SpaceX ha effettuato ieri sera (stamattina in Italia) il nono test di volo per Starship. Per la prima volta è stato riutilizzato lo stadio inferiore, ma non è avvenuta la cattura da parte della torre di lancio. Falliti anche i principali obiettivi previsti per lo stadio superiore. Il test è quindi terminato con una doppia esplosione.
Dettagli sul nono test di volo
Per il nono test sono stati usati Ship 35 (stadio superiore) e Super Heavy 14-2 (stadio inferiore del settimo test). Il lancio è avvenuto alle ore 18:36 (le ore 1:36 in Italia di oggi) da Starbase (Texas). Tutti i 33 motori Raptor dello stadio inferiore hanno funzionato ed è avvenuta la separazione tra i due stadi (hot-staging) con l’accensione dei 6 motori dello stadio superiore.
Liftoff of Starship! pic.twitter.com/aXAwLkRbuK
— SpaceX (@SpaceX) May 27, 2025
Durante la fase di rientro hanno funzionato 12 motori su 13 dello stadio inferiore. SpaceX ha successivamente perso i contatti con Super Heavy 14-2, in quanto è esploso circa 6 minuti dopo il lancio. Il volo di Ship 35 è proseguito seguendo la traiettoria prevista, ma non sono stati rilasciati gli 8 finti satelliti Starlink perché il portellone non si è aperto.
A causa della perdita del controllo dell’assetto non è stata effettuata la riaccensione di un motore nello spazio. Come ha successivamente confermato Elon Musk, un perdita di propellente ha causato l’esplosione del secondo stadio (circa 47 minuti dopo il lancio). I detriti sono caduti nell’Oceano Indiano.
SpaceX analizzerà i dati raccolti e apporterà le necessarie modifiche. Musk ha scritto su X che aumenterà la cadenza per i prossimi tre test (uno ogni 3-4 settimane). La FAA (Federal Aviation Administration) chiederà sicuramente l’avvio di un’indagine prima di rilasciare la licenza.
Aggiornamento (5/06/2025): la FAA ha chiesto a SpaceX di avviare un’indagine.