Revolut introduce a partire da oggi una funzione molto utile per gli investitori che hanno utilizzato questo sistema per i propri investimenti e pagamenti. La novità consta nella possibilità di avere, in modo del tutto automatico, il calcolo della Giacenza Media Annua sul proprio portafoglio digitale.
Grazie a questo calcolo automatico, infatti, sarà più semplice avere una cifra fondamentale per il rapporto con il Fisco e non sempre facile da ottenere. Questo valore è infatti definito dall’Agenzia delle Entrate come “l’importo medio delle somme a credito del cliente in un dato periodo ragguagliato ad un anno” e può essere utile tanto nella dichiarazione ISEE, quanto per la richiesta di un mutuo o per la dichiarazione dei redditi.
Calcolare la Giacenza Media Annua
Per scaricare il documento che attesta la propria Giacenza Media Annua è sufficiente seguire i seguenti passaggi:
- Accedere al profilo personale in-app
- Toccare “documenti”
- Toccare “Giacenza Media Annua”
- Selezionare l’anno
- Toccare “Genera”
- Viene generato un documento pdf, pronto per essere condiviso o importato
Pochi click, insomma, per avere a disposizione il dato in modo inoppugnabile, automaticamente e senza margini di errore: in pochi secondi si può avere a disposizione un valore numerico che sarebbe altrimenti complesso da ottenere. Un utile servizio a chiunque abbia in dote un sistema di pagamento con Revolut, dunque, avvalorando il sistema rispetto alla concorrenza nel settore dei pagamenti smart.
Il calcolo della Giacenza Media Annua è utile anche per la dichiarazione dei redditi annuale – la cui scadenza nel 2022 è fissata al 30 settembre – per capire se è necessario dichiarare o meno il proprio conto Revolut. Infatti, con un saldo medio annuo di oltre 5.000 euro, o anche un solo giorno con un importo superiore a 15.000 euro, il conto deve essere inserito nel quadro RW del Modello Redditi, che determina il monitoraggio degli investimenti e delle attività finanziarie all’estero.
Il gruppo precisa che la propria non è consulenza fiscale (servizio che non è afferente alla mission aziendale), ma fornisce semplicemente un’informazione relativa al proprio deposito per facilitare il compito del risparmiatore nel riportare al Fisco le giuste informazioni. La novità interessa 18 milioni di utenti in tutto il mondo, 650 mila dei quali in Italia.