Basta un avvenimento che sembra tratto direttamente dai migliori stereotipi sulla burocrazia del Belpaese per mettere in mostra le “magnifiche sorti e progressive” della italica PEC. È interessante analizzare il debutto “ufficiale” della Posta Elettronica Certificata nei nostri Concorsi Pubblici dopo l’emissione della Circolare del Ministro Brunetta del mese scorso che ne caldeggiava l’utilizzo.
Il 18 ottobre appare sul sito della Federazione Radio Televisioni questo annuncio : “Nel corso di un incontro tenutosi nei giorni scorsi a Roma presso gli Uffici del Dipartimento alle comunicazioni del Ministero dello sviluppo economico, la Federazione Radio Televisioni ha informato i responsabili degli Uffici preposti sulle problematiche riscontrate da numerose emittenti televisive locali associate relative all’invio delle domande per l’attribuzione dell’LCN, attraverso la casella di posta elettronica certificata (PEC). Infatti, in taluni casi, le aziende hanno ricevuto un avviso di mancata ricezione anche a distanza di giorni dall’invio mentre in altri la trasmissione delle domande è stata rifiutata ed è tornata indietro con apposito avviso. Il Dipartimento ha assicurato che tutte le problematiche causate dall’insufficiente capienza della Casella di Posta Elettronica certificata sono in via di soluzione. Lo stesso Dipartimento consiglia però alle emittenti che abbiano avuto i suddetti problemi nell’invio delle domande con la posta elettronica certificata, di spedire, al più presto, per via postale all’Amministrazione la copia cartacea della tabella contenente i dati di trasmissione (prima trasmissione nel caso di più invii) con particolare riferimento alla data di invio. Tale data sarà infatti presa a riferimento dal Dipartimento ai fini dell’adempimento”.
Per i non addetti ai lavori, si tratta della gara pubblica relativa all’attribuzione della numerazione automatica dei canali ( LCN ) ai sensi della Delibera n. 366/10/Cons dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni del 4 agosto 2010 recante “Piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre, in chiaro e a pagamento, modalità di attribuzione dei numeri ai fornitori di servizi di media audiovisivi autorizzati alla diffusione di contenuti audiovisivi in tecnica digitale terrestre e relative condizioni di utilizzo”. Nel Bando di Gara presente sul sito del Ministero si precisa che “In alternativa (all’uso del cartaceo, ndr), entro la medesima data (la domanda) deve pervenire tramite la posta elettronica certificata (PEC) al seguente indirizzo: com.scer.div3@pec.sviluppoeconomico.gov.it . Saranno escluse dalla procedura le domande pervenute oltre il termine previsto: il recapito delle domande rimane a totale rischio del partecipante”.
Due cose sembravano chiare dal Bando di gara: che l’uso della Posta elettronica certificata era ammesso e che le domande pervenute oltre il termine previsto erano da considerarsi escluse in quanto il recapito delle domande rimaneva a totale rischio del partecipante. Orbene secondo la Federazione Radio Televisiva quindi “Il Dipartimento ha assicurato che tutte le problematiche causate dall’insufficiente capienza della casella di posta elettronica certificata sono in via di soluzione”. L’insufficiente capienza della casella di posta elettronica? Quale era la capacità della casella di posta elettronica del Ministero? Le emittenti televisive locali associate alla federazione sono 100, come appare dalla pagine di presentazione della federazione delle radio televisioni: anche volendo ammettere che altre aziende abbiano presentato la domanda, non sembra che il numero di domande sia tale da poter creare problemi alla email del Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento delle Comunicazioni al punto che “le aziende hanno ricevuto un avviso di mancata ricezione anche a distanza di giorni dall’invio mentre in altri la trasmissione delle domande è stata rifiutata ed è tornata indietro con apposito avviso”.
Va ricordato che la richiesta di numerazioni configura un concorso pubblico. Il Ministro Brunetta qualche giorno fa si è premurato di emettere la Circolare 3 settembre 2010 n. 12 Procedure concorsuali ed informatizzazione. Modalità di presentazione della domanda di ammissione ai concorsi pubblici indetti dalle amministrazioni. Chiarimenti e criteri interpretativi sull’utilizzo della PEC nella quale si chiarisce che “L’articolo 4 del DPR 487/1994 dispone che la domanda di concorso deve essere presentata direttamente o a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. L’articolo 4 del DPR 11 febbraio 2005, n. 68, recante disposizioni per l’utilizzo della posta elettronica certificata, prevede che l’invio di messaggi con detto strumento è valido agli effetti di legge”.
La stessa Circolare si incarica di stabilire con certezza che, per quanto riguarda la prova della data di spedizione, si devono rispettare i seguenti criteri: “Come noto, il bando di concorso fissa un termine entro il quale la domanda di concorso deve essere spedita (30 giorni dalla data di pubblicazione del bando in G.U.). Il rispetto del termine è condizione essenziale per la regolare presentazione della domanda di concorso. Ne deriva la necessità di avere la possibilità di verificare inequivocabilmente il rispetto del predetto termine.
La previsione dell’articolo 4 del DPR 487/1994, secondo cui la data di spedizione è comprovata dal timbro e dalla data dell’ufficio postale accettante, è salvaguardata anche con la trasmissione tramite posta elettronica certificata in quanto l’articolo 16-bis, comma 6, della legge 2/2009, stabilisce che ogni amministrazione pubblica utilizza la posta elettronica certificata con tecnologie che certifichino data e ora dell’invio e della ricezione delle comunicazioni e l’integrità del contenuto delle stesse, anche al fine di avere la garanzia della coerenza tra quanto inviato dal mittente e quanto ricevuto dal destinatario”.
Concludendo poi lo stesso articolo con un “aulico”: “Al riguardo si sottolineano i pregi della posta elettronica certificata in relazione alle garanzie di qualità, tracciabilità e sicurezza che può offrire, laddove i processi di gestione cartacea dei documenti sono, invece, caratterizzati da eccessiva onerosità, difficoltà di condivisione e archiviazione, mancanza di trasparenza, tempi di ricerca elevati, facilità di errori, smarrimenti ed altre inefficienze”. E per fortuna che si sottolineano “i pregi della posta elettronica certificata in relazione alle garanzie di qualità, tracciabilità e sicurezza che può offrire”.
Evidentemente al Dipartimento delle Comunicazioni devono non averla pensata in questo modo visto che, stando sempre a quanto affermato nel Comunicato Stampa della Federazione Radio Televisioni, lo stesso Dipartimento, una volta preso atto del fatto che “le aziende hanno ricevuto un avviso di mancata ricezione anche a distanza di giorni dall’invio mentre in altri la trasmissione delle domande è stata rifiutata ed è tornata indietro con apposito avviso” ha pensato bene di “rifugiarsi” nella più comoda “carta”. Ma i termini per la presentazione delle domande sono scaduti, come si fa a consigliare i partecipanti a ricorrere al servizio postale, pena la decadenza, quando il Bando di Gara aveva chiarito che il termine di scadenza “a rischio e pericolo dei partecipanti” era l’8 ottobre?
