Search, lì dove batte il malware

Search, lì dove batte il malware

I risultati restituiti da Google risultano più sicuri di quelli offerti agli utenti di Bing, come spiegato nel report di una security firm tedesca. In assoluto, il motore di ricerca con più link fraudolenti è il russo Yandex
I risultati restituiti da Google risultano più sicuri di quelli offerti agli utenti di Bing, come spiegato nel report di una security firm tedesca. In assoluto, il motore di ricerca con più link fraudolenti è il russo Yandex

Nella proliferazione di malware tra i risultati di ricerca sul web, il motore di Google risulta decisamente più affidabile del rivale Bing . È la conclusione di uno studio condotto dagli analisti di AV-Test , società specializzata in sicurezza informatica con base in Germania. Tra l’estate del 2011 e gli inizi di quest’anno, l’analisi di un campione di quasi 40 milioni di siti Internet restituiti dai motori di ricerca ha rivelato significative differenze nel livello di tutela offerto dai principali search engine.

Da una porzione di oltre 10 milioni di risorse web, gli esperti di AV-Test hanno riscontrato un totale di 272 link fraudolenti indicizzati dal search engine di Mountain View. Con il medesimo campione, la ricerca targata Microsoft ha restituito agli utenti un totale di quasi 1.300 link a siti web contenenti malware. In termini percentuali, le minacce informatiche coinvolgerebbero lo 0,0025 per cento dei risultati offerti da Google, contro uno 0,012 per cento di quelli restituiti da Bing .

Stando ai risultati snocciolati nel report di AV-Test , il search engine più pericoloso in assoluto è il russo Yandex, con un totale di 3.300 link fraudolenti su oltre 13 milioni di risultati di ricerca analizzati . La security firm tedesca ha consigliato a tutti gli utenti il costante aggiornamento del software, per evitare contagi tramite versioni scadute dei browser o dei lettori PDF.

In un breve comunicato inviato alla stampa di settore, i gestori di Yandex hanno ribadito lo sfruttamento di una tecnologia anti-virus proprietaria per la protezione degli utenti dalle infezioni informatiche. Ai risultati di ricerca fraudolenti verrebbero sempre associate delle apposite etichette d’avvertimento, preferibili al più drastico blocco delle pagine web.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
12 apr 2013
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