RIM, venti di crisi

RIM, venti di crisi

La nuova generazione di telefoni Blackberry slitta alla seconda metà del 2012. Crollano gli utili dell'azienda canadese. Serve una scossa per riprendere la scena ad androidi e melafonini
La nuova generazione di telefoni Blackberry slitta alla seconda metà del 2012. Crollano gli utili dell'azienda canadese. Serve una scossa per riprendere la scena ad androidi e melafonini

Ancora guai per la canadese Research In Motion. Dopo i problemi di copyright che hanno costretto l’azienda a cambiare il nome del nuovo sistema operativo mobile, da BBX a BB10, ora si parla anche di un considerevole ritardo per l’uscita dei nuovi smartphone con questo software a bordo.

Sulla carta l’OS “universale” BB10 rappresenta il futuro di tutto il mobile RIM, ma dato che il Playbook non ha assolutamente riscosso il successo sperato, l’azienda deve subito tornare a puntare forte sui BlackBerry per cercare di restare a galla.

La cattiva notizia è che bisognerà attendere addirittura la fine del prossimo anno per vedere nei negozi i nuovi telefoni RIM. I fiammanti dispositivi avrebbero dovuto debuttare sul mercato entro i primi tre mesi del prossimo anno, ma un imprevisto con il chip dual-core utilizzato, disponibile solo da metà 2012, rallenterà tutto.

A questo punto RIM sta navigando in acque davvero cattive. La generazione Blackberry attuale non tira più come una volta e nell’ultimo trimestre il produttore ha registrato un preoccupante calo dei profitti, rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, passando da 911 milioni di dollari a soli 265 milioni. I dirigenti Mike Lazaridis e Jim Balsillie continuano a tenere duro e per dare il buon esempio hanno ridotto il loro stipendio annuo alla simbolica cifra di un dollaro.

Roberto Pulito

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Pubblicato il
16 dic 2011
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