E se insorgono questioni tra chi ha rispettato il termine e chi no?
Fulvio Sarzana di S.Ippolito
www.fulviosarzana.it
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Addio openoffice
Prevedo che questo software farà una fine ignobile per colpa dell'idiozia dell'oracolo dei databese....SgabbioRe: Addio openoffice
Mi associo alla previsione.advangeRe: Addio openoffice
- Scritto da: advange> Mi associo alla previsione.Io, anzi, glielo auguro.FWIW, io sono già passato armi e bagagli a LibO.Not Suitable For AppleRe: Addio openoffice
Idem.Anche se il nome, mi dispiace dirlo, non "suona" per nulla.doc allegato velenosoRe: Addio openoffice
- Scritto da: Sgabbio> Prevedo che questo software farà una fine> ignobile per colpa dell'idiozia dell'oracolo dei> databese....Ma figuriamoci. I fork "etici" di OOo sono sempre esistiti, e OOo e derivati sono sempre stati in costante crescita. Basti pensare che praticamente tutte le distribuzioni Linux non montano OOo ma Go-oo, e nessuno si è mai scandalizzato o ha suonato le campane a morto.E' una possibilità di scelta in più che ha l'utente.SalutiVITRIOLVITRIOLRe: Addio openoffice
Quelli non sono fork ma una forma diversa di ridirstribuzione qui si parla di fork vero e proprio, ossia ogni progetto per la propria strada, mentre go-oo è sempre basato su OO la differenza sostanziale inoltre è che questo fork porta via ad oracle sviluppatori molto importanti e con una lunga esperienza di sviluppo di OO, in un prodotto concorrente e fuori dalle grinfie di OracleRegur MortisRe: Addio openoffice
- Scritto da: Regur Mortis> Quelli non sono fork ma una forma diversa di> ridirstribuzione qui si parla di fork vero e> proprioAttualmente LibO è quasi al 100% Go-oo, che a sua volta è OOo per oltre il 90%. La maggior parte dei coordinatori per lo sviluppo di LibO sono le stesse persone Novell di Go-oo.Questo è lo stato attuale, poi vedremo in futuro come evolverà la cosa.Per ora la differenza è quasi meramente etica e di indipendenza, perché The Document Foundation non fa capo a nessuna azienda, né Oracle, né Novell, né nessun altro.SalutiVITRIOLVITRIOLRe: Addio openoffice
Forse non ti rendi conto che muore proprio un capo saldo dei software opensource per tutti come openoffice, senza grossi finanziamenti lo sviluppo sarà lento...SgabbioRe: Addio openoffice
- Scritto da: Sgabbio> Forse non ti rendi conto che muore proprio un> capo saldo dei software opensource per tutti come> openoffice, senza grossi finanziamenti lo> sviluppo sarà> lento...Ma chi dice che muore? Io non vedo nessun segnale di questo, e Oracle ha appena dichiarato esplicitamente l'esatto contrario:http://www.oracle.com/us/corporate/press/177158Che poi ci siano contrasti con TDF mi pare anche abbastanza normale, sono le leggi della concorrenza.SalutiVITRIOLVITRIOLRe: Addio openoffice
> Ma figuriamoci. I fork "etici" di OOo sono sempre> esistiti, e OOo e derivati sono sempre stati in> costante crescita. Basti pensare che praticamente> tutte le distribuzioni Linux non montano OOo ma> Go-oo, e nessuno si è mai scandalizzato o ha> suonato le campane a> morto.> E' una possibilità di scelta in più che ha> l'utente.> > Saluti> VITRIOLOh mio DIO O_oE chi cavolo sapeva di Go-OO. Grazie ;DAnonymousRe: Addio openoffice
- Scritto da: VITRIOL> - Scritto da: Sgabbio> tutte le distribuzioni Linux non montano OOo ma> Go-oo,Proprio tutte? Allora è curioso che io non lo abbia mai sentito nominare...FedericoRe: Addio openoffice
- Scritto da: Federico> Allora è curioso che io non lo> abbia mai sentito> nominare...E' un problema tuo :-)C'è scritto OpenOffice anche nelle versioni Go-oo, ma non è l'OpenOffice compilato da Oracle con solo sorgenti Oracle. Sono versioni basate su ooo-build.SalutiVITRIOLVITRIOLRe: Addio openoffice
Ottimo.DovellasRe: Addio openoffice
Tanto quella porcheria di M$ office non la compriamo comunque, hai poco da dire.uno qualsiasiRe: Addio openoffice
Forse non hai capito che l'unica cosa che cambia è che viene tolto il logo oracle.Mr StallmanRe: Addio openoffice
Non verrà più incoraggiata l'installazione di estensioni non libere.FedericoRe: Addio openoffice
perchè?desyrioMa che
Si vada a fare friggere larry ellisonhttp://www.sdtimes.com/blog/post/2010/image.axd?picture=2010%2f5%2flarryellison-hd.jpgullalaRe: Ma che
ma chi? Tony Stark? :D[img]http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSCE8Vf7O0AP6zwFvVbd2u54efEerKDO_WJIOAaveEATYmOMWc&t=1&usg=__HqmtN8oALRKHFT3oaixBioWvTPM=[/img]collioneRe: Ma che
- Scritto da: collione> ma chi? Tony Stark? :D> > [img]http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSCE8Hai fatto centro e vedo che non sono l'unico a pensarlo.Secondo me dalle uscite di IronMan il personaggio Larry si è montato la testa.Ciaodevil64koffice
nel frattempo riuscirà a uscire qualche versione senza bugs di kofficebancaRe: koffice
- Scritto da: banca> nel frattempo riuscirà a uscire qualche versione> senza bugs di> kofficeIn realtà buona parte della gente quei bugs non li vede; mi spiego, sebbene non siano bug-free (anche perché l'unico software bug-free è il software formato da sole istruzioni NOP) KWord, KSpread, Krita e KPresenter hanno comunque un buon livello di stabilità; infatti la maggiornaza dei problemi si registrano su Karbon14 e Kexi, che dal passaggio alla serie 2.x finora hannno ricevuto poche attenzioni...C'è da notare anche che alcuni problemi sono indipendenti (ad exemplum koffice supporta lo standard odf, openoffice supporta una versione ampliata dello standard non ancora approvata dall ISO, cosa che causa alcune difficoltà nell'interoperabilità)Vault DwellerRe: koffice
> C'è da notare anche che alcuni problemi sono> indipendenti (ad exemplum koffice supporta lo> standard odf, openoffice supporta una versione> ampliata dello standard non ancora approvata dall> ISO, cosa che causa alcune difficoltà> nell'interoperabilità)se questo fosse vero, tanto vale creare standard ISO.pippo75Re: koffice
vero, ma non tutti possono pagare milioni in tangenti per far approvare i propri formati farlocchi alla velocità della lucecollioneRe: koffice
