MasterCard ha presentato la sua nuova soluzione di intelligenza artificiale per il settore dell’e-commerce: Shopping Muse. Si tratta di un agente conversazionale di ultima generazione, realizzato dalla sua società controllata Dynamic Yield, specializzata in AI. L’obiettivo di Shopping Muse è quello di offrire ai clienti online dei suggerimenti personalizzati per gli acquisti, in base alle loro preferenze e richieste.
Un assistente virtuale intelligente e versatile
Shopping Muse si basa su tecnologie avanzate come l’elaborazione del linguaggio naturale, che gli permette di interagire in modo naturale con i clienti online. L’assistente è capace di interpretare anche le domande più strane formulate in un linguaggio informale.
Inoltre, la soluzione integra anche il riconoscimento delle immagini, che le consente di proporre articoli simili a quelli mostrati dai clienti, in base a criteri visivi.
“Utilizziamo la tecnologia e l’apprendimento automatico per ottenere risultati migliori sia per il marchio che per il consumatore”, ha dichiarato Raj Seshadri, Presidente di Data and Services di Mastercard.
Un’opportunità per il futuro dell’e-commerce
L’AI conversazionale sta diventando sempre più importante per il settore della vendita al dettaglio, come dimostra una recente indagine citata da MasterCard. Attualmente, più di un quarto dei rivenditori usa già questo tipo di chatbot virtuale. E un altro 13% prevede di adottarlo entro il 2024.
“Con la potenza dell’intelligenza artificiale generativa in Shopping Muse, rispondiamo alle aspettative dei consumatori in termini di trasparenza e raccomandazioni pertinenti”, ha affermato Ori Bauer, CEO di Dynamic Yield. Per lui, questo tipo di innovazione è la chiave per sfruttare appieno il potenziale dell’e-commerce immersivo e personalizzato.
Shopping Muse è stato lanciato pochi giorni dopo la presentazione di Q, il chatbot AI sviluppato da Amazon e lanciato il 30 novembre. Si tratta di un assistente digitale che aiuta le aziende a svolgere vari compiti, come sintetizzare documenti lunghi, rispondere a domande su dati specifici, suggerire prodotti e servizi, e migliorare l’esperienza dei clienti. La competizione per l’intelligenza artificiale generativa è sempre più accesa tra i colossi della tecnologia, che cercano di superarsi a vicenda.