Sananda Maitreya: Internet cambia tutto

Sananda Maitreya: Internet cambia tutto

Il celebre artista, blogger e apripista in rete attacca le major e i vecchi modelli distributivi: per i musicisti la rete apre a nuove definizioni. Innovazione tecnologica e innovazione artistica. L'intervista di Maurizio Benzi
Il celebre artista, blogger e apripista in rete attacca le major e i vecchi modelli distributivi: per i musicisti la rete apre a nuove definizioni. Innovazione tecnologica e innovazione artistica. L'intervista di Maurizio Benzi

L’artista e musicista Sananda Maitreya è presente da tempo in rete, dove c’è uno store delle sue produzioni e dove “vive” anche attraverso il suo blog . Maurizio Benzi lo ha intervistato nell’ambito di una ricerca di Casaleggio Associati , e la proponiamo in anteprima qui su Punto Informatico .

il musicista Maurizio Benzi: Lei ha deciso di allontanarsi dal mondo delle grandi industrie musicali. Quanto ha influito Internet nella sua scelta?
Sananda Maitreya: La decisione di abbandonare le majors è stata per me istintiva, l’ho fatto per onorare la mia integrità di artista. Internet ha rappresentato un sogno sin dall’inizio, ricordo nei primi anni ’90 di aver iniziato a sentir parlare di questa nuova possibilità di distribuire la musica, e sin da allora sapevo che, una volta libero, avrei utilizzato la distribuzione digitale come un’opportunità per creare la mia visione di musica e dare alla gente una possibilità diretta di partecipare con me a questa creazione. Era allora un sogno il comunicare direttamente con persone che avessero la stessa visione, come un sogno era quello di poter creare in modo libero rispetto alle politiche delle case discografiche.
Internet mi ha dato l’opportunità di mettere le mie idee su una “tela” più grande ma al tempo stesso più intima. Su internet io non devo obbligatoriamente essere classificato come un “black” o “R&B” Artist, ma posso semplicemente essere un artista.

MB: Secondo la sua opinione come cambierà l’industria discografica nei prossimi cinque anni? Ritiene che il cambiamento in atto sia irreversibile?
SM: Credo che la concentrazione di potere nelle mani delle majors, nonostante l’appoggio dei governi, ai quali ora le stesse fanno petizione, sia per sempre dissipata. Anche se è possibile che esse recuperino terreno, LE REGOLE DEL GIOCO SONO ORA CAMBIATE PER SEMPRE.
Una volta potevi correre dalla mamma e lei poteva aggiustare le cose, ma ora questo è un argomento che la madre non può aggiustare, c’è stato un cambiamento quantico nelle coscienze ed i giovani non sono più intimiditi quando vengono ripresi dalle corporation sul tema del furto, rubare dai pirati delle corporation (che a loro volta hanno rubato agli artisti), non ha più grande peso sui più giovani, ‘piratì più veloci che combattono le majors sul loro stesso terreno.
Con internet arrivano idee che non sono prefiltrate dalle corporation, questo esalta molta più gente con nuove possibilità. La musica incoraggia gli spiriti, quindi se alla musica viene dato il giusto spazio per espandersi, lo stesso accadrà allo spirito della gente. Si comincia a percepire che le major utilizzano la musica esclusivamente per tenere a bada e mantenere in uno stato di dormiveglia, naturalmente la gente comincia a ribellarsi ed a vedere alternative che non hanno come unico obiettivo quello di portarli agli inserzionisti.
Sì, il cambiamento in atto è irreversibile, nel senso che mai più si avrà un controllo monopolistico su che cosa la musica deve contenere e su come la musica vada contenuta. A revolution is a real force of nature , una rivoluzione è la vera forza della natura e questo è probabilmente il più grande passo in avanti storicamente forse dai tempi dell’invenzione della stampa di Guttemberg!

MB: Come ha giudicato la scelta dei Radiohead di vendere on line lasciando decidere il prezzo agli utenti?
SM: Considero i Radiohead maestri del loro stesso destino, che, in qualità di cittadini che pagano le tasse ad una società relativamente libera, hanno ogni diritto di essere tali. Noi artisti, siamo tutti “buskers” e clown nella nostra varietà e dovremmo essere tanto flessibili su come ci guadagniamo da vivere quanto la creatività e le circostanze ce lo permettono.

il musicista MB: La Rete offre nuove opportunità a giovani artisti. Tuttavia per chi non è ancora conosciuto al grande pubblico, è difficile riuscire ad avere un ritorno economico dalla propria attività artistica. Qual è la sua opinione in merito?
SM: Una scusa resta sempre una scusa. Se sei pronto, se hai voglia di lavorare sodo e di farti in quattro per migliorare la tua attività, tutto può essere tuo, il tempo diventa semplicemente un alleato. L’atteggiamento è TUTTO. Se credi alle statistiche, ti troverai a lavorare per le statistiche. Cerca di credere, invece, SOLO nelle tue possibilità e ammazzati di sudore per realizzare i tuoi obiettivi. Tutte le cose vere e sincere trovano il loro tempo, io personalmente non sono interessato al resto.

MB: Quale sarà il suo futuro su Internet? Ha delle iniziative in mente?
SM: Il mio futuro su internet evolverà al passo dell’evoluzione di internet, e al tempo necessario per focalizzare la mia attenzione su come portare la musica stessa in una quarta dimensione più interattiva. Mi piacerebbe molto vedere la musica associata ai giochi di memoria, per poter sviluppare il funzionamento del cervello e per raggiungere guarigioni più rapide oppure semplicemente una memoria più attiva.
Vorrei anche che la mia musica agisse come un “Viagra” organico, che ti infuoca il corpo e la mente! Gli Mp3 rappresentano un modo meno prevenuto per distribuire buona musica che vuole raggiungere tutte le persone. L’Mp3 fa per me e io ne sono davvero grato, esso rappresenta la genuina risposta ai miei sogni creativi.

a cura di Maurizio Benzi

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Pubblicato il
22 feb 2008
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