre cose più o meno utili (promozione e organizzazione concerti) non significa che non si possa considerare obsoleta la loro funzione centrale (produzione e vendita di musica su formato fisso, la discografia appunto).Nessuno è contrario a agenti e agenzie che si occupino della promozione dei brani e dell'organizzazione dei concerti. Il problema è nell'esigere di fare profitti con un campo (la produzione di musica su supporto fisso) che non interessa più abbastanza alla gente da garantire profitti.Talking HeadRe: Quoto in toto
se secondo te il discografico si occupa solo di stampare i dischi significa che non conosci il significato corretto del termine "discografico"MeXRe: Quoto in toto
- Scritto da: MeX> giusto, é ora che un cantante dopo essersi> autoprodotto e arrangiato il brano da solo, si> preoccupi anche di pubblicarlo e fare> promozione!Tornino a suonare dove c'è la gente, nei bar, ristoranti e facendo musica non mega-spettacoli per fanatici ululanti.Solo andando a suonare in mezzo alla gente (come una volta d'altra parte) verranno fuori i veri artisti ... e non quelli di plastica proposti dall'industria.James KirkRe: Quoto in toto
si ma con 10 birre alla settimana non paghi l'affittoMeXRe: Quoto in toto
> Solo andando a suonare in mezzo alla gente (come> una volta d'altra parte) verranno fuori i veri> artisti ... e non quelli di plastica proposti> dall'industria.Ne vedo un sacco in metropolitana, con il cappello sul marciapiede, ma la qualità non è il loro forte... :DpippORe: Quoto in toto
- Scritto da: MeX> giusto, é ora che un cantante dopo essersi> autoprodotto e arrangiato il brano da solo, si> preoccupi anche di pubblicarlo e fare> promozione!Pubblicarlo: inutile, basta metterlo online e si raggiunge un pubblico maggioreFare promozione: doppiamente inutile: induci un desiderio di ascoltare la tua musica a gente che non era nemmeno interessata a farla produrre: tale gente non ha interesse a finanziare la tua produzione, quindi si scaricherà la tua musica senza pagarti. È lo stesso motivo per cui il software libero non si fa pubblicità: lo scopo è attirare professionisti (disposti a pagare per l'installazione e l'assistenza) o sviluppatori (che miglioreranno il programma); la pubblicità, invece, attira solo gli utonti, che non daranno nessun contributo utile: quindi, sono soldi buttati.angrosRe: Quoto in toto
> Pubblicarlo: inutile, basta metterlo online e si> raggiunge un pubblico> maggioregiá, basta che fai un blog e raccogli migliaia di euro con la pubblicitá vero?Ma se nemmeno i Radiohead ce l'hanno fatta! > Fare promozione: doppiamente inutile: induci un> desiderio di ascoltare la tua musica a gente che> non era nemmeno interessata a farla produrre:? no gli fai sapere che esisti> tale gente non ha interesse a finanziare la tua> produzione, quindi si scaricherà la tua musica> senza pagarti. quindi, gli interessa la tua musica ma non vuole pagarla, non é che non vuole finanziarla, é che é cosí facile prenderla a sbafo che chi ti paga? come quelli che salgono sul bus senza biglietto nell'ora di punta... che tanto il controllore non passa> È lo stesso motivo per cui il> software libero non si fa pubblicità: ? Canonical non fa promozione? RedHat?> lo scopo è> attirare professionisti (disposti a pagare per> l'installazione e l'assistenza) o sviluppatori> (che miglioreranno il programma); la pubblicità,> invece, attira solo gli utonti, che non daranno> nessun contributo utile: quindi, sono soldi> buttati.no la promozione serve a farti sapere che esiste RedHatMeXRe: Quoto in toto
