“Se non pagate pubblicherò online le email più imbarazzanti del vostro personale e dei vostri clienti”. Questa è la minaccia piovuta sul capo dei gestori di un albergo di lusso del Thompson Group nei pressi di San Francisco. Una minaccia proveniente da un cracker che si è infilato nella rete dell’hotel .
Per dar corpo alle proprie parole, l’anonimo smanettone ha trasmesso via email agli amministratori della struttura i dettagli di alcune email e da quanto si è saputo anche i contenuti di almeno un messaggio partito da uno degli ospiti dell’albergo, che oltre all’imbarazzo subisce ora il rischio di una denuncia da parte dei propri clienti, qualora i contenuti delle loro email finissero su Internet.
Non è chiaro quanto il cracker abbia chiesto ma appare invece evidente che si è trattato dell’accesso non autorizzato in una rete WiFi tutt’altro che protetta adeguatamente, tanto che Thompson Group ha già trasmesso un invito agli altri alberghi che controlla affinché rivedano immediatamente le procedure di sicurezza delle proprie reti.
Secondo alcuni esperti di sicurezza, quanto accaduto in quell’albergo rischia di essere tutto meno che un evento isolato . Secondo David Hobson, a capo della Global Secure Systems , “molti ospiti di alberghi utilizzano le webmail anziché il client email tradizionale perché è più comodo. Se un cracker riesce ad entrare in una rete aperta WiFi di un albergo, può facilmente intercettare le sessioni di Webmail, con conseguenze potenzialmente imbarazzanti per gli ospiti e per l’hotel stesso”.
L’invito ad una maggiore attenzione evidentemente è rivolto a tutte le strutture alberghiere e non certo solo a quelle statunitensi. “Usare password WiFi non è poi così difficile – ironizza l’esperto – si tratta di buon senso”.
I manager dell’albergo hanno fatto sapere di aver sporto denuncia: “Non sappiamo esattamente l’ampiezza dell’intrusione né cosa sia stato realmente intercettato ma da quanto abbiamo visto sembrano informazioni non recentissime”.
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Invece PI è sempre in regola
Mette il link all'immagine e mette una foto degradata. Quindi niente da eccepire.anonimomah
a me sembra una cazzata questa sentenza...p2pRe: mah
Come del resto tutte le sentenze su InternetInternautaRe: mah
- Scritto da: p2p> a me sembra una cazzata questa sentenza...Lo è!!! Se sto cercando un'immagine non vedo come posso decidere se sfruttarla (magari pagandone il licensing) senza vederla!Chazerpidocchi...
non sanno più a cosa attaccarsi per cercare di ciucciare soldiAxAxGli opposti
C'è chi fa a gara per essere nei primi posti dei motori di ricerca, c'è chi non vuole proprio esserci...... il mondo è bello perchè è vario (o avariato ? )MarcoSRe: Gli opposti
La verità e che vorrebbero farsi vederee farsi pagare per ogni volta che qualcuno li vede.inielLa certezza del diritto ...
Sembra che i giudici tedeschi si siano laureati alle triennali!Siamo in balia dell'orgia del diritto: è vero tutto ed il contrario di tutto. Qui un signore pubblica senza veli su Internet e poi si lamenta che qualcuno lo metta in un catalogo, anzi pretende il pagamento dei diritti d'autore. E' un pò come se passeggiando per le vie di Amsterdam, superata una vetrina ti trovi un esattore che pretende di farsi pagare la "sbirciata", MA PER FAVORE!max_sedutopratiche per scongiurare le violazioni
"Google dovrebbe approntare tecnologie e pratiche per scongiurare le violazioni".......mmmh... qualcosa tipo ROBOTS.TXT? (newbie)Guido AngeliRe: pratiche per scongiurare le violazioni
Secondo l'articolo l'opinione è che deve essere Google a chiedere il permesso e non il gestore del sito ad usare un banale robots.txtA me pare una cazzata ma come già espresso da tanti altri non è che tutti i giudici sono preparati.vrooomRe: pratiche per scongiurare le violazioni
Io sono dell'idea che sul server dovrebbe esistere un file in cui viene esplicitata chiaramente l'intenzione dell'autore di farsi vedere o no, ma se il file manca allora NON SI HA IL PERMESSO!Se io metto il file e lì dentro ci scrivo che voglio esser presente nei motori di ricerca, va bene. Se ci scrivo che non voglio o se il file manca, allora nei motori non devo comparire.Si tratta semplicemente di mettere in testa ai "baroni delle telefonate non gradite" che serve il permesso esplicito, non che chi tace acconsente.Chi tace NON acconsente.Davide ImpegnatoRe: pratiche per scongiurare le violazioni
C'e' gia'; basta inserire un tag apposito nell'header del documento html e la pagina contenente quel tag con il suo contenuto viene ignorata da google.fredRe: pratiche per scongiurare le violazioni