- Scritto da: Vault Dweller> - Scritto da: banca> > nel frattempo riuscirà a uscire qualche versione> > senza bugs di> > koffice> > In realtà buona parte della gente quei bugs non> li vede; mi spiego, sebbene non siano bug-free> (anche perché l'unico software bug-free è il> software formato da sole istruzioni NOP) KWord,> KSpread, Krita e KPresenter hanno comunque un> buon livello di stabilità; infatti la maggiornaza> dei problemi si registrano su Karbon14 e Kexi,> che dal passaggio alla serie 2.x finora hannno> ricevuto poche> attenzioni...> > C'è da notare anche che alcuni problemi sono> indipendenti (ad exemplum koffice supporta lo> standard odf, openoffice supporta una versione> ampliata dello standard non ancora approvata dall> ISO, cosa che causa alcune difficoltà> nell'interoperabilità)Ho provato krita nell'ultima versione proprio in settimana e l'ho giudicato un colabrodo quando mi ha permesso di disegnare oltre la selezione.andyRe: koffice
Fallirà anche Koffice come tutti i progetti opensource.DovellasRe: koffice
Nessun progetto open è fallito, al massimo si è fermato.I progetti closed, invece, falliscono eccome (pensa a Bob)uno qualsiasiRe: koffice
- Scritto da: uno qualsiasi> Nessun progetto open è fallito, al massimo si è> fermato.> > I progetti closed, invece, falliscono eccome> (pensa a Bob)Non dimenticarti di microsoft Vista....attonitoRe: koffice
odore di troll....01234Re: koffice
Ahahahahah!Zio CavalloRe: koffice
- Scritto da: banca> nel frattempo riuscirà a uscire qualche versione> senza bugs di> kofficekoffice è un ottimo software... se usi KDE. Davvero. Altrimenti è terrificante. Davvero.Federicosviluppo
mah, scusate ma sono un principiante. Il problema potrebbe essere meno complicato come si presenta. Esiste già Koffice (per linux) che non brilla certo per capacità. Gli sviluppatori di Libreoffice potrebbero buttarsi su Koffice e svilupaprlo meglio (partendo da un prodotto esistente).Questo butterebbe Oracle fuori da Linux. E dopodichè potrebbero farne uno per Windows.No?Che senso ha mettersi a fare una cosa dall'inizio (LibreOffice) quando invece c'è già qualcosa di esistente e di più libero?Vi prego niente insulti (come risposta)lukkerRe: sviluppo
- Scritto da: lukker> Che senso ha mettersi a fare una cosa dall'inizio> (LibreOffice) quando invece c'è già qualcosa di> esistente e di più> libero?Fare un fork non vuol dire riscrivere ex novo: libreOffice partirà dall'ultima versione di OOo e da lì può continuare per i fatti suoiluisitoRe: sviluppo
Ma infatti: gli sviluppatori lasceranno OO.org e si sposteranno su LibreOffice (ecco: il nome fa schifo!), lasciando Oracle con un progetto zombie.E poi arriva Google a sponsorizzare... :Pmt07Re: sviluppo
- Scritto da: mt07> Ma infatti: gli sviluppatori lasceranno OO.org e> si sposteranno su LibreOffice (ecco: il nome fa> schifo!), lasciando Oracle con un progetto> zombie.> > E poi arriva Google a sponsorizzare... :Pspero che li sponsorizzi con l'obiettivo di velocizzare l'applicazione, uno dei problemi più grossi di openofficepinco pallinoRe: sviluppo
- Scritto da: mt07> Ma infatti: gli sviluppatori lasceranno OO.org e> si sposteranno su LibreOffice (ecco: il nome fa> schifo!), lasciando Oracle con un progetto> zombie.> > E poi arriva Google a sponsorizzare... :Pmhmhm.. non saprei: google ha già il suo "office" google docsPolpolhallenRe: sviluppo
La cosa è più semplice.TDF non ha bisogno di riscrivere nulla da zero. OpenOffice.org è sotto due licenze, quella SUN e quella GNU LGPL. Data la seconda Oracle non ha nessuna possibilità di impedire a TDF di fare un altro OpenOffice.org. L'unica cosa che è "solo" di SUN/Oracle è il nome: "OpenOffice.org".Il codice di LibreOffice è riga a riga il codice di OpenOffice.org.Perciò non si ripartirebbe da capo, ma da dove si è arrivati fino ad ora.Non è il primo fork di OpenOffice.org: gli utenti Mac per tanto tempo sono stati ad oscillare tra OpenOffice.org e NeoOffice, suo fork più avanzato in ambito mac. Poi in OpenOffice.org hanno capito ed hanno riassorbito il fork di fatto facendo quello che NeoOffice aveva già fatto seppur in modo ibrido.Il punto è che si è speso tanto in energie per far conoscere il nome OpenOffice.org ed il tuo intervento conferma che anche solo cambiare il nome senza cambiare nulla può disorientare e scoraggiare l'installazione dello stesso prodotto.D'altronde però regalare tempo ed energie per un progetto libero in cui il fondatore dice "O si fa come dico io o andatevene" non è molto invitante per un progetto OpenSource.Ora bisogna vedere cosa fanno gli altri, IBM e RedHat in primis. Se supportano LibreOffice, questo ha buone chance di decollare, ma se alla lunga non soppianta completamente OpenOffice.org, lasciando rinsecchire il ramo Oracle, significa che si andrà alla battaglia contro MS Office divisi: già era difficile uniti, divisi non ti dico i salti di gioia di Ballmer.KOffice è carino, ma ha bisogno ancora di sviluppo, soprattutto nelle versioni Windows e MacOS. Che vuol dire il 98% del mondo la fuori.SkywalkerRe: sviluppo
>>Esiste già Koffice (per linux) che non brilla certo per capacità. Gli sviluppatori di Libreoffice potrebbero buttarsi su Koffice e svilupaprlo meglio (partendo da un prodotto esistente). <>Ora bisogna vedere cosa fanno gli altri, IBM e RedHat in primis.< SatHackRe: sviluppo
> Ora bisogna vedere cosa fanno gli altri, IBM e> RedHat in primis. IBM (imho) resterà con Oracle, perché non ha nessun interesse a farle concorrenza, anzi, ha tutto l'interesse a (cercare di) imporre un certo modello, colpendo MS (e il suo Office), piuttosto che farsi la guerra in casa. Significativa è per me la collaborazione con Oracle su Java. Se non mi sbaglio, già qualche giorno fa era venuto fuori un articolo dove si parlava di integrare la JVM di IBM con quella Oracle: dubito seguiranno una strada diversa con OOo.pippuzRe: sviluppo
- Scritto da: lukker> mah, scusate ma sono un principiante. Appunto si vede. Studia.> Esiste già Koffice (per linux) che non brilla> certo per capacità. Koffice è per KDE dunque solo per UNO dei tanti DE di Linux. e non dite "ma a me va anche su Gnome" perchè certo si tira dietro le dipendenze di 3/4 di KDE e poi va anche su Gnome... ca*ata.per meRe: sviluppo
- Scritto da: per me> - Scritto da: lukker> > mah, scusate ma sono un principiante. > > Appunto si vede. Studia.> L'ha detto che è un principiante, lo sei stato anche tu che dall'alto della tua conoscenza spari le tue sentenze a destra e a manca per il forum.Fai il login o RegistratiRe: sviluppo
- Scritto da: per me> - Scritto da: lukker> > mah, scusate ma sono un principiante. > > Appunto si vede. Studia.> L'ha detto che è un principiante, lo sei stato anche tu che dall'alto della tua conoscenza spari le tue sentenze a destra e a manca per il forum.Fai il login o Registratibye bye OO
è stato bello finché è durato .GaussOracle, mossa sbagliata.
