L'IA che ti becca se usi lo smartphone mentre guidi

Non guidare con lo smartphone, l'IA ti vede

Al via in Australia l'impiego di una tecnologia capace di individuare gli automobilisti che utilizzano il telefono mentre si trovano al volante.
Non guidare con lo smartphone, l'IA ti vede
Al via in Australia l'impiego di una tecnologia capace di individuare gli automobilisti che utilizzano il telefono mentre si trovano al volante.

Secondo le statistiche, migliaia di decessi in strada ogni anno sono causati da distrazioni legate all’utilizzo degli smartphone alla guida. Una piaga non semplice da debellare, nonostante l’inasprimento delle sanzioni e le campagne di sensibilizzazione. Da correggere è un’errata percezione del rischio, una cattiva abitudine potenzialmente fatale per se stessi e per gli altri. In questa lotta contro l’irresponsabilità si inserisce l’intelligenza artificiale in qualità di strumento utile a rilevare le infrazioni e a fungere da deterrente.

Usi lo smartphone al volante? L’IA ti becca

Il riferimento è all’iniziativa messa in campo in Australia, più precisamente nel Nuovo Galles del Sud, dove un sistema IA viene impiegato al fine di analizzare le fotografie scattate alle automobili in transito per identificare autonomamente quelle che immortalano un guidatore distratto dal telefono. Le immagini vengono poi passate in rassegna da un operatore in carne e ossa per evitare falsi positivi.

Trattandosi di una prima fase sperimentale, in caso di conferma il conducente viene per ora ammonito. Più avanti scatterà automaticamente la multa: dall’equivalente di circa 210 euro e cinque punti sulla patente fino a 280 euro e dieci punti in caso di recidiva o se la violazione è effettuata nei centri urbani in prossimità delle scuole. I promotori sono ottimisti (forse troppo), auspicando che la tecnologia possa arrivare ad azzerare il numero degli incidenti di questo tipo entro i prossimi cinque anni.

Non ci sono implicazioni per la privacy (le fotocamere sono posizionate in modo da non immortalare il volto di conducente o passeggeri), ma qualcuno teme che la misura possa innescare un’ondata di ricorsi da parte di coloro che sosterranno un’errata interpretazione delle immagini. Tutti problemi evitabili con un semplice accessorio in grado di aggiungere l’audio Bluetooth per le chiamate anche ai modelli meno recenti (ormai se ne trovano a pochi euro) e acquisendo consapevolezza che è sufficiente una frazione di secondo con gli occhi sullo smartphone per distruggere la propria e l’altrui vita.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
2 dic 2019
Link copiato negli appunti