Forse non ti è chiaro il senso della proposta.Adesso (con robots.txt e tags) google scansiona tutto *di default* ed è onere *tuo* segnalargli cosa non indicizzare.Al contrario, per Impegnato, google non scansionerebbe *niente* di default se non quello che tu esplicitamente gli segnali. Questa immagine sì, questo documento ok, il resto buio.Dove "google", ovviamente, sta per "motore di ricerca generico" (con regole standard, tipo robots.txt).E' una proposta non priva di senso, attuabile in pratica però, solo se non "retroattiva". Si potrebbe lavorare sugli header http (tipo last-modified) per valutare i documenti "creati" dopo una certa data. Ammesso (e NON concesso) che non ci siano migliaia di web-master (IISiani, in genere, ma non solo) che rispondano headerCHE?MatteoRe: pratiche per scongiurare le violazioni
- Scritto da: Davide Impegnato> Io sono dell'idea che sul server dovrebbe> esistere un file in cui viene esplicitata> chiaramente l'intenzione dell'autore di farsi> vedere o no, ma se il file manca allora NON SI HA> IL> PERMESSO!> > Se io metto il file e lì dentro ci scrivo che> voglio esser presente nei motori di ricerca, va> bene. Se ci scrivo che non voglio o se il file> manca, allora nei motori non devo> comparire.> > Si tratta semplicemente di mettere in testa ai> "baroni delle telefonate non gradite" che serve> il permesso esplicito, non che chi tace> acconsente.> > Chi tace NON acconsente.Già...Se si facesse così, Internet chiuderebbe domani.Joliet JakeRe: pratiche per scongiurare le violazioni
Per quale motivo?Davide ImpegnatoRe: pratiche per scongiurare le violazioni
- Scritto da: Davide Impegnato> Io sono dell'idea che sul server dovrebbe> esistere un file in cui viene esplicitata> chiaramente l'intenzione dell'autore di farsi> vedere o no, ma se il file manca allora NON SI HA> IL> PERMESSO!> > Se io metto il file e lì dentro ci scrivo che> voglio esser presente nei motori di ricerca, va> bene. Se ci scrivo che non voglio o se il file> manca, allora nei motori non devo> comparire.Non ha senso. Non per come funziona attualmente la rete.> Si tratta semplicemente di mettere in testa ai> "baroni delle telefonate non gradite" che serve> il permesso esplicito, non che chi tace> acconsente.> Chi tace NON acconsente.Semplicemente le cose attualmente funzionano in altro modo.O cambi il modo in cui funziona attualmente la rete, oppure che senso ha prendersela con le indicizzazioni (per altro... con una sola. E tutti gli altri fanno come dici tu???)PaolinoRe: pratiche per scongiurare le violazioni
> Semplicemente le cose attualmente funzionano in> altro> modo.Semplicemente, basta cambiare le cose> O cambi il modo in cui funziona attualmente la> rete, oppure che senso ha prendersela con le> indicizzazioniCambiamo il modo in cui funziona la rete! alla fine, si tratta soltanto di invertire il comportamento di un if!if robots == permesso indicizza(sito);elif robots != permesso cambia_sito(rand);else cambia_sito(rand);endServe proprio così tanto?Davide ImpegnatoRe: pratiche per scongiurare le violazioni
Robot.txt è una tecnologia primordiale, vecchia. Ne esistono di molto migliori, e in particolare ACAP (www.-the-acap.org) che consentirebbero un dialogo molto più articolato e quindi migliore tra gestori dei siti e motori di ricerca. Solo che ad oggi solo piccoli motori l'adottanoPiero AI tedeschi...
I tedeschi ogni tanto non vedono al di lá del proprio naso.cacaoRe: I tedeschi...
gli italiani invece.... sono dei lungimirantoni :)pinkopalloGermania, le immagini di Google sono
Mi piacerebbe sapere chi ha chiesto ciò al tribunale. Sembra piuttosto la solita manovra delle multinazionali che vogliono essere loro a decidere cosa deve piacere alla gente, per cui non si puo sentire un pezzo di musica o vedere un'immagine se non è publicizzata dalle stesse. (Guai ad avere gusti propri).giancarlofffRe: Germania, le immagini di Google sono
Io credo che abbiano semplicemente provato a spillare un po di soldi a google..I metodi per bloccare gli spider dei motori di ricerca ci sono, e non portano via milioni di ore di lavoro.superunknow nRe: Germania, le immagini di Google sono
Forse val la pena di notare che qui l'unica multinazionale, che con il servizio fa un sacco di soldi, è Google. Il ricorrente è un fotografo, che vorrebbe "dire di no", in un mondo dominato da una multinazionale...Piero AGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 15 ott 2008Ti potrebbe interessare