Ha pure ragione, stare in entrambi i progetti, in perfetta concorrenza, è un conflitto di interessi bello e buono.Ma dichiarare guerra in questo modo, non porta altro che alla morte di OpenOffice e al rinforzo di LibreOffice.Mossa sbagliatissima.AndreabontRe: Oracle, mossa sbagliata.
Non preoccuparti poi fallirà anche LibreOffice.DovellasRe: Oracle, mossa sbagliata.
E allora gli cambieremo nome di nuovo, che problema c'è?uno qualsiasiRe: Oracle, mossa sbagliata.
ma sparisciluiRe: Oracle, mossa sbagliata.
Tutto questo sembra essere molto importante per te. Non voglio farti crollare il mondo addosso. Hai ragione, LibreOffice sparirà, GNU/Linux verrà messo al bando e Stallman ha il cancro al colon. Dormi sonni tranquilli.FedericoRe: Oracle, mossa sbagliata.
- Scritto da: Andreabont> Ha pure ragione, stare in entrambi i progetti, in> perfetta concorrenza, è un conflitto di interessi> bello e> buono.Non consideravo LibreOffice come un progetto, ma come una pura provocazione per convincere Oracle a cambiare linea. Anche se è evidente che non hanno mai capito niente di Open Source e Software Libero, nessuno pensava che la dirigenza di Oracle fosse formata da un branco di XXXXXXXXX. Sembrava un'ipotesi irragionevole.> Ma dichiarare guerra in questo modo, non porta> altro che alla morte di OpenOffice e al rinforzo> di> LibreOffice.> > Mossa sbagliatissima.Infatti, riguardo alla dirigenza di Oracle, ci siamo sbagliati tutti. Siamo degli ingenui. Pensare che per dirigere una multinazionale occorra essere intelligente è... è... è come pensare che uno per fare il presidente del consiglio non debba essere considerato un buffone dalla stampa di tutto il mondo. Ma quando mai? :)FedericoRe: Oracle, mossa sbagliata.
- Scritto da: Federico> - Scritto da: Andreabont> > Ha pure ragione, stare in entrambi i progetti,> in> > perfetta concorrenza, è un conflitto di> interessi> > bello e> > buono.> > Non consideravo LibreOffice come un progetto, ma> come una pura provocazione per convincere Oracle> a cambiare linea. Anche se è evidente che non> hanno mai capito niente di Open Source e Software> Libero, nessuno pensava che la dirigenza di> Oracle fosse formata da un branco di XXXXXXXXX.> Sembrava un'ipotesi> irragionevole.> > > > Ma dichiarare guerra in questo modo, non porta> > altro che alla morte di OpenOffice e al rinforzo> > di> > LibreOffice.> > > > Mossa sbagliatissima.> > Infatti, riguardo alla dirigenza di Oracle, ci> siamo sbagliati tutti. Siamo degli ingenui.> Pensare che per dirigere una multinazionale> occorra essere intelligente è... è... è come> pensare che uno per fare il presidente del> consiglio non debba essere considerato un buffone> dalla stampa di tutto il mondo. Ma quando mai?> :)Oracle ha preso Sun pensando di farla diventare come Microsoft e Apple... ed ora Oracle sta passando (è passata) nella top 3 dei cattivoni dell'informatica:1) Apple2) Microsoft3) Oracleper meRe: Oracle, mossa sbagliata.
- Scritto da: Federico> - Scritto da: Andreabont> > Ha pure ragione, stare in entrambi i progetti,> in> > perfetta concorrenza, è un conflitto di> interessi> > bello e> > buono.> > Non consideravo LibreOffice come un progetto, ma> come una pura provocazione per convincere Oracle> a cambiare linea. Anche se è evidente che non> hanno mai capito niente di Open Source e Software> Libero, nessuno pensava che la dirigenza di> Oracle fosse formata da un branco di XXXXXXXXX.I furbi stanno tutti su PI!!! (rotfl)(rotfl)(rotfl)(rotfl)pippuzOO R.I.P.
Ecco la solita fine dei progetti opensource, poi c'è qualcuno che si chiede come mai il mondo intero si tiene stretto Ms Office.DovellasRe: OO R.I.P.
Va che tutto l'universo crea il nuovo dala distruzione del vecchio!E comunque la risposta alla domanda di 'qualcuno' è agghiacciante, tragica e triste.SatHackRe: OO R.I.P.
in realtà è il contrario software open spesso vengono portati avanti per passione e avendo un grande numero di volontari c'è sempre qualcuno che ci sviluppa, Office di microsoft è fatto solo per vendere, se non vende stai tranquillo che smetteranno qualsiasi tipo di supporto lo hanno già fatto per altri prodotti vedi picture it che hanno interrotto la produzione dopo la scesa in campo id adobe nel settore photo editing per dilettanti.Regur MortisRe: OO R.I.P.
Fino a prova contraria il software proprietario serve solo ad occupare inutilmente dello spazio sul disco rigido.GParted è stato inventato apposta per questo: fare spazio a Linux :)Mr StallmanRe: OO R.I.P.
eheheh...Ma infatti, il vero ed unico problema dell'open source è questo:[img]http://img842.imageshack.us/img842/1867/11x.png[/img]Altrimenti scommetto che anche OpenOffice sarebbe già usato dalla maggioranza delle persone.E non ci si pensa, ma anche l'aspetto grafico fa la sua grande differenza. OpenOffice fa XXXXXX da questo punto di vista.qualcunoRe: OO R.I.P.
- Scritto da: qualcuno> E non ci si pensa, ma anche l'aspetto grafico fa> la sua grande differenza. OpenOffice fa XXXXXX da> questo punto di> vista.Come dovrebbe essere l'aspetto grafico di OOo per non fare XXXXXX? Non essendo un videogioco ma un programma di produttività, ha un'area di lavoro, dei menu, delle toolbar, delle finestre flottanti e agganciabili ecc. come quasi tutti gli altri programmi.E' anche molto rispettoso del tema del sistema operativo, che sia su Win, Linux o Mac.Dovrebbe usare una imitazione di Ribbon? Per essere bello i controlli dovrebbero occupare metà schermo? Boh...SalutiVITRIOLVITRIOLRe: OO R.I.P.
Open Office è già usato dalla maggior parte delle persone.Solo che la maggior parte degli utenti di Open Office non sanno cos'hanno nel PC!vacRe: OO R.I.P.
non ho capito la vignetta.ephestioneRe: OO R.I.P.
