Amazon sta per portare le pubblicità su Prime Video, dando seguito a quanto annunciato nel mese di settembre. Ora abbiamo una data precisa: il 29 gennaio 2024. A renderla nota è stata la stessa società, attraverso una notifica già mostrata ad alcuni utenti e che presto dovrebbe raggiungere gli altri. Chi non vorrà interruzioni, sarà dunque costretto a mettere mano al portafoglio.
Prime Video: la pubblicità dal 29 gennaio
C’è però una buona notizia: la novità non interesserà fin da subito il nostro paese. Stando a quanto reso noto inizialmente, gli spot saranno mostrati in un primo momento nei territori di Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Canada. L’Italia dovrebbe far parte della seconda tornata, insieme a Francia, Spagna, Messico e Australia, più avanti nel corso del prossimo anno.
L’obiettivo dichiarato è quello di monetizzare ulteriormente l’attività della piattaforma, raccogliendo così quanto necessario per investire sulla realizzazione dei contenuti. Come anticipato, per togliere di mezzo le pubblicità sarà possibile pagare un extra, quantificato oltreoceano in 3 dollari al mese.
Gli spot non saranno mai mostrati nei film, nelle serie e negli show noleggiati o acquistati. Compariranno dunque durante la visione free, quella inclusa con l’abbonamento ad Amazon Prime. Per quanto riguarda invece gli eventi trasmessi in diretta, come le partite della Champions League, già oggi sono presenti interruzioni pubblicitarie.
Niente aumenti per Prime nel 2024
Vale la pena ricordare che, nel comunicato che ha annunciato la novità a settembre, c’era un riferimento esplicito al fatto che non sono previsti aumenti per il prezzo della sottoscrizione nel corso del 2024. Un passaggio che può essere interpretato come l’intenzione di introdurre rincari nell’anno successivo. Al momento i prezzi sono 4,99 euro al mese scegliendo al formula mensile o 49,90 euro con un solo pagamento annuale.
Alla posizione numero 1 dei contenuti attualmente più visti in Italia c’è Gigolò per caso, uscito appena prima di Natale, con Christian De Sica, Pietro Sermonti e Ambra Angiolini.