Washington (USA) – Per una volta dopo tanti mesi, Microsoft e il ministero americano della Giustizia sono d’accordo. Hanno infatti concordato la tempistica per la presentazione delle rispettive memorie relative al procedimento antitrust contro l’azienda di Bill Gates all’esame preliminare della Corte Suprema.
Da quanto si apprende, Microsoft presenterà per prima i propri incartamenti il prossimo 26 luglio, documenti nei quali l’azienda chiederà che il processo sia rinviato alla Corte d’Appello anzichè essere celebrato direttamente dinnanzi alla Corte Suprema. Entro il 15 agosto sarà il Governo a dover presentare le proprie carte, eventualmente seguite, il 22 agosto, dalle controdeduzioni di Microsoft.
Quello che può sembrare un mero problema procedurale nasconde in realtà un dato di grande importanza nel processo Microsoft. Il ministero ha infatti tutto l’interesse a “scavalcare” un grado di giudizio per arrivare il prima possibile alla sentenza definitiva e quindi all’imposizione su Microsoft dei limiti anti-monopolio mentre l’azienda ha fatto e farà di tutto per far celebrare il processo in Corte d’Appello, quantomeno per “allungare i tempi”. Microsoft ha infatti ottenuto dal giudice di primo grado, Thomas Penfield Jackson, la sospensione di tutte le sanzioni fino alla conclusione dell’appello o alla decisione finale della Corte Suprema.