> GParted è stato inventato apposta per questo:> fare spazio a Linux> :)fdisk per ripristinare le cose :)pippo75Re: OO R.I.P.
sempre che vada tutto bene :-P01234Re: OO R.I.P.
ma ti pagano? :-D01234Re: OO R.I.P.
- Scritto da: Dovellas> Ecco la solita fine dei progetti opensource, poi> c'è qualcuno che si chiede come mai il mondo> intero si tiene stretto Ms> Office.Veramente penso che il forking sia - casomai - il punto di forza che fa nascere progetti sempre migliori. Gli esempi che si possono fare sono talmente noti che mi imbarazzo a citarli: Ubuntu, Firefox...FedericoRe: OO R.I.P.
- Scritto da: Dovellas> Ecco la solita fine dei progetti opensource, poi> c'è qualcuno che si chiede come mai il mondo> intero si tiene stretto Ms> Office.Veramente qui da me, alla vista del prezzo dell'upgrade dalla versione paleolitica che avevamo, Office è stato buttato con un bel calcione dalla finestra.Mr. XRe: OO R.I.P.
AHAHAHAHAHAHAAHMarshoccasione persa
...per Oracle.Adesso sarà tutto più difficileIl SolitoOpenoffice a pagamento
Se dovesse diventare a pagamento, quante sareste disposti a spendere per ogni major-release ?pippo75Re: Openoffice a pagamento
- Scritto da: pippo75> Se dovesse diventare a pagamento, quante sareste> disposti a spendere per ogni major-release> ?A sto punto, passo a MS Office.AnonymousRe: Openoffice a pagamento
- Scritto da: Anonymous> - Scritto da: pippo75> > Se dovesse diventare a pagamento, quante sareste> > disposti a spendere per ogni major-release> > ?> > A sto punto, passo a MS Office.... che è gratis pure quello :DPlease no more....Re: Openoffice a pagamento
C'è poco da scegliere, StarOffice (ora OracleOffice) gia si paga, quindi nel caso openoffice semplicemente scomparirebbe. Questo è il listino:https://shop.oracle.com/pls/ostore/product?p1=oracleoffice&sc=ocom_openofficeComunque per OO.o 80 è il massimo che sono disposto a cacciare (ovviamente se incluso nel prezzo c'è anche il supporto)Personalmente auspico una situazione tipo Red-Hat/CentOS (OO.o/LibreO) ma non so se sarebbe applicabile ad una suite officeluisitoRe: Openoffice a pagamento
- Scritto da: pippo75> Se dovesse diventare a pagamento, quante sareste> disposti a spendere per ogni major-release> ?Se dovesse diventare a pagamento e se qualcosa di misterioso impedisse lo sviluppo di derivate dalla versione libera, intendi dire?rerereRe: Openoffice a pagamento
Ma che domanda è? Nel momento in cui nasce un fork libero, che razza di malattia mentale potrebbe mai spingermi a comprare open office?FedericoRe: Openoffice a pagamento
- Scritto da: Federico> Ma che domanda è? Nel momento in cui nasce un> fork libero, che razza di malattia mentale> potrebbe mai spingermi a comprare open> office?MSOffice? Non è sufficente come malattia :-DO altrimenti prelevi la versione piratata come fa il 90% di chi usa prodotti MS.FragyRe: Openoffice a pagamento
- Scritto da: Fragy> O altrimenti prelevi la versione piratata come fa> il 90% di chi usa prodotti MS.Solo il 90%? Non credevo che fossero cosi' pochi.panda rossaRe: Openoffice a pagamento
- Scritto da: Federico> Ma che domanda è? Nel momento in cui nasce un> fork libero, che razza di malattia mentale> potrebbe mai spingermi a comprare open> office?malattia mentale, fammi pensare................................. diciamo: finanziare lo sviluppo open.tuttosommato scroccare è meglio :)pippo75Re: Openoffice a pagamento
- Scritto da: pippo75> Se dovesse diventare a pagamento, quante sareste> disposti a spendere per ogni major-release> ?Non meno del triplo di quello che spendo attualmente.panda rossaRe: Openoffice a pagamento
3 x 0 = 0:DRatatouilleRe: Openoffice a pagamento
- Scritto da: pippo75> Se dovesse diventare a pagamento, quante sareste> disposti a spendere per ogni major-release> ?Se proprio mi servisse lo scaricherei dal torrent come se mai malauguratamente mi dovesse servire MS Office farei lo stesso, per poi cancellarlo a tempo t_miserve + 1per il momento mi basta google docs.per meA parte le fesserie da "winari"
Oracle porterà avanti lo sviluppo di OpenOffice, rendendolo un software ancora migliore. E lo farà che ai winari ed ai "puristi" piaccia o no.Qualche mese fa si parlava della fine di MySql, mentre ora siamo alla prima release targata realmente "Oracle". Fra i risultati, quello che spicca maggiormente: adozione di InnoDB e performances migliorate del 300%.E meno male che MySQL era un progetto ormai morto.Java? Ma guardate che la causa contro google l'aveva avviata SUN, non Oracle. Forse Oracle ha fatto quello che avrebbe fatto qualsiasi altra azienda al suo posto?OpenOffice, attuale RC: OpenOffice.org 3.3.0 RC1 features an updated, easier to use, Extension Manager user interface (UI) and a number of improvements to Calc spreadsheets, such as increasing the number of rows supported from 65,536 to 1,048,576 . Improvements to document security include updates to the save file with password function that allows users to add an additional password to protect a document from being edited. Other changes include coloured individual spreadsheet tabs, PDF export updates that allow users to optional embed the standard 14 PDF fonts, a restructuring of the print system and a thesaurus available in context menus. Various changes have also been included from the Renaissance Project, part of the User Experience Project (UX) at OpenOffice.org, which has been refining the Impress user interface. Non mi pare affatto disinteresse di Oracle.LibreOffice è un progetto che ha come partner Google, forse nessuno ha notato un certo astio fra Oracle e Google negli ultmi mesi?Se di vero Fork si tratta, LibreOffice andrà per la sua strada, magari sarà migliore di OO e Office assieme, magari no.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 21 ottobre 2010 01.16-----------------------------------------------------------UbuntoRe: A parte le fesserie da "winari"
- Scritto da: Ubunto> Oracle porterà avanti lo sviluppo di OpenOffice,> rendendolo un software ancora migliore. E lo farà> che ai winari ed ai "puristi" piaccia o> no.Io non credo, ma sia confermare sia smentire la tua ipotesi sarebbe solo un'elucubrazione mentale. Qualcuno si è mai preoccupato di sapere se Star Office fosse davvero migliore di OOo? No. A nessuno è mai importato un fico secco di provare Star Office, perchè tanto esisteva un ottimo progetto libero che condivideva la stessa base. Con buona pace dei milioni che la Sun sprecava nello sviluppo di un progetto non libero. Oggi, con la scissione di LibreOffice da OpenOffice, avverrà la stessa identica cosa.FedericoRe: A parte le fesserie da "winari"