Premetto che non ho letto l'articolo ma quoto in pieno il titolo.L'industria musicale campa sulle singole riproduzioni vendute, sia esse vengano vendute su un CD che trasmesse per radio o suonate in un bar o allo stadio).In termini economici campa sulla quantità e non sulla qualità: e non a caso da oltre un trentennio il livello qualitativo della musica si è abbassato per poter vendere prodotti (non sono più opere d'arte ma prodotti industriali come i formaggini) alle (amplissime) fascie meno colte musicalmente.Si è arrivati al punto che nel cosiddetto 'POP' ormai conta più il deretano (e come lo si agita) che non la canzone. Non solo quindi l'industria non serve più alla musica ma le ha fatto anche un danno irreparabile.Meglio dunque che l'industria musicale muoia ... la musica non potrà che guadagnarci.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 04 maggio 2010 13.57-----------------------------------------------------------James KirkRe: Quoto in toto
- Scritto da: James Kirk> Premetto che non ho letto l'articolo ma quoto in> pieno il> titolo.ok, qui stiamo discutendo dell'articolo non del titolo... prendi tempo e leggitelo> L'industria musicale campa sulle singole> riproduzioni vendute, sia esse vengano vendute su> un CD che trasmesse per radio o suonate in un bar> o allo> stadio).dipende dal contratto artistico stipulato.> In termini economici campa sulla quantità e non> sulla qualità: come ogni industria, la qualitá costa, a chi "vende" interessa trovare la qualitá "minima" per poter vendere tanto... lo fanno tutte le aziende.> e non a caso da oltre un> trentennio il livello qualitativo della musica si> è abbassato per poter vendere prodotti (non sono> più opere d'arte ma prodotti industriali come i> formaggini) alle (amplissime) fascie meno colte> musicalmente.perché come ti dicevo sopra la qualitá costa, la gente non compra, le aziende vogliono aumentare i margini di guadagno, riducendo ai minimi termini la qualitá> Si è arrivati al punto che nel cosiddetto 'POP'> ormai conta più il deretano (e come lo si agita)> che non la canzone.perché piú il video é "estremo" piú passa in TV piú racimola soldi, piú 14 enni XXXXXXXX andranno al concerto, visto che nessuno ormai si sogna di vendergli MUSICA, vendono IMMAGINE> Non solo quindi l'industria non serve più alla> musica ma le ha fatto anche un danno> irreparabile.l'industria segue i soldi, alla musica fa male che nessuna la compra, ergo l'industria vende altro> Meglio dunque che l'industria musicale muoia ...> la musica non potrà che> guadagnarci.é piú facile che muoia la musica e non l'industria, loro sanno sempre come caverselaMeXRe: Quoto in toto
> é piú facile che muoia la musica e non> l'industria, loro sanno sempre come> caverselaCome non quotarti, purtroppo... :'(pippORe: Quoto in toto
- Scritto da: MeX> perché come ti dicevo sopra la qualitá costa, la> gente non compra, le aziende vogliono aumentare i> margini di guadagno, riducendo ai minimi termini> la> qualitá> > > Si è arrivati al punto che nel cosiddetto 'POP'> > ormai conta più il deretano (e come lo si agita)> > che non la canzone.> > perché piú il video é "estremo" piú passa in TV> piú racimola soldi, piú 14 enni XXXXXXXX andranno> al concerto, visto che nessuno ormai si sogna di> vendergli MUSICA, vendono> IMMAGINE> Si ma a questo punto non si parla più di arte ma di prodotto industriale e non ha più senso parlare di Diritto d'Autore.E se ben ricordo i Diritti d'Autore nascono a metà dell'800 per tutelare gli artisti, al fine di evitare che geni come Mozart e Beethoven morissero in miseria... non per pagare la parrucchiera da 2000$ a Briteny o ad altri cantantucoli mediocri.James KirkRe: Quoto in toto
> é piú facile che muoia la musica e non> l'industria, loro sanno sempre come> caverselaAssurdo: la musica esiste da quando esiste l'umanità, e tutte le culture (anche le più primitive) hanno i loro strumenti; la musica è esistita ben prima dell'industria, e continuerà ad esistere anche dopo. Solo, tornerà ad essere un'arte, e non una merce.La musica non può morire, l'industria musicale sì.angrosVecchio relitto
industria musicale come un vecchio relitto superato dal tempo ASSOLUTAMENTE D'ACCORDOPirataRe: Vecchio relitto
- Scritto da: Pirata> industria musicale come un vecchio relitto> superato dal> tempo > ... e dove nella Baia dei Pirati è affondato ...nOraGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiAlessandro Del Rosso 03 05 2010
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