Perdono colpi ICT e TLC italiani

Perdono colpi ICT e TLC italiani

Lo afferma l'ultimo studio presentato da Assinform, che parla di domanda in calo, di mercato maturo e di ritardi negli interventi del Governo. Finanziaria considerata insufficiente. Molto meglio il 2000 e il 2001
Lo afferma l'ultimo studio presentato da Assinform, che parla di domanda in calo, di mercato maturo e di ritardi negli interventi del Governo. Finanziaria considerata insufficiente. Molto meglio il 2000 e il 2001


Roma – Niente da fare, per il 2002 l’Italia non è più un’eccezione in Europa e i dati rilevati nei settori dell’information technology e delle telecomunicazioni segnano una decisa e significativa contrazione.

A tirare le somme è l’ultimo rapporto Assinform (Associazione Nazionale Produttori Tecnologie e Servizi per l’Informazione e la Comunicazione), che parla di un calo della domanda e degli investimenti, di un mercato più maturo nella telefonia mobile e nell’informatica.

“Nel 2002 – ha spiegato Giulio Koch, presidente di Assinform – dopo anni di crescita sostenuta, la domanda aggregata di informatica e telecomunicazioni si è addirittura contratta, risultando pari a 60.206 milioni di euro, contro i 60.503 del 2001.”

La contrazione dello 0,5 per cento è considerata significativa soprattutto se si paragona al + 8,3 per cento del 2001 e al + 12,8 per cento del 2000.

A salire dello 0,4 per cento sono state le TLC, ma l’informatica è scesa del 2,2 per cento.

Il quadro macroeconomico è considerato stagnante, dunque le imprese investono di meno proprio mentre viene a mancare l’effetto-volano dei grandi investimenti in infrastrutture di telecomunicazione.

“A tale frenata – ha spiegato Kock – hanno contribuito anche le mancate spinte attese da parte dei programmi relativi al settore pubblico. La legge Finanziaria, come da noi denunciato in autunno, lascia pochi spazi agli investimenti ICT, introducendo viceversa una ferma volontà di razionalizzazione, soprattutto nel settore pubblico, senza la necessaria selettività delle spese da tagliare, a scapito dell’efficienza del sistema.”

Altre informazioni sono disponibili sul sito di Assinform

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Pubblicato il
4 mar 2003
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