la piccola differenza è Star Office non lo conosce nessuno... OpenOffice sì... se migliora, mantiene pieno supporto allo standard ODF e costa una frazione di Microsoft Office avrà sucXXXXX, o comunque potrebbe contribuire a rendere piu' economico Office...abcbRe: A parte le fesserie da "winari"
Personalmente li ho provati entrambi, StarOffice e Openoffice: il primo sul netbook personale con sotto XP, il secondo su tutte le altre macchina, a casa ed in ufficio, sotto XP, CentOS e Ubuntu.Non ho riscontrato differenze sostanziali, a parte le specificità derivanti dal sistema operativo.Per quanto riguarda Oracle, personalmente sono assai insoddisfatto delle loro politiche commerciale, e del marasma assoluto che hanno combinato con i prodotti enterprise a seguito delle acquisizioni che anno dopo anno hanno effettuato.L'impressione è che abbiano difficoltà ad escogitare un progetto strategico omogeneo, e che il loro unico obiettivo sia fare denaro, tanto e subito, senza nemmeno tener conto degli andamenti del mercato, ché tanto si sentono in grado di farlo loro, il mercato. E nel tentativo di ottenere questo risultato sembrano prendere iniziative ostili nei confronti dei concorrenti che si rivelano dannose per i clienti, ed in ultima analisi per se stessi.Chi è curioso può ripercorrere lo sviluppo del prodotto Application Server, che richiede SOLO di riprogettare sistemi e applicazioni ad ogni nuova release.Oppure può esaminare il tentativo - secondo me fallito - di fare le scarpe a Red Hat con Unbreakable Linux, la cui sottoscrizione ha un prezzo estremamente concorrenziale... peccato sia priva di qualsiasi certificazione su hardware un po' serio, a differenza di Red Hat.O infine la policy di licensing per macchine virtuali, col costo legato esclusivamente al ferro della macchina fisica su cui girano.Non so, ho l'impressione che di OpenOffice non sapranno cosa farne, se non metterlo a listino e vedere che succede, e magari portarlo avanti - con la mano sinistra, se i migliori sviluppatori decideranno di passare a LibreOffice.ConsumatoreRe: A parte le fesserie da "winari"
- Scritto da: Ubunto> Oracle porterà avanti lo sviluppo di OpenOffice,> rendendolo un software ancora migliore. E lo farà> che ai winari ed ai "puristi" piaccia o no.D'accordo e anche con il resto del post.Qualcuno mi può spiegare perché è nato LibreOffice? La situazione non era la stessa sotto la SUN? Cos'è cambiato quando questa è passata ad Oracle? Da Oracle sono tutti cattivoni perché vogliono fare soldi e non sono puristi come Stallmann? Neanche Torvalds lo è, che i puristi passino ad Hurd (ROTFL).pippuzRe: A parte le fesserie da "winari"
- Scritto da: pippuz> - Scritto da: Ubunto> > Oracle porterà avanti lo sviluppo di OpenOffice,> > rendendolo un software ancora migliore. E lo> farà> > che ai winari ed ai "puristi" piaccia o no.> > D'accordo e anche con il resto del post.> > Qualcuno mi può spiegare perché è nato> LibreOffice? La situazione non era la stessa> sotto la SUN? Cos'è cambiato quando questa è> passata ad Oracle? Da Oracle sono tutti cattivoni> perché vogliono fare soldi e non sono puristi> come Stallmann? Neanche Torvalds lo è, che i> puristi passino ad Hurd> (ROTFL).Infatti è quello che mi domando anche io. Non che con questo intenda difendere Oracle, anzi mi auguro che Libre Office abbia una lunga strada davanti a sè.Se però questa strada dovesse richiedere il supporto economico delle aziende che hanno appoggiato il fork di OO mi auguro (sinceramente) che l'appoggio non si limiti a delle belle promesse senza un seguito concreto.UbuntoC# + mono?
Non posso usare C#/mono al posto di java?CaccolaRe: C# + mono?
Cosa c'entra con il discorso? Comunque Java è usato solo in alcuni componenti di OO e passare a C# sarebbe una follia, ora che Java è finalmente libero.QualcunoRe: C# + mono?
- Scritto da: Caccola> Non posso usare C#/mono al posto di java?come dire: anziché fustigarmi le palle, posso prendele a bastonate?ma noRe: C# + mono?
- Scritto da: Caccola> Non posso usare C#/mono al posto di java?E io non posso usare c++ che c# e mono mi causano la diarrea acuta?Ubuntosto guardando con preoccupazione...
io sto guardando con un po' di preoccupazione questa situazione...Ho spalleggiato l'uso di OpenOffice dai tempi dei tempi, prima ancora che Pippo Baudo nascesse e un meteorite causasse l'estinsione dei dinosauri...Ora dopo "lunghe lotte" (mi è bastato far vedere che si poteva fare tutto e non sborsare un euro) è stato adottato in toto in vari uffici e nel lab di ingegneria...Ok, il formato odf è uno standard ISO sicuramente non ci saranno problemi di compatibilità tra le 2 suite, però ho un dubbio, al prox aggiornamento continuo con OpenOffice.org o passo a LibreOffice?Per avere la migliore continuità di sviluppo/supporto etc etc..Marco MRe: sto guardando con preoccupazione...
- Scritto da: Marco M> però ho un dubbio, al prox aggiornamento> continuo con OpenOffice.org o passo a> LibreOffice?Dove sta scritto che non potrai installarli entrambi?(Adesso c'e' un avviso che dice che se lo fai ci potrebbero essere problemi di sovrapposizione di qualcosa, ma sara' una delle prime cose che risolveranno)Io ho installato mezza dozzina di editor, anche se poi uso quasi sempre il vi. Niente mi impedisce di installare una mezza dozzina di suite, e poi usero' quella che mi pare.panda rossaRe: sto guardando con preoccupazione...
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: Marco M> > però ho un dubbio, al prox aggiornamento> > continuo con OpenOffice.org o passo a> > LibreOffice?> > Dove sta scritto che non potrai installarli> entrambi?> (Adesso c'e' un avviso che dice che se lo fai ci> potrebbero essere problemi di sovrapposizione di> qualcosa, ma sara' una delle prime cose che> risolveranno)> > Io ho installato mezza dozzina di editor, anche> se poi uso quasi sempre il vi. Niente mi> impedisce di installare una mezza dozzina di> suite, e poi usero' quella che mi> pare.Infatti. Però (c'è sempre un però) allo stato la versione per wi(n)dows non lo consente, nel senso che se si ha OpenOffice, l'installer di LibO provvede a disinstallarlo. Per il futuro è previsto di consentire la coesistenza delle due suite. Per ora chi vuole fare test, tanto vale usare una versione portable (c'è anche di LibO).OMFGRe: sto guardando con preoccupazione...
Su www.winpenpack.com trovi le versioni portatili di entrambe le suiteLordJim60Re: sto guardando con preoccupazione...
Credo che nel breve termine non ci saranno enormi differenze, per adesso LibreOffice non è ancora in versione stabile, quindi meglio OOo per ora.Quando ci sarà la stabile di LibreOffice si potranno fare valutazioni "sul campo".XilitoloRe: sto guardando con preoccupazione...
