Realtà virtuale: Meta ha nascosto i pericoli per minori

Realtà virtuale: Meta ha nascosto i pericoli per minori

Due ex ricercatori hanno accusato Meta di nascondere i risultati degli studi che svelano l'impatto negativo della realtà virtuale sui minori.
Realtà virtuale: Meta ha nascosto i pericoli per minori
Due ex ricercatori hanno accusato Meta di nascondere i risultati degli studi che svelano l'impatto negativo della realtà virtuale sui minori.

Dopo il caso delle conversazioni romantiche con i chatbot e quello relativo alle vulnerabilità di WhatsApp è venuta alla luce un’altra discutibile decisione di Meta. Secondo quattro ex e attuali dipendenti, l’azienda di Menlo Park avrebbe nascosto l’impatto negativo della realtà virtuale sui minori. Due ex ricercatori hanno testimoniato davanti ai membri della sottocommissione sulla privacy del Senato degli Stati Uniti.

Meta respinge le accuse

Due ex ricercatori di Meta (Jason Sattizahn e Cayce Savage) hanno raccolto una testimonianza di una famiglia tedesca circa due anni fa. Un teenager ha svelato che il fratello minore (all’epoca aveva meno di 10 anni) ha ricevuto proposte sessuali da adulti all’interno di Horizon Worlds, mentre giocava con il visore per la realtà virtuale di Meta.

Nonostante la promessa di garantire la protezione dei minori sulla piattaforma, un dirigente dell’azienda californiana ha ordinato ai due ricercatori di cancellare la registrazione della conversazione avuta con la famiglia tedesca. Queste informazioni fanno parte dei documenti consegnati al Congresso da due ex e due attuali dipendenti che accusano Meta di aver nascosto i rischi della realtà virtuale per i minori.

Nei documenti è scritto che il team legale ha vietato ai ricercatori di trattare questi argomenti sensibili e raccogliere dati che svelano l’uso dei visori VR da parte dei minori. L’età minima è 13 anni, ma i bambini con almeno 10 anni possono creare un account con l’aiuto dei genitori. Nei documenti è evidenziato che queste restrizioni vengono aggirate.

Una portavoce di Meta ha dichiarato che le accuse sono false. L’azienda non ha mai vietato ricerche sui minori di 13 anni (quasi 180 studi dal 2022) e che sono state implementate diverse protezioni per impedire ai più piccoli di interagire con gli adulti nel mondo virtuale.

Meta afferma che è stata chiesta la cancellazione della registrazione per rispettare la legge sulla privacy degli Stati Uniti e il GDPR in Europa, ma i ricercatori hanno evidenziato che la raccolta delle informazioni è stata autorizzata dalla madre del minore. Durante la testimonianza davanti ai membri della sottocommissione sulla privacy, i due ricercatori hanno dichiarato che gli studi sull’impatto della realtà virtuale sono manipolati. Chi non segue i consigli del team legale viene licenziato.

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Pubblicato il
11 set 2025
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