Quattro anni di galera per phishing

Quattro anni di galera per phishing

Nel Regno Unito condannata un'intera gang dedita alla sottrazione di informazioni personali: colpiti 160 utenti eBay
Nel Regno Unito condannata un'intera gang dedita alla sottrazione di informazioni personali: colpiti 160 utenti eBay


Preston – David Levi, un cittadino di Lytham, è stato condannato a quattro anni di prigione per aver dato vita ad una sorta di mini-gang dedita al phishing , e quindi alla sottrazione di identità e informazioni personali. Si tratta di una delle prime condanne del genere: visto il forte incremento delle attività di contrasto al phishing in tutta Europa, è possibile che si tratti solo della prima di una serie.

I “soliti ignoti” in questo caso erano sei e secondo l’accusa avrebbero sottratto quasi 200mila sterline (circa 294 mila euro) a 160 utenti eBay. Il tutto adottando una tecnica ormai famosa: e-mail firmate eBay che richiedevano informazioni sensibili ai clienti, messaggi del tutto identici a quelli che periodicamente si riversano anche sull’utenza italiana.

Levi e la sua organizzazione, come tutti i loro “colleghi” ancora in azione, non si sono limitati evidentemente a inviare spam truffaldino a grandi quantità di utenti ma hanno anche dato vita a siti che assomigliavano per molti aspetti proprio a quello di eBay: pagine web sulle quali molti ignari netizen hanno lasciato dati personali che hanno permesso alla banda di fare i propri comodi.

La Crown Court di Preston ha ritenuto che Levi, in qualità di mente del progetto criminoso, debba scontare tre anni di carcere per frode e un anno per aver ostacolato la Giustizia. E ha condannato gli altri componenti della ganga a pene comprese fra i sei mesi e i due anni.

“Questa era una frode coordinata e sofisticata che si è protratta per più di 12 mesi, quindi ha sicuramente richiesto un approccio piuttosto determinato e razionale”, ha dichiarato il presidente della Corte Phillip Sycamore. “Tante persone hanno perso una gran quantità di denaro. La banda aveva studiato la cosa per bene”.

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Pubblicato il
3 nov 2005
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