- Scritto da: Marco M> Ok, il formato odf è uno standard ISO sicuramente> non ci saranno problemi di compatibilità tra le 2> suite, però ho un dubbio, al prox aggiornamento> continuo con OpenOffice.org o passo a> LibreOffice?> > Per avere la migliore continuità di> sviluppo/supporto etc> etc..Ti conviene attendere e vedere come si sviluppa la vicenda, nulla esclude che LibreOffice possa andare avanti colmando le eventuali pecche di OpenOffice, nulla però lo garantisce. Lo stesso vale per ORACLE/OpenOffice.Personalmente non credo che Oracle lascerà cadere il progetto nel nulla e che nemmeno imporrà limitazioni alla versione gratuita. Mi pare invece che sin dall'acquisizione di SUN si sia sparso FUD a destra e a manca sui maggiori progetti che Oracle ha ereditato.In fin dei conti, ad oggi chi è che ha pagato il cambio di proprietà? OpenSolaris? Ma il rilascio di Unbreakable Linux va considerato come un "non avevamo niente di meglio da fare", oppure una chiara indicazione di rotta? Io opto per la seconda, che spiega anche il caso OpenSolaris - e in futuro Solaris (IMHO).Lo scenario migliore è che entrambi i progetti facciano i loro passi avanti, lasciando a noi la libertà di scegliere quello più adatto alle nostre esigenze.Ubuntoennesimo fallimento del mondo open
non fa in tempo ad decollare un progetto che subito lo cambiano, in generale assistiamo a continui e ripetuti fallimenti nel mondosucRe: ennesimo fallimento del mondo open
- Scritto da: suc> non fa in tempo ad decollare un progetto che> subito lo cambiano, in generale assistiamo a> continui e ripetuti fallimenti nel> mondoI fallimenti sono perchè c'è sempre chi tenta di speculare sui progetti open source. Se acquisti i diritti su un prodotto nato e cresciuto grazie all'interazione della comunità open source non puoi pretendere di fare il padre padrone senza rischiare che la comunità stessa ti mandi a quel paese. Oracle avrebbe dovuto avere un approccio più politico ed aperto alla comunità per evitare in anticipo la nascità di vedute talmente diverse da generare la creazione di un fork con il pesante interesse di TDF.Il tono della risposta del meeting è chiarificatore del loro approccio poco open.DiegoRe: ennesimo fallimento del mondo open
> Se acquisti i diritti su un prodotto nato e> cresciuto grazie all'interazione della comunità> open sourcestaroffice era opensource?pippo75Re: ennesimo fallimento del mondo open
> I fallimenti sono perchè c'è sempre chi tenta di> speculare sui progetti open source.Certo, investi milioni su un progetto, mica vorrai sperare che ti ritornino indietro, sia mai, eh. Avanti così farete solo l'interesse di MS e compagnia briscola.pippuzRe: ennesimo fallimento del mondo open
Ma Oracle geneticamente NON sono open!Come gli altri due....RoverRe: ennesimo fallimento del mondo open
Con te, assistiamo al peggiore dei fallimentiDourangoRe: ennesimo fallimento del mondo open
- Scritto da: suc> non fa in tempo ad decollare un progetto che> subito lo cambiano, in generale assistiamo a> continui e ripetuti fallimenti nel> mondoQuesto è il frutto di chi non capisce il mondo open.Vai a comprare Windows 7.ah.. se ti dovesse interessare il mondo open è in continua mutazione ed evoluzione. se non ti piace e vuoi roba stabile e vecchia, Windows 3.1 penso che lo trovi ancora in vendita in qualche fiera.per meRe: ennesimo fallimento del mondo open
Il mondo Open funziona finchè tutti sono "buoni". Il discorso molto semplice è che OO era parte di qualcosa che è stato venduto. Chi ha venduto ha guadagnato sulla vendita, mi pare ovvio. Da qualche parte i soldi devono arrivare, SEMPRE. Open (o free) sono cose che funzionano solo se l'etica di chi partecipa al progetto non prevede la necessità di mangiare O la legittima voglia di guadagnare sul proprio lavoro.Nell'ISTANTE in cui questa legittima necessità appare allora finisce qualsiasi progetto Open o free.Chiariamo: ci sarà SEMPRE una guida che può decidere a prescindere, in qualunque progetto, di farmare tutto e vendere o chiudere.Se la "comunità" è forte può aprire un progetto a sè stante, ma posso capire che Oracle dica: fate pure, ma dimettetevi da ciò che ora non è vostro.LiosandroRe: ennesimo fallimento del mondo open
D'accordissimo. C'è ancora qualcuno con del sale in zucca qui dentro. - Scritto da: Liosandro> Il mondo Open funziona finchè tutti sono "buoni".> Il discorso molto semplice è che OO era parte di> qualcosa che è stato venduto. Chi ha venduto ha> guadagnato sulla vendita, mi pare ovvio. Da> qualche parte i soldi devono arrivare, SEMPRE.> Open (o free) sono cose che funzionano solo se> l'etica di chi partecipa al progetto non prevede> la necessità di mangiare O la legittima voglia> di guadagnare sul proprio> lavoro.> > Nell'ISTANTE in cui questa legittima necessità> appare allora finisce qualsiasi progetto Open o> free.> > Chiariamo: ci sarà SEMPRE una guida che può> decidere a prescindere, in qualunque progetto, di> farmare tutto e vendere o> chiudere.> > Se la "comunità" è forte può aprire un progetto a> sè stante, ma posso capire che Oracle dica: fate> pure, ma dimettetevi da ciò che ora non è> vostro.pippuzRe: ennesimo fallimento del mondo open
- Scritto da: Liosandro> Il mondo Open funziona finchè tutti sono "buoni".> Il discorso molto semplice è che OO era parte di> qualcosa che è stato venduto. Chi ha venduto ha> guadagnato sulla vendita, mi pare ovvio.Non è così semplice: non c'è un unico autore, e il programma è sotto LGPL. Non puoi cambiare la licenza se non sono d'accordo TUTTI i coautori... e trovarli tutti non è facile. Da> qualche parte i soldi devono arrivare, SEMPRE.> Open (o free) sono cose che funzionano solo se> l'etica di chi partecipa al progetto non prevede> la necessità di mangiare O la legittima voglia> di guadagnare sul proprio> lavoro.Il motivo per cui uno sceglie di partecipare non è affar mio. Magari l'unico scopo è far perdere soldi a chi sviluppa un prodotto concorrente a pagamento... mi va benissimo (uno dei motivi per cui io sviluppo in open è questo)> > Nell'ISTANTE in cui questa legittima necessità> appare allora finisce qualsiasi progetto Open o> free.No, non finisce: si ferma, e poi riparte quando le condizioni cambiano.> > Chiariamo: ci sarà SEMPRE una guida che può> decidere a prescindere, in qualunque progetto, di> farmare tutto e vendere o> chiudere.No, non c'è: se la guida abbandona, viene rimpiazzata. È questo il punto di forza dell'open.> > Se la "comunità" è forte può aprire un progetto a> sè stante, ma posso capire che Oracle dica: fate> pure, ma dimettetevi da ciò che ora non è> vostro.Il software non è di nessuno, perchè è copiabile all'infinito.uno qualsiasiRe: ennesimo fallimento del mondo open
