Hot qubit: l'innovazione di Intel e QuTech per il quantum computing

Quantum computing: i qubit caldi di Intel e QuTech

Arriva dalla collaborazione tra Intel e QuTech un'innovazione destinata al quantum computing: gli hot qubit con temperature superiori a 1 kelvin.
Quantum computing: i qubit caldi di Intel e QuTech
Arriva dalla collaborazione tra Intel e QuTech un'innovazione destinata al quantum computing: gli hot qubit con temperature superiori a 1 kelvin.

La collaborazione tra Intel e QuTech che nei mesi scorsi ha già portato alla presentazione di Horse Ridge si rinnova oggi con l’annuncio di un progetto legato ai cosiddetti hot qubit. I qubit caldi, con temperature superiori a 1 kelvin, potrebbero rappresentare la nuova frontiera della ricerca nel territorio del quantum computing.

Gli hot qubit del progetto Intel-QuTech

La sperimentazione condotta ha permesso di eseguire il controllo individuale omogeneo di due qubit con fedeltà del singolo fino al 99,3%. Un passo in avanti, secondo gli autori dell’iniziativa, che dimostra la possibilità di far coesistere in un unico package controlli criogenici e spin qubit in silicio, questi ultimi somiglianti a un transistor a singolo elettrone. Di seguito le parole di Jim Clarke, Direttore di Quantum Hardware Intel Labs.

Questa ricerca rappresenta un progresso significativo nel nostro studio sui spin qubit in silicio, che riteniamo essere dei candidati promettenti per potenziare sistemi quantistici su scala commerciale, data la loro somiglianza con i transistor a singolo elettrone che Intel produce da oltre 50 anni. La dimostrazione che gli “hot qubit” siano in grado di operare a temperature più elevate mantenendo al contempo un’elevata fedeltà spiana la strada a varie di opzioni di controllo locale di qubit senza influire sulle loro prestazioni.

Il risultato ottenuto da Intel e QuTech è interessante in prospettiva poiché permette potenzialmente di superare l’ostacolo legato alla temperatura: fino ad oggi i computer quantistici sono stati in grado di funzionare nel range dei millikelvin. Un approccio di questo tipo potrebbe tradursi in futuro nella scalabilità dei sistemi in questione e nel loro impiego pratico quotidiano per le finalità più disparate, nell’ambito della ricerca scientifica e non solo. Ulteriori dettagli sul sito ufficiale di Intel.

Fonte: Nature
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Pubblicato il 16 apr 2020
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