Se stai arredando casa e sei alla ricerca di uno specchio nerd da piazzare in bella vista sulla parete, Paint Mirror è ciò che cerchi. Le dimensioni sono pari a 120 centimetri in altezza, 80 centimetri in larghezza e poco più di 3 centimetri per lo spessore. La struttura è realizzata in legno e la superficie riflettente copre circa 61×55 centimetri.
Uno specchio nerd molto costoso: Paint Mirror
A occupare il resto dell’area è proprio l’interfaccia del celebre software Microsoft, nella sua versione originale, quella vista ormai tre decenni fa sul sistema operativo Windows 95, con il risultato visibile qui sotto. Lo propone lo store Drought, al prezzo di 395 dollari. Non è esattamente economico, ma non abbiamo ancora scritto che alla spesa vanno aggiunti fino ad altri 310 dollari per la spedizione. Insomma, un capriccio non adatto a tutti i portafogli.
Non fatichiamo a immaginare che, chi ha un po’ di dimestichezza con il fai-da-te, possa realizzarne un’alternativa low cost senza troppe difficoltà.
40 anni e non sentirli: Paint non muore mai
Il fatto che qualcuno abbia pensato di rendere l’interfaccia di Paint un complemento d’arredo la dice lunga su quanto il software sia entrato nell’immaginario come identificativo di un’era ben precisa. Non a caso è stata scelta la versione per Windows 95.
Tra coloro che all’epoca erano già anagraficamente abili a smanettare su un PC (compreso il sottoscritto), tutti hanno speso qualche ora in compagnia dei suoi strumenti rudimentali per il disegno. Nonostante i successori l’abbiano superato in termini di completezza e versatilità, la sua popolarità è tale da aver provocato un vero e proprio coro di proteste quando il gruppo di Redmond ha annunciato l’intenzione di abbandonarlo, spingendo prima a un dietrofront e poi addirittura a un restyling, arrivando infine all’integrazione dell’intelligenza artificiale.
La release originale di Paint risale addirittura al lontano 1985, ai tempi di Windows 1.0. In precedenza era chiamato Paintbrush.