- Scritto da: uno qualsiasi> Non è così semplice: non c'è un unico autore, e> il programma è sotto LGPL. Non puoi cambiare la> licenza se non sono d'accordo TUTTI i coautori...> e trovarli tutti non è> facile.Tutti i sorgetti di OOo di Oracle sono sotto copyright Oracle. Sun ha sempre preteso la firma del JCA (Joint Copyright Assignment) su tutti i contributi che ha integrato nel suo prodotto.E' questo uno dei punti principali di conflitto, e uno dei motivi che hanno spinto verso la fondazione. Il problema è presente dalle origini, e aveva portato già tanto tempo fa a Go-oo.SalutiVITRIOL-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 21 ottobre 2010 15.06-----------------------------------------------------------VITRIOLRe: ennesimo fallimento del mondo open
- Scritto da: uno qualsiasi> - Scritto da: Liosandro> > Il mondo Open funziona finchè tutti sono> "buoni".> > Il discorso molto semplice è che OO era parte di> > qualcosa che è stato venduto. Chi ha venduto ha> > guadagnato sulla vendita, mi pare ovvio.> > Non è così semplice: non c'è un unico autore, e> il programma è sotto LGPL. Non puoi cambiare la> licenza se non sono d'accordo TUTTI i coautori...> e trovarli tutti non è> facile.> Forse non ho capito bene: la licenza LGPL obbliga il proprietario a chiedere il permesso a tutti i coautori per qualsiasi decisione? Da OpenOffice può derivare un fork "concorrente" con altro nome, tenendo presente la LGPL?> > Da> > qualche parte i soldi devono arrivare, SEMPRE.> > Open (o free) sono cose che funzionano solo se> > l'etica di chi partecipa al progetto non prevede> > la necessità di mangiare O la legittima voglia> > di guadagnare sul proprio> > lavoro.> > Il motivo per cui uno sceglie di partecipare non> è affar mio. Magari l'unico scopo è far perdere> soldi a chi sviluppa un prodotto concorrente a> pagamento... mi va benissimo (uno dei motivi per> cui io sviluppo in open è> questo)> E' un tuo diritto limpido. Ma lo è anche quello del proprietario di indirizzare, raccogliere e gestire il progetto come gli aggrada. Anche di guadagnarci.> > > > Nell'ISTANTE in cui questa legittima necessità> > appare allora finisce qualsiasi progetto Open o> > free.> > No, non finisce: si ferma, e poi riparte quando> le condizioni> cambiano.Nah. Se SUN/Oracle decidono di far pagare OpenOffice lo possono fare ed il progetto dal punto di vista open praticamente si ferma: quanti talebani dell'open non smetterebbero di supportare un progetto sul quale una multinazionale guadagna?> > > > > Chiariamo: ci sarà SEMPRE una guida che può> > decidere a prescindere, in qualunque progetto,> di> > farmare tutto e vendere o> > chiudere.> > No, non c'è: se la guida abbandona, viene> rimpiazzata. È questo il punto di forza> dell'open.No, se la guida è proprietaria del marchio. Almeno credo. Me lo chiarisci tu, pls?> > > > > Se la "comunità" è forte può aprire un progetto> a> > sè stante, ma posso capire che Oracle dica: fate> > pure, ma dimettetevi da ciò che ora non è> > vostro.> > Il software non è di nessuno, perchè è copiabile> all'infinito.Il fatto che una release sia copiabile non significa che il PROGETTO non sia di qualcuno. Openoffice è proprietà di Oracle.LiosandroRe: ennesimo fallimento del mondo open
Anch'io scriverei software gratis, a patto che:- abbia 3 regolari pasti al giorno- abbia un'auto che mi piace con cui muovermi fuori città- permettermi 2-3 viaggi all'anno- togliermi qualche voglia- pagare le residue rate del mutuo- accantonare circa 500 euri al mese- lavorare al max 10 ore, ma preferisco 8 ore- ovviamente sabato e domenica libero.Diversamente resto dove sono.E se mi serve un programma, se è gratis meglio, sennò lo pago. E se rientra nelle mie minime capacità me lo scrivo, e me lo tengo.Così non ho problemi di manutenzione, compatibilità, documentazione, ecc.Cosa pensi di scrivere un nuovo OO, anche se in nutrita compagnia, per far fallire MS?Mi sa che tu diventi uno scheletro e Ballmer raddoppia il suo già abbondante peso.RoverRe: ennesimo fallimento del mondo open
- Scritto da: suc> non fa in tempo ad decollare un progetto che> subito lo cambiano, in generale assistiamo a> continui e ripetuti fallimenti nel> mondoms modifica i propri "formati" xls, doc ecc. ad ogni "versione"... è la prova del fallimento del "mondo closed"???ma noRe: ennesimo fallimento del mondo open
- Scritto da: suc> non fa in tempo ad decollare un progetto che> subito lo cambiano, in generale assistiamo a> continui e ripetuti fallimenti nel> mondonon se sono completamente open, no?awwobene, sono tranquillo
Volevo postare tipo "estica... noi passiamo a libreoffice", ma ho visto che anche tutti voi la pensate cosi'.Bene, sono tranquillo. Vedo tanto buon senso negli utenti, roba che fino a 5/6 anni fa sarebbe stato impensabile.Mi sento stranamente ottimista e di buon umore, mi immagino la faccia peperonata di Suarez Potts dire "guardate che vi costringo eh, vi costringo XXXXX" e questi dell'OO.org che gli sorridono in faccia da dietro i loro ide sintonizzati sul git di libreoffice. Aaaaah, che senso di spensieratezza che mi avvolge, non lo sentite anche voi? La libertà di sviluppare codice in pace col mondo?Saluti ottimisti a tuttibugbusterRe: bene, sono tranquillo
- Scritto da: bugbuster> Volevo postare tipo "estica... noi passiamo a> libreoffice", ma ho visto che anche tutti voi la> pensate> cosi'.> Bene, sono tranquillo. Vedo tanto buon senso> negli utenti, roba che fino a 5/6 anni fa sarebbe> stato> impensabile.> Mi sento stranamente ottimista e di buon umore,> mi immagino la faccia peperonata di Suarez Potts> dire "guardate che vi costringo eh, vi costringo> XXXXX" e questi dell'OO.org che gli sorridono in> faccia da dietro i loro ide sintonizzati sul git> di libreoffice. Aaaaah, che senso di> spensieratezza che mi avvolge, non lo sentite> anche voi? La libertà di sviluppare codice in> pace col> mondo?> Saluti ottimisti a tuttino nn lo sento.leggo solo il delirio di un altro illuso.no noma quale'era il problema?
ma perché succede tutto questo?awwoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 20 10 2010
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